"Faccio parte del gruppo inglese Extinction Rebellion, che lotta contro i cambiamenti climatici."
Intervista a Carola Rackete
Sa cosa dice Matteo Salvini di lei? Che è una sbruffoncella
comunista, criminale e pirata.
«Non mi sorprende, l’ho querelato per questo. E l’ho
denunciato per istigazione a delinquere. I sovranisti sono tutti uguali:
distorcono i fatti e li trasformano in opinioni. Le loro opinioni».
Dice anche che lei è ricca e figlia di papà.
«Bugie. Mio padre è in pensione e lavorava in una compagnia
che produce giubbotti antiproiettile.
Mia madre fa parte di una piccola Ong
legata alla Chiesa, si occupa dei detenuti e viene regolarmente insultata per
questo. Quando ero teenager dovevo lavorare se volevo andare in vacanza».
Farebbe salire sulla Sea-Watch il ministro italiano? Magari
cambia idea su di voi.
«Non possiamo».
Perché?
«Abbiamo una regola molto rigida: niente razzisti a bordo»
Poi Carola racconta qualcosa di sé:
Ma chi è davvero Carola Rackete?
“Sono un’ambientalista convinta, atea e cittadina europea.
Giro il mondo da quando ho 23 anni. Non mi sento particolarmente tedesca, sto
in Germania appena un mese all’anno. Siamo cresciuti con l’idea dell’Unione
Europea, e troppo spesso ci dimentichiamo quanto sia importante
quest’istituzione. Dovrebbe essere ancora più integrata, così gli Stati
sarebbero costretti ad accettare la redistribuzione dei richiedenti asilo,
invece di fare quei balletti ridicoli. Alle ultime Europee ho votato per Yanis
Varoufakis».
«Faccio parte del gruppo inglese Extinction Rebellion, che
lotta contro i cambiamenti climatici. Greta sta provando veramente a cambiare
le cose, lo vedo dalle reazioni che suscita tra studenti, genitori, professori,
società civile».
Ma anche lei non prende l’aereo perché inquina troppo?
«Tendo ad evitarlo quando posso, sì. Sono andata in Cina in
treno, per dire».
Ma c’è un posto nel mondo che lei chiama “casa”?
«No».