venerdì 24 marzo 2023

Anche per i media amici, Schlein "svicola" su spese militari al/oltre 2% del PIL. "Armi tema per lei molto scivoloso"



Elly Schlein ha incontrato a Bruxelles i partiti socialisti europei e il segretario della NATO presente al vertice.


Nei 17 minuti in cui Schlein ha risposto ai giornalisti le è stato chiesto delle spese militari ed ha fatto finta di non sentire la domanda. Quando poi lo stesso giornalista le ha detto " visto che non risponde sulle armi posso farle una domanda sul commercio ?" ha avuto il coraggio di dire di aver già risposto

Ma su questo hanno idee diverse anche i media suoi amici

per Avvenire
"SVICOLA anche sul quesito su cosa farà il Pd davanti all' impegno NATO sull' aumento di spese militari"

per Repubblica
l' incontro di Bruxelle doveva servire anche a " rassicurare gli alleati sulla posizione del nuovo Pd sull' Ucraina", Schlein ha rassicurato che dovrà continuare il supporto a Kiev contro la criminale invasione della Russia

"Anche se sull' aumento delle spese militari, a domanda, GLISSA "

e persino l' amico il manifesto scrive

"NESSUN COMMENTO sulla richiesta di Stoltemberg di portare le spese militari anche oltre il 2% del PIL.A domande dei cronisti ha risposto ribadendo il "supporto convinto " all' Ucraina 

"e del resto IL TEMA ARMI E' PER LEI MOLTO SCIVOLOSO"

Ringrazio quindi il Fattoquotidiano per aver  aperto la prima pagina così

"UE, Schlein cerca la sinistra
Ma trova il compagno NATO"

Marco

domenica 12 marzo 2023

Assemblea PD-Elly Schlein ha l' elmetto NATO anche se, dopo lo sport, cita infine la/e guerra/e e non cita le parole "Armi"e "Alleanza Atlantica"

 

Ho ascoltato il discorso di Elly Schlein all' Assemblea Nazionale del PD, il primo dopo la proclamazione a segretaria avvenuta pochi minuti prima.

E'stato un intervento lungo che ha trattato moltissimi temi.

Non poteva omettere la questione guerra perché sarebbe stato un silenzio esplosivo.

Ne ha parlato quindi verso il termine del suo discorso per pochissimo tempo, dopo aver anche disquisito sull' importanza dello sport, nonostante ora non faccia più parte della nazionale delle deputate dove giocava insieme alla Ascani. Ringraziamo la neo segretaria per questa importante informazione che ci ha fornito.

Schlein ha parlato di guerra e di guerre, ed è riuscita a farlo senza citare la parola armi. Naturalmente avendo una immagine di sè comprendente, tra tanti pregi, anche il pacifismo, ha citato invece la parola pace, per dire che pace non è una parolaccia.

Il taglio del suo telegrafico accenno alla guerra è stato però chiarissimo: aggressione criminale di Putin, un aggressore e un aggredito, l' Unione Europea deve essere protagonista nel costruire le condizione per la fine della guerra. Cito a memoria.

Niente di nuovo in quanto ha detto, tutti concetti che aveva già espresso. Ma nessun equivoco o ambiguità.

Il poco tempo che ha dedicato all' argomento, l' assenza completa, a meno di una mia distrazione preoccupante, della parola armi nelle poche frasi pronunciate, mi hanno dato la certezza che


Elly Schlein abbia l' elmetto della NATO, altra omissione totale, ma forse questa l' ha fatta per evitare accuse di conflitto di interessi...essendo Elly Schlein anche cittadina statunitense.

Marco Palombo

domenica 5 marzo 2023

Rassegna stampa, Cappato rovescia la tesi dell' editoriale di Avvenire su "democrazie e scontro di civiltà", un dispetto per le critiche sul "fine vita"?

 


Avvenire di oggi, domenica 5 marzo, ha pubblicato  un editoriale  in prima pagina di Mauro Magatti

Le democrazie e lo scontro di civiltà

   CONVIVENZA

   VIA NECESSARIA ”

Nel suo pezzo Magatti ricorda le tesi  contrapposte che negli anni ’90 venivano portate avanti da Fukuyama, la fine della storia e e il modello liberaldemocratico diffuso oltre l’ occidente, e da Samuel Huntington, i valori dell’ occidente non sono  valori universali quindi l’ occidente deve difendersi anche con le armi .

E scrive

“Ora il rischio che alla semplificazione di Fukuyama- la globalizzazione  omogenea neoliberale – segua la semplificazione di Huntington – lo scontro di civiltà – è molto concreto .

Come l’ idea di una globalizzazione progressiva e lineare  non ha retto il peso della storia,  ( sconfessando gli argomenti sbandierati ai quattro venti, anni fa, sull’ “esportazione della democrazia”) così l’ idea di un apocalittico scontro di civiltà tra democrazie e autocrazie va rifuggito con tutte le nostre forze. “

Marco Cappato, nella sua rassegna stampa su Radio radicale, “ Stampa e regime”,  5 marzo 2023, dal 1 h 22’ 47’' cita l’ articolo di Magatti e dice testualmente:

" Una riflessione su Avvenire di Magatti :

“Le democrazie e lo scontro di civiltà” 

(quindi cita il sottotitolo e non il titolo “Convivenza via necessaria”, che sul giornale sono scritti come li ho riportati io nelle mie prime righe,  con lettere maiuscole il titolo e la “A” di convivenza che finisce sotto la “n” di scontro )

Cappato legge poi integralmente quattro stralci dell’ articolo.

Quando ho sentito “Le democrazie e lo scontro di civiltà” ho iniziato ad ascoltare attentamente quanto detto da Cappato, avendo io scritto domenica passata un post su questo tema “Ucraina, scontro di civiltà ? Rileggiamo Galtung su democrazie…”

Ma, pur avendo ascoltato con attenzione le parole dell’ esponente radicale,  non avevo capito il senso dell’ articolo di Magatti che riassumerei nella sua frase:

“..così l’ idea di uno scontro apocalittico scontro di civiltà tra democrazie e autocrazie va rifuggito con tutte le nostre forze”

Avevo capito esattamente  il contrario,

cioè che nella guerra in Ucraina era presente uno scontro di civiltà tra le democrazie e la Russia, ed ho comprato l’ Avvenire cartaceo per leggere integralmente il testo.

Con sorpresa ho scoperto allora che Magatti sosteneva nella sua riflessione la tesi opposta a quella che avevo capito.

Cappato ha letto integralmente quattro stralci dell’ articolo, compreso l’ incipit “Nel suo discorso alla nazione Vladimir Putin ha usato l’ intero armamentario della retorica nazionalista per cercare di nascondere l’ errore gravissimo che ha compiuto e il vicolo cieco nel quale si è cacciato…..” e le righe finali.

 Quindi aveva letto tutto l’ articolo ed è difficile credere  che non avesse capito la tesi di Magatti, credo  però che dalle citazioni di Cappato fosse difficile, se non impossibile,  capire il messaggio che voleva dare l’ editorialista di Avvenire.

Cappato è spesso criticato da Avvenire nelle sue battaglie sul “ fine vita “, Mi è venuto il dubbio allora che, oltre alla propaganda dei radicali sullo scontro di viltà,  abbia voluto fare un dispetto ad Avvenire.

Di seguito un titolo preso dal sito di Avvenire:

Eutanasia, «metodo Cappato»per una malata di Parkinson


Marco Palombo