sabato 13 marzo 2021

Luca Ricolfi: e' possibile, assai probabile, che il vaccino da solo non basti, quindi.......

 


https://www.ilmessaggero.it/editoriali/politica/covid_vitamina_d_scuole_varianti_scenari_vaccini_governo_draghi_luca_ricolfi_editoriale_messaggero-5827249.html

 

Luca Ricolfi in un editoriale sul Messaggero di oggi, che al momento purtroppo non ho trovato online in versione integrale,

 

sostiene quello che secondo me avverrà quasi sicuramente,

 

la vaccinazione, ammesso che sia completata in una percentuale altissima di popolazione,

 

non sarà comunque sufficiente a sradicare il virus dall' Italia

 

ed è probabile che nell' autunno 2021, come è avvenuto nell' autunno 2020, il contagio riparta con una dimensione tale da impedire nuovamente una normale vita del paese.

L' editorialista illustra due scenari,

 

uno scenario superottimista A,

che ipotizza una vittoria netta sul virus con la vaccinazione operata da Draghi e dal generale Figliuolo, con beatificazione ulteriore dell' attuale premier

 

uno scenario pessimista B

che vede una ripresa impetuosa del contagio nell' autunno 2021,

dopo il fisiologico calo estivo (e aggiungo io, le le importanti elezioni a Roma e in altre metropoli italiane)

 

continua dicendo che probabilmente si avvererà una via di mezzo tra i due scenari limite e che comunque ci sarebbe alcune misure da prendere in ogni caso, misure che con poca spesa, aumenterebbero molto la lotta al contagio

illustra quindi 5 cose da fare, tra queste ne ricordo tre che ritengo più importanti:

- una messa in maggiore sicurezza delle scuole con dei filtri per l' aria nelle aule,

- un uso a tappetto dei tamponi, suggerimento che Ricolfi intesta a Crisanti,

- un unico protocollo nazionale per la cura della malattia una volta che le persone sono state contagiate

 

A questo io aggiungo, da frequentatore obbligato dei mezzi pubblici di Roma,

un enorme piano nazionale per il trasporto pubblico.

 

Io ritengo questo quadro non solo possibile, ma quasi sicuro,

e comunque per il principio di precauzione l' Italia deve muoversi prendendo anche in considerazione la possibilità che la vaccinazione da sola non basti.

 

Il percorso suggerito da Ricolfi dunque dovrebbe essere obbligato per il nostro paese, cambiando magari una misura suggerita con un' altra,

 

ma la frase, comunque non esatta, attribuita a Draghi nel titolo di apertura del Messaggero di oggi

"Vaccini unica via di uscita "

è falsa, 

la vaccinazione in ogni caso deve essere accompagnata ad altre misure.

 

Puntare solo sul vaccino potrebbe rivelarsi catastrofico già a brevissimo termine, ed è comunque un rischio che è ragionevole non correre.

 

Marcopa

lunedì 8 marzo 2021

Recalcati assurdo su La Stampa:" Draghi, un padre, paradossale erede di Berlinguer"

 


L’ articolo che mi ha fortemente colpito, negativamente, non è ancora disponibile online. L’ incipit potete comunque trovarlo al link

https://www.lastampa.it/topnews/lettere-e-idee/2021/03/08/news/il-draghismo-e-la-legge-del-padre-1.39997250

Lo psicanalista Massimo Recalcati, in un articolo di fondo in prima pagina su La Stampa, sostiene che l’ ultimo politico padre è stato Enrico Berlinguer, e ora Draghi nell’ immaginario collettivo riattiva “ la funzione orientativa del padre,  in questo senso profondo Draghi si profila come paradossale erede di Berlinguer”.

Continua quindi scrivendo che “il carattere dei due uomini appare simile”, entrambi poco amanti della ribalta, “ non amano apparire, non amano la seduzione dell’ immagine”. L’ unica  differenza tra i due accennata da  Recalcati è che Draghi  “ incarna il resto del padre spogliato da ogni involucro ideologico”, mentre Berlinguer “è un leader profondamente immerso nella storia del Novecento”, però anche per Draghi “com’è accaduto in modo più deciso con Berlinguer, la sua azione investe la politica di una questione morale “.

Perché è assurdo l’ articolo ?

 Perché se lo legge una persona che non conosce i due personaggi, pubblici si ma italiani, al massimo possiamo considerarli europei ma molto meno conosciuti in varie parti del mondo, 

non potrebbe capire tra i due chi è stato un capo di un partito comunista e chi è invece un banchiere.

E’ vero che l’ articolo si rivolge agli italiani, che conoscono i due personaggi  e quindi saprebbero indicare i ruoli ricoperti dai due personaggi nella loro carriere, 

ma si rivolge a loro per ingannarli,

 per convincerli  che,

 chi ha seguito Berlinguer nel suo impegno “ per una società diversa “ (urlavamo spesso “il PCI cambierà questa sporca società”), 

 con lo stesso spirito dovrebbe sostenere l’ azione di Draghi, che come quella di Berlinguer ha “il bene del Paese come bene superiore”.

Invece la politica è anche rappresentanza di interessi di strati sociali diversi e Berlinguer stava dalla parte dei ceti meno abbienti, operai e lavoratori dipendenti soprattutto, mentre Draghi difende esplicitamente le ragioni dell’ Unione Europea e dei suoi pilastri, tra i quali abbiamo una politica economica ben precisa, neoliberista, che vorrebbe tutta l’ attività economica dipendere solo dalle “libere” leggi del mercato e completamente indipendente “dagli aiuti di stato”.

In poche settimane sta diventando evidente che il governo di Draghi è poco affine anche alla sinistra molto annacquata del centro sinistra italiano,

 è il momento quindi di fare il tutto per tutto per allontanare l’ ora in cui sarà chiaro a tutti che Draghi rappresenta il potere finanziario e non il bene del Paese.

 Ed allora su la Stampa di Torino si arriva a scrivere “ Draghi come Berlinguer “

Certo ciascuno è libero di scrivere quello che vuole, ma visto che nel 2021 legge, poco,  i quotidiani anche chi non era ancora nato nel 1984, anni in cui morì Berlinguer,

qualcuno, in modo più visibile di me, dovrebbe controbattere con energia quanto sostiene Recalcati e soprattutto il modo in cui lo fa. E dubito che lo faccia Piero Fassino, storico segretario PCI di Torino negli anni 70-80.


M.P.

giovedì 4 marzo 2021

Bombe RWM. Indagati 2 funzionari del Ministero Esteri, ma anche Gentiloni e Pinotti dichiararono cose false.

 


Una trasmissione delle Iene sulle bombe RWM

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/04/bombe-allarabia-saudita-indagati-per-abuso-dufficio-due-direttori-generali-pro-tempore-della-uama/6121922/

 

Va avanti la denuncia per la vendita degli ordigni della RWM venduti all' Arabia saudita.

 

Ora sono indagati due funzionari del Ministero degli Esteri,

 

ma anche i ministri Pd Gentiloni e Pinotti dichiararono pubblicamente cose false sulle vendite RWM .

 

La Pinotti disse che la ditta era tedesca, e quindi di conseguenza non doveva rispettare la 185, 

 

Gentiloni affermò invece che non ci erano embarghi internazionali, e per questo l' Italia non poteva fare niente, ma la 185 è una legge nazionale che controlla la vendita di armi e può bloccarla indipendentemente o meno da embarghi internazionali.

 

Indagare un funzionario ha senso se l' allora premier, e in precedenza ministro degli Esteri, Gentiloni affermava che era tutto regolare ? 

 

Non ho le competenze giuridiche per affermare con certezza che la 185 è sufficiente da sola a bloccare la vendita di armi all' Arabia saudita, so che comunque la scelta è politica, e quindi sicuramente Gentiloni e Pinotti sono politicamente responsabili delle vendite e ovviamente con loro tutto il centro sinistra, il centro destra, e il M5S, che hanno favorito la vendita di armi al Regno dei Saud fino a inizio 2021.

 

Speriamo comunque che la vicenda giudiziaria vada avanti, sarebbe un procedente importante che forse cambierebbe davvero qualcosa. 


M.P.

 

 

 

lunedì 1 marzo 2021

Proposta di un tema di discussione al IlDialogo-Centro Gandhi :“Affrontare la pandemia con la nonviolenza può essere utile ?”

 


Affrontare la pandemia Covid attingendo alla prassi e alla cultura della nonviolenza secondo me può essere utilissimo.  Vedo molte iniziative possibili nella lotta alla pandemia Covid che possono rientrare in questi ambiti.

Potrebbe essere dedicato a questo tema uno spazio su Il Dialogo e potrebbe essere convocata sull’ argomento una riunione online

Pongo il problema ora in maniera troppo frettolosa perché questa sera è previsto un incontro online dove il tema potrebbe essere accennato. Purtroppo non posso partecipare perché la sera lavoro e comunque non posso collegarmi ad internet.

I modi di reagire all’ epidemia con la nonviolenza sono moltissimi e quindi c’è anche il pericolo di perdersi e di impegnarsi su aspetti marginali. Provo però ad elencare alcuni campi di iniziativa che ritengo prioritari e possibili da affrontare. 

 

a    Ovviamente il primo tema da porre è “ meno soldi per le armi e più per la salute “. E’ un tema generale che andrebbe proposto con piani precisi, e già in Italia ci sono iniziative in questa direzione.

b)     Il secondo tema cruciale, che potrebbe essere anche il primo,è “vaccini per tutti e non solo per il mondo più ricco”. E’ veramente vergognoso che i paesi ricchi abbiano lavorato e finanziato un impegno per la vaccinazione che affronta il problema solo per le loro popolazioni, una minoranza della popolazione mondiale, una campagna gestita poi da multinazionali.  E inoltre l’ approccio utilizzato non risolve il problema neanche per i paesi ricchi perché  in questa fase storica c’è un enorme flusso di spostamenti nell’ intero pianeta.  Affrontare il tema dell’ epidemia solo per un insieme limitato della popolazione mondiale non è quindi risolutivo neanche per questa minoranza.

c)     La terza mega questione è “la verità”, la trasparenza di tutte le informazioni, di tutte le procedure attuate. Può sembrare un po’ astruso come tema, ma dire la “verità” sulle questioni relative alla pandemia non è solo un atteggiamento moralmente più corretto, ma è anche utilissimo per limitare i danni e facilitare la soluzione del problema.

d)     Oltre queste mega questioni se ne potrebbero individuare altre più particolari.

Mi scuso per la forma confusa con cui ho posto il tema, ma credo che sia un filone di intervento enorme, in qualche modo dovremmo iniziare ad affrontarlo ed è meglio iniziare il prima possibile. Naturalmente meglio di come abbia fatto io in queste righe.


Marco