La piccola RSA dove 4 ospiti sono morti per Covid19, 13 i contagiati |
A fine
luglio il pm ha chiesto l' archiviazione del procedimento relativo alla gestione
Covid nella RSA Puccetti di Gallicano, provincia di Lucca, perché i quattro
deceduti avevano anche altre patologie, e secondo il Pm nessuno avrebbe
sbagliato, né gli operatori né chi doveva controllare.
Tredici anziani,
su 20 letti totali ma non so quanti occupati in quel momento, avevano il
Coronavirus, ma il personale sanitario della RSA non se era accorto, anche se nel
mese di marzo in Italia si parlava solo di Covid 19. 4 dei tredici ospiti contagiati sono poi deceduti.
La scoperta del
contagio avvenne casualmente per il ricovero di un ospite in ospedale.
Successivamente la struttura è stata riconvertita in struttura per malati Covid, così ha potuto
lavorare a pieno ritmo anche successivamente, nonostante il disastro avvenuto a
marzo.
Mi auguro che almeno tutti e tredici malati Covid 19, al momento della scoperta casuale del contagio, non abbiano avuto la febbre, e che questa fosse controllata quotidianamente dal
personale. La temperatura è uno dei primi sintomi della malattia e il più facile da vedere in anziani ospiti nelle RSA, che spesso hanno problemi a spiegare chiaramente i loro malesseri, molti di loro hanno infatti deficit cognitivi.
Gli ospiti
nelle RSA italiane sono circa 300.000, se la media dei deceduti nelle strutture della penisola fosse stata quella di Gallicano, sarebbero morti 60.000 ospiti delle RSA.
Ma a
Gallicano nessuno ha sbagliato, i deceduti avevano altre patologie e questo è
probabilmente vero, visto che non abitavano a casa loro ma in una RSA ed erano
attorno agli 80 anni di età.
Ma se
nessuno ha sbagliato a Gallicano, allora è sbagliato il sistema delle RSA
italiane.
Su questo
non ho il minimo dubbio e la richiesta di archiviazione in questa parte della
Toscana dovrebbe essere conosciuta in tutto il paese.
Marco Palombo
Marco Palombo