Dopo lo sciopero globale per il clima del 15 marzo e prima della manifestazione nazionale, contro le grandi opere inutili e per il clima, che si terrà a Roma sabato 23 marzo,
segnalo un dato certo e tre previsioni che possono meglio orientare tutti coloro che in queste settimane, e soprattutto nelle prossime, si mobiliteranno contro il cambiamento climatico.
Si tratta di tendenze di fondo che quasi tutti gli osservatori danno per scontate, ma che non sono affatto banali e provocheranno un grande mutamento nel settore energetico a tutti i livelli.
Come è noto il principale nemico del clima è il consumo di energia di fonte fossile, in primo luogo di petrolio.
IL DATO CERTO è che nei paesi OCSE la domanda di petrolio non ha più raggiunto il livello che aveva nel 2007, prima della crisi finanziaria.
I paesi OCSE sono quasi tutti i paesi paesi industrializzati. USA, UE, Canada, Australia, Giappone, Corea, e un' altra ventina di paesi.
Inoltre nel complesso i dati che vi segnalo indicano chiaramente che
Grafico 1) è vicino il momento in cui inizieranno complessivamente a diminuire i consumi petroliferi, perché stanno già calando nei paesi OCSE e presto il calo dei paesi OCSE sarà superiore all' incremento dei paesi non OCSE
Grafico 2)
a) la domanda di greggio nel settore trasporti inizierà presto, entro 15 anni, a calare a livello mondiale, ed è il principale settore dei consumi di greggio. Questo avverrà solo seguendo le tendenze attuali, senza impegni supplementari per accelerare il cambiamento. Il calo sarà dovuto all' incremento dei veicoli alimentati dall' energia elettrica.
b) Un calo netto del consumo petrolifero nei prossimi decenni potrà essere evitato solo dall' aumento del settore petrolchimico, cioè dalla fabbricazione e uso di plastica ed altri prodotti.
Il primo grafico a destra mostra l' andamento della domanda di petrolio nei paesi OCSE e nei paesi non OCSE. Nei paesi OCSE il picco massimo è stato raggiunto nel 2007, prima della crisi finanziaria. negli anni successivi la domanda si è sempre tenuta lontana dalla domanda del 2007, e entro pochissimi anni, il calo sarà strutturale e progressivo.
In salita invece la domanda dei paesi non OCSE, trainati soprattutto dalla Cina e dall' India che avranno almeno l' 80% dell' incremento complessivo.
Ma la domanda globale dovrebbe iniziare a calare attorno al 2040.
Molto prima inizierà invece il calo della domanda nel settore trasporti, che nei prossimi anni sarà in sostanza stagnante, per poi iniziare a decrescere lentamente, pur essendo previsto un incremento del numero di autoveicoli.
Il calo complessivo della domanda di petrolio sarà attenuato, nelle previsioni, dall' incremento del settore petrolchimico. ma è un consumo che potrebbe essere contrastato in vari modi.
Questi dati sono stati ripresi dal sito Qualenergia, un articolo del 2017. Fanno riferimento ad uno studio della agenzia di consulenza Wood Mackenzie.
Ma i diciotto mesi che sono trascorsi dallo studio hanno confermato le previsioni.
M.P.