sabato 12 agosto 2023

Ucraina - Il nesso tra le accuse all’ obiettore Sheliazhenko e la cacciata dei reclutatori corrotti

 


In questi giorni l’ obiettore nonviolento ucraino Yurii Sheliazhenko è  stato interrogato dalla polizia ucraina, sono stati sequestrati il suo pc e  cellulare e sono stati richiesti per lui gli arresti domiciliari.

Le accuse non sono però relative a comportamenti nuovi e recenti di Yurii, ma a tutto quello che ha fatto negli ultimi due anni.

 Perché quindi proprio ora “ la mano dura “ ?

La risposta ce l’ ha data la notizia della cacciata da parte di Zelenky dei reclutatori  regionali dell’ esercito ucraino, accusati di corruzione. Avrebbero ricevuto soldi da chi vuole evitare la leva. 

Anche questo un comportamento non recente che sarebbe stato scoperto solo ora.

 

E perché il problema del reclutamento difficile sia esploso in questo agosto in modo clamoroso, ce lo spiega L. Cr.,  Lorenzo Cremonesi,  sul Corriere della Sera di oggi:

“.. le recenti perdite di soldati in Ucraina rendono più acuta la necessità del ricambio delle unità in prima linea….Zelensky si rivolge dunque ai veterani, agli invalidi , promettendo loro giustizia"

…Zelensky avrebbe detto “ I prossimi capi degli uffici di reclutamento saranno coloro che sono già stati in guerra  o non possono più stare in trincea perché hanno perso la salute,  sono invalidi, senza arti, ma hanno conservato la dignità di combattere la corruzione…”

 

Negli ultimi anni gli eserciti composti da volontari professionisti e l' entrata in scena di  milizie private, formate da mercenari o estremisti religiosi, avevano messo in ombra lo strumento dell' obiezione di coscienza come arma efficace contro le guerre.

La guerra tra Russia e Ucraina, esplosa con l' invasione russa di febbraio 2022, ma frutto di un conflitto che dura ormai da quasi dieci anni, ha rimesso al centro l' obiezione alla partecipazione alle guerre.

L' obiezione torna di moda e, ironia della sorte, il suo divulgatore principale fu il grande scrittore russo Lev Tolstoi. Cosa che accresce l' importanza dell' obiezione di coscienzanel conflitto attuale.

 

L' obiezione di coscienza alla guerra e ricorrere alla corruzione per evitarla sono due cose molto diverse,  e paradossalmente a queste due opzioni nel caso ucraino se n' è aggiunta una terza,  probabilmente assai consistente. Gli ucraini che lavoravano all' estero e non sono  tornati a combattere.

Ma sono tra aspetti diversi di una guerra che continua senza uno sbocco possibile.Nessuno la vincerà.

Il rifiuto di continuare a combatterla potrebbe rivelarsi decisivo.

 

Marco