Il 24 maggio scorso a Roma con due attiviste della Rete No War Roma abbiamo tentato di esporre uno striscione di contestazione a Trump, alla Nato e al G7, al passaggio da via Nazionale del Presidente USA, e delle decine di auto che lo accompagnavano, dopo il suo incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica Mattarella.
Non siamo riusciti nell' intento, siamo stati bloccati prima di poter esporre il lenzuolo con le scritte.
L' agenzia di stampa Adnkronos così scriveva alle 15,41,
Pubblicato il: 24/05/2017 15:41
Attivisti 'No War' hanno tentato di bloccare il corteo presidenziale di Donald Trump in via Nazionale a Roma, ma sono stati bloccati grazie anche all'intervento di un ispettore di Polizia rimasto lievemente ferito. A quanto riferisce la Questura di Roma, in particolare, la Polizia è stata costretta ad intervenire "per un tentativo violento di interruzione del corteo presidenziale ad opera di tre attivisti della rete 'No War', bloccati grazie alla pronta reazione delle unità operative del secondo cerchio di sicurezza".
In questa fase, prosegue la Questura, "un ispettore della Polizia di Stato ha riportato una sospetta frattura della falange", mentre . "tenuto conto anche dei precedenti specifici, per i tre è scattata la denuncia per manifestazione non autorizzata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale".
In questo blog ho spiegato quello che avevo intenzione di fare e quello che ho invece fatto effettivamente."A mia insaputa, ho tentato...."
Un video della televisione iraniana mostra 2 minuti di immagini dove si vede molto di quanto è successo nei pochi minuti di confusione.
Quindi qualche elemento diverso dalla cronaca di AdnKronos alcune centinaia di persone, quelle a noi più vicine, lo hanno avuto.
Il cartello con Gandhi invece nessuno lo ha citato, mostrato o commentato in alcun modo, neppure negativamente. Vi racconto quindi io.
Una volta che il clima si è calmato, mentre eravamo in attesa che la polizia ci portasse al commissariato, ho preso dalla borsa il cartello con Gandhi che vedete e sono stato filmato e fotografato da più persone mentre lo leggevo, finalmente tranquillo dopo minuti molto concitati.
Il cartello riporta uno stralcio dal volume "Gandhi oggi" di Johan Galtung, ritenuto il più autorevole studioso della risoluzione nonviolenta dei conflitti.
"C'è qualcosa di importante da imparare dalla filosofia gandiana della lotta e del rapporto tra violenza e nonviolenza.
La cosa più importante è prendere l' iniziativa, essere coraggiosi, lottare e farlo, se possibile, in modo nonviolento. "
Il cartello riporta uno stralcio dal volume "Gandhi oggi" di Johan Galtung, ritenuto il più autorevole studioso della risoluzione nonviolenta dei conflitti.
"C'è qualcosa di importante da imparare dalla filosofia gandiana della lotta e del rapporto tra violenza e nonviolenza.
La cosa più importante è prendere l' iniziativa, essere coraggiosi, lottare e farlo, se possibile, in modo nonviolento. "
Lo avevo portato perché il nome di Gandhi, secondo me, avrebbe indicato in modo immediato il messaggio nonviolento che volevo avesse la mia azione.
Ciascuno giudicherà questo come vuole,
ma quel cartello pensavo che fosse molto eloquente, almeno per quanto riguardava le mie intenzioni.
Ma chi lo ha ripreso e lo ha fotografato non ha pensato la stessa cosa, e così ho dovuto farlo fotografare oggi di nuovo da alcuni amici. E lo mostro solo ora ai pochi a cui arrivo.
Se a qualcuno interessa sarei felice di parlarne in modo più approfondito.
Grazie dell' attenzione.
Marco
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