Piazza Navona, foto di Extinction Rebellion Roma |
Oggi il movimento internazionale giovanile Fridays For
Future si è mobilitato in molti paesi del mondo per denunciare il disinteresse del
governo brasiliano davanti al problema
gravissimo degli incendi nelle foreste in Amazzonia, un dramma ambientale che
riguarda il mondo intero anche se è localizzato solo in territorio brasiliano.
Da una velocissima ricerca su internet si vede
immediatamente che si sono svolte manifestazioni a Londra e Parigi sotto le
ambasciate del Brasile, in Belgio la mobilitazione avverrà lunedì prossimo, e che in Italia i giovani si sono ritrovati a
Milano, Torino, Firenze, Bologna, Roma e in alcuni centri minori.
A Roma però non è stato dato il permesso di manifestare
sotto l’ Ambasciata brasiliana che si trova nella centralissima Piazza Navona.
Da qualche mese le manifestazioni ambientaliste sono un
occasione per rapidi confronti tra le politiche securitarie dei diversi paesi europei.
A fine giugno un caso
emblematico era stato l’ uso dello spray al peperoncino, spruzzato da
poliziotti, da distanza ravvicina, contro attivisti di Extinction Rebellion che
a Parigi bloccavano un centrale ponte sulla Senna. Le immagini erano state
riprese da alcuni giornalisti ma un servizio video è riuscito ad avere una
diffusione particolarmente capillare, anche oltre i confini francesi, e
manifestazioni di solidarietà con gli attivisti francesi si svolsero sotto
ambasciate e consolati francesi di molti paesi europei.
Talvolta sono curiosi anche i comportamenti diversi che si
verificano nello stesso paese a seconda della particolare situazione. Per esempio
a Bruxelles una ventina di persone si sono sdraiate tra enormi striscioni per
almeno 30 minuti all’ interno dell’ aeroporto . Nessuno li ha costretti ad alzarsi,
ma quando alcune settimane dopo 70 giovani volevano contestare con una colorata
iniziativa i saldi dei negozi della moda la metà di questi sono stati fermati
immediatamente dalla polizia e trattenuti per alcune ore.
Così oggi i giovani romani non sono stati autorizzati a
manifestare davanti all’ Ambasciata del Brasile, ma non si sono persi d’ animo.
Mentre davanti al Pantheon si alternavano gli interventi di giovani e meno
giovani, seguiti con grande interesse da tutti coloro che si trovavano nella
famosa piazza, ha iniziato a circolare la voce che dopo la fine del sit in era
possibile recarsi, senza farsi notare troppo, davanti all’ Ambasciata del
Brasile. Così, alla spicciolata ma non troppo, i giovani sono arrivati in
Piazza Navona ed hanno potuto lanciare il loro S.O.S. per la foresta amazzonica
davanti alla sede diplomatica brasiliana.
Questo è solo l’ inizio delle numerose mobilitazioni per la
difesa dell’ ambiente che si svolgeranno prima della fine del 2019, ma, se l’
impegno sarà sempre così deciso e così composto, queste campagne saranno una
boccata di ossigeno per tutto il confronto e conflitto, politico e sociale,
almeno dei paesi europei, uno spettacolo che negli ultimi anni è stato invece particolarmente
brutto.
Marco P.
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