9 aprile 2022
.- La terribile strage alla stazione di Kramatorsk,
- il reciproco scambio di accuse sulle responsabilità tra Russia e Ucraina,
- le frasi di Ursula von der Leyen in Ucraina a nome dell’ Unione Europea:
“La Russia affonderà”, questa riportata solo dall’ agenzia AGI,”L’ Ucraina vincerà”,
- la scomparsa dai media di ogni accenno a negoziati che possano fermare le ostilità
e molti altri episodi, comportamenti, dichiarazioni,
indicano che la guerra sta entrando in un vicolo cieco da
dove uscirebbero solo un vinto e un vincitore.
In realtà, se non cambia la strada del conflitto, saremo tutti sconfitti
e dolorosamente.
Già ora stiamo perdendo tutti, a parte produttori e venditori di armi che
con la guerra attuale stanno facendo affari d’oro,
La semplificazione “C’è un aggressore e un aggredito”,
usata in due versioni, una dove l’ aggressore è la Russia, l’ altra
dove l’ aggressore è la NATO,
non aiuta a capire ed a fermare la guerra in corso.
Meglio attenersi a parole che cercano di raccontare
quello che è successo e che succede
dando meno giudizi possibile,
Anche se pure questa è una verità relativa e non assoluta,
e da ugualmente una interpretazione dei fatti.
“A fine febbraio l’ esercito russo è entrato in Ucraina ed ha cercato
con la forza delle armi di raggiungere la capitale Kiev”
“Oggi, Russia, Ucraina, NATO, USA e UE non vogliono fermare la guerra”
In questo momento drammatico dobbiamo fare tutto il possibile
per fermare la deriva catastrofica.
L’ Italia è parte in causa,
e come paese componente dell’ Unione Europea e della NATO
sta svolgendo un ruolo attivo, co-belligerante, nella guerra in corso.
Allora noi chiediamo che:
-L’ Italia sia davvero neutrale nel conflitto,
e si impegni, cosa che ora non sta facendo, per fermarlo.
-Cessi il sostegno militare all’ Ucraina,
-Svolga un ruolo autonomo da NATO e UE
- e prenda posizione contro il loro atteggiamento
che sta fomentando la guerra invece di fermarla.
Coordinamento Art.11,
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