venerdì 22 luglio 2022

Peppe Sini: "Fossi più giovane...chiamerei il popolo della pace....a costruire le liste della nonviolenza..."

Nella foto Nelson Mandela: Peppe Sini nel 1987 coordino' per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista 

Rilancio questo  testo di Peppe Sini, che un po' mi rattrista.  Dopo potete leggere un mio commento e il ricordo di una assemblea prima delle elezioni 2008, lanciata da Peppe, presenti Luciano Capitini, Alberto L' Abate, Renato Solmi tre prestigiosi amici della nonviolenza scomparsi in questi anni.



Ecco il testo di Peppe Sini

FOSSI PIU' GIOVANE

Fossi piu' giovane, la salute meno malandata, non avessi un impegno ineludibile che assorbe tutto il mio tempo, oggi chiamerei il popolo della pace, della solidarieta' e della liberazione a costruire le liste della nonviolenza alle imminenti elezioni politiche, per mandare nel luogo in cui si fanno le leggi almeno alcune donne e alcuni uomini di volonta' buona che abbiano gia' dato buona prova di se' e che vogliano essere voce e strumento di tutte le oppresse e gli oppressi del mondo; che vogliano difendere e inverare i valori e gli scopi, la lettera e lo spirito, la promessa e l'appello della Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista; che vogliano lottare in difesa di tutte le oppresse e tutti gli oppressi, dell'umanita' intera e dell'intero mondo vivente.
*
Liste della nonviolenza che siano quindi pacifiste ed ecologiste, socialiste e libertarie, antirazziste ed antischiaviste, in una parola: femministe.
Liste della nonviolenza che siano parte dell'impegno comune per il bene comune dell'umanita' intera, nessuna persona esclusa.
Liste della nonviolenza che siano consapevoli della primaria urgenza di un impegno di pace con mezzi di pace: per abolire la guerra prima che la guerra annienti l'umanita'. E per abolire la guerra occorre costruire la pace, realizzare il disarmo e la smilitarizzazione di tutti i conflitti, i territori, le societa', le culture.
Liste della nonviolenza che siano consapevoli della primaria urgenza di fermare la catastrofe ambientale: e per fermare la catastrofe ambientale occorre una politica di rispetto, di difesa, di cura e di risanamento per l'intero modo vivente di cui l'umanita' stessa e' parte e deve quindi sentirsi accudente ed amorevole custode.
Liste della nonviolenza che guardino come ispiratrici a Rosa Luxemburg, a Virginia Woolf, a Simone Weil, a Hannah Arendt.
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Costruire e presentare le liste della nonviolenza alle imminenti elezioni politiche e' la cosa piu' necessaria che il popolo della pace, della solidarieta' e della liberazione dovrebbe fare in questi giorni, ed ogni persona ragionevole, corrucciata e sollecita, dovrebbe impegnarsi per questo.
Ma sono vecchio, la salute malandata, ho un impegno ineludibile che assorbe tutto il mio tempo, e queste cose non riesco a fare di piu' che scriverle in questo foglio che metto dentro questa bottiglia che affido alle onde del mare.

Peppe Sini, un vecchio qualcosa o forse un vecchio e basta

Viterbo, 22 luglio 2022

Mio commento
La nonviolenza dovrà essere presente nelle elezioni, ma non con proprie liste, cosa tra l' altro quasi impossibile visto che si vota il 25 settembre e le liste andranno presentate tra pochissime settimane.
La nonviolenza dovrà essere presente con l' impegno degli amici della nonviolenza sui loro temi storici, disarmo, contro le guerre, per salvare l' ambiente e non solo, impegno per metterli al centro dei temi elettorali.

Tengo a ricordare però che 
Peppe nel 2008 riuscì a portare a Bologna una cinquantina di amici della nonviolenza per discutere di eventuali liste elettorali.
L' incontro fu condotto da Mao Valpiana, Michele Boato, Maria G. Di Rienzo.

Tra i presenti, molti attivi ancora oggi nell' impegno contro le guerre e per la salvaguardia dell' ambiente, e qualche prestigioso amico della nonviolenza che non è più tra noi:
Ricordo tra questi Luciano Capitini, nipote di Aldo Capitini, Alberto L' Abate e Renato Solmi, intellettuale presente nella casa editrice Einaudi quando questa era protagonista della vita culturale e politica dell' Italia.

Le liste degli amici della nonviolenza non decollarono, i presenti erano divisi tra: comunque fedeli al centrosinistra,c'era la lista Arcobaleno candidato Bertinotti, astensionisti, e chi avrebbe appoggiato un impegno elettorale.  Qualcuno tra questi poi si impegnò nelle liste del Bene Comune di Ferdinando Rossi, presente all' assemblea e in quel momento senatore del gruppo misto dopo aver fatto cadere l' anno prima il governo Prodi insieme a Turigliatto con l' astensione sul decreto missioni.

Marco

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