Elly Schlein ha incontrato a Bruxelles i partiti socialisti europei e il segretario della NATO presente al vertice.
venerdì 24 marzo 2023
Anche per i media amici, Schlein "svicola" su spese militari al/oltre 2% del PIL. "Armi tema per lei molto scivoloso"
domenica 12 marzo 2023
Assemblea PD-Elly Schlein ha l' elmetto NATO anche se, dopo lo sport, cita infine la/e guerra/e e non cita le parole "Armi"e "Alleanza Atlantica"
Ho ascoltato il discorso di Elly Schlein all' Assemblea Nazionale del PD, il primo dopo la proclamazione a segretaria avvenuta pochi minuti prima.
E'stato un intervento lungo che ha trattato moltissimi temi.
Non poteva omettere la questione guerra perché sarebbe stato un silenzio esplosivo.
Ne ha parlato quindi verso il termine del suo discorso per pochissimo tempo, dopo aver anche disquisito sull' importanza dello sport, nonostante ora non faccia più parte della nazionale delle deputate dove giocava insieme alla Ascani. Ringraziamo la neo segretaria per questa importante informazione che ci ha fornito.
Schlein ha parlato di guerra e di guerre, ed è riuscita a farlo senza citare la parola armi. Naturalmente avendo una immagine di sè comprendente, tra tanti pregi, anche il pacifismo, ha citato invece la parola pace, per dire che pace non è una parolaccia.
Il taglio del suo telegrafico accenno alla guerra è stato però chiarissimo: aggressione criminale di Putin, un aggressore e un aggredito, l' Unione Europea deve essere protagonista nel costruire le condizione per la fine della guerra. Cito a memoria.
Niente di nuovo in quanto ha detto, tutti concetti che aveva già espresso. Ma nessun equivoco o ambiguità.
Il poco tempo che ha dedicato all' argomento, l' assenza completa, a meno di una mia distrazione preoccupante, della parola armi nelle poche frasi pronunciate, mi hanno dato la certezza che
Elly Schlein abbia l' elmetto della NATO, altra omissione totale, ma forse questa l' ha fatta per evitare accuse di conflitto di interessi...essendo Elly Schlein anche cittadina statunitense.
Marco Palombo
domenica 5 marzo 2023
Rassegna stampa, Cappato rovescia la tesi dell' editoriale di Avvenire su "democrazie e scontro di civiltà", un dispetto per le critiche sul "fine vita"?
Avvenire di oggi, domenica 5 marzo, ha pubblicato un editoriale in prima pagina di Mauro Magatti
“ Le democrazie e lo scontro di civiltà
CONVIVENZA
VIA
NECESSARIA ”
Nel suo pezzo Magatti ricorda le tesi contrapposte che negli anni ’90 venivano
portate avanti da Fukuyama, la fine della storia e e il modello liberaldemocratico
diffuso oltre l’ occidente, e da Samuel Huntington, i valori dell’ occidente
non sono valori universali quindi l’
occidente deve difendersi anche con le armi .
E scrive
“Ora il rischio che alla semplificazione di Fukuyama- la
globalizzazione omogenea neoliberale –
segua la semplificazione di Huntington – lo scontro di civiltà – è molto
concreto .
Come l’ idea di una globalizzazione progressiva e lineare non ha retto il peso della storia, ( sconfessando gli argomenti sbandierati ai
quattro venti, anni fa, sull’ “esportazione della democrazia”) così l’ idea di
un apocalittico scontro di civiltà tra democrazie e autocrazie va rifuggito con
tutte le nostre forze. “
Marco Cappato, nella sua rassegna stampa su Radio radicale, “
Stampa e regime”, 5 marzo 2023, dal 1 h
22’ 47’' cita l’ articolo di Magatti e dice testualmente:
" Una riflessione su Avvenire di Magatti :
“Le democrazie e lo scontro di civiltà”
(quindi cita il
sottotitolo e non il titolo “Convivenza via necessaria”, che sul giornale sono
scritti come li ho riportati io nelle mie prime righe, con lettere maiuscole il titolo e la “A” di convivenza
che finisce sotto la “n” di scontro )
Cappato legge poi integralmente quattro stralci dell’
articolo.
Quando ho sentito “Le democrazie e lo scontro di civiltà” ho
iniziato ad ascoltare attentamente quanto detto da Cappato, avendo io scritto domenica passata un
post su questo tema “Ucraina, scontro di civiltà ? Rileggiamo
Galtung su democrazie…”
Ma, pur avendo ascoltato con attenzione le parole dell’
esponente radicale, non avevo capito il
senso dell’ articolo di Magatti che riassumerei nella sua frase:
“..così l’ idea di uno scontro apocalittico scontro di
civiltà tra democrazie e autocrazie va rifuggito con tutte le nostre forze”
Avevo capito esattamente il contrario,
cioè che nella guerra in Ucraina era presente uno scontro di
civiltà tra le democrazie e la Russia, ed ho comprato l’ Avvenire cartaceo per
leggere integralmente il testo.
Con sorpresa ho scoperto allora che Magatti sosteneva nella
sua riflessione la tesi opposta a quella che avevo capito.
Cappato ha letto integralmente quattro stralci dell’
articolo, compreso l’ incipit “Nel suo discorso alla nazione Vladimir Putin ha
usato l’ intero armamentario della retorica nazionalista per cercare di
nascondere l’ errore gravissimo che ha compiuto e il vicolo cieco nel quale si
è cacciato…..” e le righe finali.
Quindi aveva letto
tutto l’ articolo ed è difficile credere che non avesse capito la tesi di Magatti, credo
però che dalle citazioni di Cappato fosse
difficile, se non impossibile, capire il
messaggio che voleva dare l’ editorialista di Avvenire.
Cappato è spesso criticato da Avvenire nelle sue battaglie
sul “ fine vita “, Mi è venuto il dubbio allora che, oltre alla propaganda dei radicali sullo scontro di viltà, abbia voluto fare un dispetto ad Avvenire.
Di seguito un titolo preso dal sito di Avvenire:
Eutanasia, «metodo Cappato»per una malata di Parkinson
Marco Palombo