Il 2 ottobre, anniversario della nascita di M.Gandhi, è la giornata mondiale della nonviolenza
ed alcuni elementi di nonviolenza potrebbero essere decisivi per fermare il conflitto armato in corso tra Ucraina e Russia.
Questa guerra infatti è combattuta da molti giovani russi e da molti giovani e meno giovani ucraini che non sono militari professionisti volontari o mercenari, ma sono obbligati dai loro governi a combattere una guerra sanguinosa, lunga ed inutile.
Il fenomeno dei renitenti alla leva è molto diffuso in entrambi i paesi e, come ha scritto il 12 settembre Andrea Sceresini su il manifesto, è un tabù sui media occidentali, soprattutto per quanto riguarda i renitenti alla leva in Ucraina, al link
https://ilmanifesto.it/gli-uomini-contro-dellucraina-quasi-200-000-i-disertori
La renitenza alla leva è in Ucraina un problema così grande e pericoloso per il governo di Zelensky che Yurii Sheliazhenko, attivista pacifista nonviolento, è processato ed accusato di essere filo russo e di non aver condannato o di aver giustificato l' invasione dell' Ucraina da parte dell' esercito di Mosca.
Sheliazhenko è un avvocato nonviolento impegnato da anni in collegamento con le reti nonviolente europee, ha scritto molto e in maniera inequivocabile. E' uno studioso della risoluzione nonviolenta dei conflitti e la sua difesa più evidente la rtroviamo in tutto quello che ha scritto a proposito della guerra in corso,
tanto che la tesi accusatoria sembra in difficoltà e l' udienza prevista il 21 settembre è stata rinviata, per l' assenza non annunciata dei PM, a domani 3 ottobre.
https://www.pressenza.com/it/2023/09/rinviata-ludienza-del-processo-a-yurii-sheliazhenko/
Vedremo cosa succederà martedì, ma dovremmo comunque intensificare le campagne internazionali in difesa di Yurii e di tutti gli obiettori alla leva.
Sappiamo benissimo che le motivazioni della quasi totalità dei renitenti alla leva non sono quelle di Yurii, la sua convinta ed approfondità attività di pacifista nonviolento e anche di studioso.
Ma la renitenza alla leva torna protagonista nella attuale guerra in Ucraina, ed è una parte fondamentale della cultura e della azione nonviolenta dei grandi maestri, soprattuto di Lev Tolstoi.
M.P.
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