1)
Il giorno di Ferragosto ci sono stati due
passaggi nelle istituzioni internazionali.
All’ONU una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che
infligge sanzioni all’ Isil, Al Nusra ed altri gruppi legati ad al Qaeda. Il
documento approvato richiama il Cap. VII della Carta ONU che tra i suoi articoli ne contiene due cruciali. Uno che autorizza sanzioni a chi non rispetta le
condizioni poste dalle Nazioni Unite. L’ altro che autorizza l’ uso della forza
militare per imporre le condizioni volute dall’ ONU.
Nel Consiglio degli esteri europeo, sempre il 15 agosto, i
28 paesi hanno concordato che sarà possibile fornire armi ai curdi iracheni da
parte dei paesi che lo vorranno. I dettagli della decisione non sono stati
spiegati, probabilmente è stato modificato l’ embargo esistente per i paesi
dell’ Unione europea a cedere armi in Iraq. Francia, Gran Bretagna e Italia
forniranno armi. L’ Italia lo farà dopo un passaggio parlamentare che si
svolgerà il 20 agosto nelle commissioni difesa e esteri di Senato e Camera. I parlamentari presenti saranno pochissimi ma
il numero difficilmente sarà diffuso dai media.
2)
Gli Usa hanno aiutato con bombardamenti i
combattenti curdi, rispondendo positivamente allo loro richiesta, a differenza
del rinvio che avevano scelto per rispondere alla stessa richiesta dell’ ex
premier Maliki.
3)
Gli aiuti occidentali sono giudicati in genere
insufficienti a sconfiggere l’ Isil e utilissimi invece agli indipendentisti
curdi ,che vogliono maggiore autonomia e possibilmente la completa indipendenza
da Baghdad.
4)
Questo giudizio accomuna sia coloro che vogliono una vera e propria guerra
occidentale con militari sul territorio iracheno sia coloro che si oppongono
anche alla fornitura di armi ai curdi.
5)
Differenze di posizioni sono presenti fra i paesi
occidentali, dove alcuni stati e ambienti vogliono una guerra completa, sia
nella Chiesa dove c'è chi invoca l’ intervento militare di USA e UE, come
il Patriarca Caldeo Sako, mentre papa Francesco afferma che deve essere l’ ONU
e non uno stato (USA ?) a decidere come intervenire e dichiara che devono essere fermati
gli aggressori ma non con bombardamenti.
6)
Una intervista del Pontefice è stata riportata
alla stessa maniera da quasi tutti i media ma ognuno di essi ha messo un titolo
diverso secondo la frase di Bergoglio che preferiva sottolineare: “E’ lecito
fermare l’ aggressore”, “Non si deve bombardare”, ”Deve essere l’ ONU a muoversi” , ”E’
la terza guerra mondiale”.
CONCLUSIONE- A questo punto la situazione è
aperta ad esiti diversissimi tra loro. Il futuro sarà deciso da un complicato
conflitto di posizioni diverse.
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