giovedì 14 agosto 2014

Armi a curdi iracheni, i curdi siriani invece non ammessi a Ginevra2


ARMI AI CURDI IRACHENI
La Francia ha deciso di inviare armi ai curdi iracheni senza aspettare la riunione dei ministri degli esteri dell' Unione europea convocata d' urgenza il giorno di Ferragosto. Parigi ha spiegato che la decisione è stata presa in accordo con Baghdad, la Germania invece ha deciso di fornire attrezzature militari e non armi al governo iracheno. Il premier britannico Cameron a sua volta ha svelato che c'è un piano internazionale per evacuare 30.000 profughi yazidi dalle montagne del Sinyar e la Gran Bretagna ha un ruolo in questo progetto. La Mogherini aspetta a pronunciarsi che l' incontro di Ferragosto decida una azione comune forte e coordinata. Insomma aspetta che tutta l' Ue si accodi a Francia e Gran Bretagna che, in caso contrario, le loro scelte nazionali le hanno comunque già fatte, come sempre.

CURDI IRACHENI VOGLIONO INDIPENDENZA DA BAGHDAD
Chiara Cruciati sul manifesto scriveva in occasione del viaggio di Kerry in Iraq “...Kerry ha raggiunto Irbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan . La comunità curda, da decenni impegnata in una dura battaglia politica con Baghdad, rivendica maggior autonomia e approfitta della debolezza dello stato iracheno: i peshmerga hanno preso la città di Kirkut e controllano buona parte della zona a sud del Kurdistan, la più ricca di greggio. E proprio la questione energetica è protagonista della spaccatura interna, con le autorità curde impegnate nella vendita non autorizzata di greggi all' estero. Ieri Kerry ha tentato di fare da mediatore tra le istanze irachene e curde. Il presidente curdo Massoud Barzani ha messo le carte in tavola: “Assistiamo ad una nuova realtà ed a un nuovo Iraq. E' ovvio che il governo centrale ha perso il controllo di tutto. Maliki ha adottato le pratiche sbagliate. E' molto difficile che l' Iraq resti unito.”. Kerry ha chiesto che i leader curdi partecipino ad un eventuale governo di unità nazionale al fianco di Baghdad (comunità fondamentale che rappresenta il 20% di iracheni), richiesta a cui Barzani ha risposto con la minaccia di indire un referendum per l' indipendenza del Kurdistan.....”

I DRONI CHIESTI DA MALIKI NON SONO ARRIVATI SUBITO
Sempre Chiara Cruciati il 26 giugno:
“....Maliki dice no. Non intende farsi da parte né coinvolgere le diverse fazioni politiche, espressione delle differenti etnie e religioni irachene, in un nuovo governo nazionale......Uno schiaffo in piena faccia per il Presidente Obama: Kerry aveva annunciato due giorni fa la formazione di un nuovo governo entro la prossima settimana...
...E mentre Washington freme e resta in attesa – rimandando ancora i bombardamenti con i droni chiesti da Baghdad – il conflitto che investe l 'Iraq rischia di trasformarsi in una guerra regionale. Ieri tre guardie di frontiera iraniane hanno perso la vita, mentre pattugliavano il confine, in un attacco proveniente dal territorio iracheno......

Intanto sempre il 26 giugno C.Crucciati in un trafiletto sull'Arabia saudita:
“...e mentre i miliziani si avvicinano al confine con l' Arabia saudita (occupata la città irachena di Nukhayn, a 130 km dalla frontiera) ...Kerry annuncia per domani la visita a re Abdallah al Saud per discutere:-..le misure per fermare la minaccia rappresentata dall' Isis e sostenere le opposizioni moderate in Siria”. “Dimenticando” (commenta Cruciati n.d.r.) che i petrodollari sauditi finora sono piovuti nelle casse dei gruppi islamisti radicali.”

CURDI SIRIANI IN GUERRA CON ISIS E ESL ED ESCLUSI DA GINEVRA2
Ma ben altra considerazione da parte dei paesi europei, compresa l' Italia, e da Stati uniti hanno i curdi siriani. Nonostante da tempo siano impegnati in sanguinosissimi scontri con l'Isis e Al Nusra, in occasione di Ginevra2, la conferenza di pace sulla Siria del 22 gennaio 2014, non furono ammessi all' incontro internazionale.
Scriveva Geraldina Colotti sul manifesto il 23 gennaio 2013:
“....Altra grande assente la componente curda, nonostante il suo peso politico e militare nel conflitto e nella regione “il popolo curdo – scrive il movimento indipendentista – ha partecipato alla rivoluzione siriana. Ha sfidato la dittatura del regime sciovinista e protetto i propri territori dagli attacchi dei fondamentalisti e dei jihadisti. E' impossibile arrivare ad una soluzione seria della crisi siriana senza tener conto delle aspirazioni dei curdi e delle altre comunità etniche e religiose...”

LA GUERRA TRA CURDI SIRIANI E ISIS (insieme ai vecchi alleati sostenuti dall' occidente)
E gli scontri dei curdi siriani con i terroristi dell' Isil sono stati davvero durissimi. Scrive Marinella Correggia sul manifesto del 4/8/2013:
IL MASSACRO DEI CIVILI CURDI-
”IL 31 luglio gruppi islamisti hanno massacrato oltre cinquanta tra donne e bambini nei villaggi curdi di Tall Hassil e Tall Aran. Ci risulta anche il primo agosto venti donne e bambini..sono stati uccisi vicino a Tall Aran e che oltre 350 civili sono tuttora ostaggi “ via skipe da Aleppo l' agenzia di informazione curda Anha conferma quanto già denunciato nei giorni scorsi da partiti e reti curde...La zona non si trova nel Kurdistan siriano ma in provincia di Aleppo e nell' area i curdi sono circa 40.000....La maggior parte dei bambini e delle donne uccise farebbe parte di famiglie di membri del...fronte curdo alleato del Ypg (formato da uomini e donne) che combattono contro i gruppi vicini ad al Qaeda e contro l' Esercito libero siriano (sostenuto dall' Occidente ndr)....

Un comunicato del Pyd accusa Unione europea , Stati uniti e paesi arabi per il loro silenzio di fronte ai massacri e precisa che “gruppi affiliati ad al Qaead e Esl sono sostenuti da paesi esteri , soprattutto la Turchia che lascia passare uomini e armi per far la guerra ai curdi”....Il Pyd sostiene di battersi contro la minaccia di un Califfato islamico anche nelle regioni curde. L' ufficio d' informazione del Kurdistan in Italia riferisce inoltre di dodici camion di aiuti alimentari destinati alle zone curde della Siria e bloccati da due giorni al confine di Nusaybin; la Turchia non li lascia entrare”.....”

Intanto, oggi 14 agosto, su Avvenire:
“L'ISIS IN MARCIA VERSO ALEPPO NON LASCIAMO SIA UN'ALTRA MOSUL”
….Un appello è arrivato anche dal sottosegretario agli esteri Mario Giro “ Non lasciamo che Aleppo divenga un' altra Mosul” ha detto. A sostegno della città si erano mobilitati più di cento parlamentari italiani e numerose figure internazionali , firmando un appello lanciato dal fondatore della comunità di Sant' Egidio, Andrea Riccardi (ex ministro del governo Monti n.d.r).

Se son spine......

Marco Palombo
14 agosto 2014


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