mercoledì 19 agosto 2015

Curdi siriani e piano di pace

In occasione della Conferenza di pace per la Siria, Ginevra2, che si tenne in Svizzera nel gennaio 2014, la delegazione dei curdi siriani non fu ammessa ai colloqui ufficiali. Era comunque presente nella località dove si teneva il negoziato per seguire i lavori da vicino e per colloqui informali.

I curdi controllavano già territori fino ad allora governati da Damasco e li difendevano sia dall' Isis, AlNusra e "ribelli moderati", allora alleati, sia dall' esercito siriano. Dopo lo scontro con l' Isis per il controllo di Kobane la sua resistenza è conosciuta e sostenuta da molti attivisti europei che nel 2014 erano meno attenti ed  ora si parla di nuovo di negoziati di pace, anche se al momento poco chiari, con Russia, Iran e ONU che stanno lavorando in questa direzione.

Allora va chiesto con forza che i curdi siriani siano presenti ufficialmente ai colloqui preparatori e agli appuntamenti istituzionali. Questo sarebbe un passo simbolico rilevante, al momento sgradito a troppi attori coinvolti nel percorso di pace.

Ma sostenere questa battaglia diplomatica è più importante di cento azioni militari.

Marco Palombo

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