martedì 22 settembre 2020

Ministero Salute: Commissione per riformare l’assistenza agli anziani, Presidente Monsignor Paglia, alto esponente vaticano e fondatore della Comunità di Sant’Egidio

 


Dal sito del Ministero della Salute

Comunicato n. 266
Data del comunicato 21 settembre 2020

Sanità: Speranza istituisce Commissione assistenza anziani, Presidente sarà Mons. Paglia

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha istituito con apposito decreto una commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana. A presiederla sarà Mons. Vincenzo Paglia, Gran cancelliere del Pontificio Istituto Teologico per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia. Ne fanno parte illustri personalità del mondo scientifico e sociale. “I mesi del Covid – afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza - hanno fatto emergere la necessità di un profondo ripensamento delle politiche di assistenza sociosanitaria per la popolazione più anziana. La commissione aiuterà le istituzioni ad indagare il fenomeno e a proporre le necessarie ipotesi di riforma”. Mons. Paglia ringrazia il Ministro Speranza per l’incarico che gli affida e ritiene che “la Commissione rappresenta un prezioso strumento inteso a favorire una transizione dalla residenzialità ad una efficace presenza sul territorio attraverso l’assistenza domiciliare, il sostegno alle famiglie e la telemedicina. L’auspicio è che l’Italia, paese tra i più longevi ed anziani del mondo, possa mostrare un nuovo modello di assistenza sanitaria e sociale che aiuti gli anziani a vivere nelle loro case, nel loro habitat, nel tessuto famigliare e sociale”.  

I quotidiani questa mattina hanno ripreso il comunicato del Ministero della Salute riportato nelle righe precedenti, aggiungendo alcuni commenti all’ istituzione della Commissione. Tra questi, quello della CGIL che ha chiesto “… il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali rappresentanti di milioni di persone anziane e di migliaia di uomini e donne che vivono nelle strutture residenziali “. An. Cap. sul manifesto ha aggiunto la notizia, ignorata dagli altri media, che Monsignor Paglia è fondatore della Comunità di Sant’ Egidio,

Monsignor Paglia e Andrea Riccardi, ex ministro e fondatore della Comunità di Sant' Egidio - Foto da Dagospia

insieme alle critiche delle associazioni laiche, Consulta Bioetica e Unione atei e agnostici materialisti, al ministro per aver nominato un alto esponente vaticano alla guida di una commissione statale.

Per il momento non sono state diffusi i nomi delle “ illustri personalità del mondo scientifico e sociale “ che comporranno la commissione, né altri particolari sul lavori della commissione stessa.

L’ aspetto più positivo del provvedimento, forse al momento l’ unico, è che la commissione ha un carattere nazionale, mentre finora, nel dopo emergenza pandemia,  il dibattito sull’ assistenza anziani era stato vivace solo all’ interno delle singole regioni. Ogni regione infatti ha propri criteri per l’ accreditamento delle strutture, all’ 80% private convenzionate, e una autonomia decisionale su molti aspetti dell’ organizzazione del l’ assistenza degli anziani.

Ora é necessario però che decolli un dibattito generale sull’ assistenza anziani, che è un tema molto più vasto delle sole residenze assistite. Monsignor Paglia ha accennato ad una transizione verso un’ assistenza domiciliare, riprendendo temi cari al volontariato cattolico e ben definiti soprattutto dalla Comunità di Sant’ Egidio. Ma l’ assistenza domiciliare per gli anziani è collegata nei Cad all’ assistenza domiciliare di tutti gli utenti e all’ organizzazione dei medici di medicina generale, cioè i medici di base che sono il primo riferimento di ognuno di noi .

Insomma è difficile riorganizzare l’ assistenza agli anziani senza toccare tutti gli ambiti del servizio sanitario nazionale.

Per finire, è  prudente e giusto ricordare anche che molte regioni avevano istituito proprie commissioni di studio sul tema dell’ assistenza degli anziani, chiamando anche nomi famosi, come l’ architetto Fuskas e Gianni Letta nominati nella commissione della Regione Lazio, ma che poi, dopo le prime citazioni dei media, non si è più saputo niente sulle attività di queste commissioni, attività che probabilmente non sono mai partite.


Marco Palombo

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