lunedì 14 dicembre 2020

Vogliamo sapere i dati dei decessi con Covid-19 nelle strutture residenziali per anziani

 


Nella primavera 2020, alcune settimane dopo lo scoppio in Italia dell’ epidemia di Covid-19, si è iniziato a parlare di strage silenziosa nelle strutture residenziali per anziani.

Una indagine dell’ Istituto Superiore di Sanità ha fornito alcuni dati parziali sull’ impatto dell’ epidemia nelle strutture, dati relativi alle sole RSA.

Su 9.000 decessi avvenuti prima del 27 aprile in 1.463 strutture (un terzo delle RSA interpellate), 100.000 ospiti, che avevano risposto al questionario inviato, circa il 40% potevano essere riconducibili al Covid-19, anche se solo il 7% aveva fatto il tampone che certifica la presenza del virus.

A proposito della seconda ondata non ci sono indagini nazionali ma alcuni dati parziali sono terribili, il peggiore in Veneto dove la seconda ondata di epidemia ha ucciso circa 1.400 ospiti di strutture per anziani mentre la prima aveva causato 600 vittime.

In generale la seconda ondata ha alcune caratteristiche diverse rispetto alla prima. Ci sono più contagiati, ma anche più tamponi e il contagio è più uniforme in tutto il territorio nazionale, mentre a primavera erano state colpite soprattutto la Lombardia e altre regioni del centro nord.

Ed anche nelle RSA e nelle strutture per anziani le cose sono andate in modo diverso. Sono stati effettuati moltissimi tamponi, il contagio è stato presente in più strutture mentre il numero dei decessi è assolutamente ignoto. Ci sono stati meno casi clamorosi, per numero di vittime e situazioni drammatiche, ma una nuova strage è avvenuta, sicuramente alcune migliaia di vittime, e questa volta il silenzio è stato addirittura maggiore che durante la prima ondata.

Inoltre i decessi avvenuti nelle strutture residenziali del Sud si sono moltiplicati. L’ indagine ISS citata prima attribuiva al sud Italia solo 55 decessi riconducibili al Covid 19 su circa 3.700 totali in Italia. A primavera le strutture di Basilicata e Abruzzo addirittura non registravano deceduti sospetti Covid 19, ma in questo autunno nelle due regioni sono stati registrati 20 morti per Covid 19 in una RSA di Avezzano, 8 in una casa di riposo a Marsicovetere, 9 in una RSA a Lanciano, oltre a decessi isolati in molte altre strutture.

Ogni giorno siamo sommersi da numeri relativi all’ epidemia, allora è giusto sapere anche quanti decessi ci sono in Italia nelle residenze per anziani ed elaborare questa stima è un passo necessario, anche se non sufficiente, per impedirli. Non è impossibile avere la statistica, per organizzare la vaccinazione il commissario Arcuri ha chiesto ad ogni provincia di fornire entro pochi giorni i dati delle strutture per anziani e il numero dei loro ospiti. E' evidente che in poche settimane sarebbe possibile anche censire completamente i contagi e i decessi con Covid 19 delle stesse.


Marco Palombo

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