mercoledì 3 febbraio 2021

Eterogenesi dei fini della vaccinazione anticovid ? Da impossibile immunità di troppi greggi diversi e interdipendenti a rapido passo verso la cura della malattia.

 


“ L' espressione eterogenesi dei fini

, in tedesco Heterogonie der Zwecke, fu coniata dal filosofo e psicologo empirico Wilhelm Wundt. Con essa si fa riferimento a un campo di fenomeni i cui contorni e caratteri trovano più chiara descrizione nell'espressione

«conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali».


Come a molti italiani che negli ultimi decenni hanno letto più giornali che libri,

 l’ espressione “ eterogenesi dei fini” mi ricorda soprattutto un giudizio di Vittorio Foa sulla sinistra rivoluzionaria.

Vittorio Foa fu sindacalista della CGIL, membro del Psiup, se non ricordo male, e del Pdup per il comunismo, dove era riferimento per chi proveniva dal Psiup, la componente principale del  Pdup dopo quella proveniente dall’ esperienza del  “il manifesto”


 

Da ormai quasi due mesi in alcuni paesi del mondo è stata lanciata la campagna di vaccinazione che dovrebbe fermare la pandemia di Covid 19 che ormai da un anno ha stravolto pesantemente la vita dell’ intero pianeta.

“ Entro l’ estate immunità di gregge “

Questa è la previsione più ottimista che qualcuno ha avuto il coraggio di diffondere, confidando soprattutto sul fenomeno ormai noto che fa sì che opinioni sballate anche di persone molte in vista scompaiano presto dai media e dalle memoria di tutti, anche da quella di persone colte e intelligenti.

I più prudenti parlano di immunità di gregge nel 2022. Il gregge considerato  spesso  è solo quello composto dai residenti dello stato in cui risiede il profeta della futura immunità.

In realtà la vaccinazione “cancella Covid 19” ha molti punti critici, qualcuno è già emerso sui media, altri emergono nei nostri pensieri appena ragioniamo con un po’ di attenzione su alcuni aspetti del processo di vaccinazione.

Il primo interrogativo è:

i vaccini proteggono dalla malattia, ma proteggono anche dal semplice contagio ?

L’ incertezza su questo sembra dipendere in gran parte dal semplice fatto che le migliaia di persone su cui è stato testato il vaccino non sono state monitorate con tamponi periodici per scoprire il solo contagio asintomatico. Sembra che sia stato registrato solo il numero delle persone che, assunto il vaccino, hanno contratto la malattia.

 Per il vaccino Pfizer, nella ultima fase di sperimentazione su 22.000 vaccinati, 8 si sono ammalati, mentre dei 22.000 che hanno assunto un placebo si sono ammalati 162. Da qui la celebre percentuale della protezione del 95%. Se si ammalano 8 vaccinati ogni 160 non vaccinati, si ammala 1 vaccinato ogni 20 non vaccinati, cioè il 5%. Quindi è protetto il 95% dei vaccinati.

Non ci sono invece stime sul semplice contagio, probabilmente solo perché non sono stati fatti test su quello. La cosa può sembrare assurda ma sembra sia avvenuto proprio questo. Ne ha parlato Report in una delle ultime puntate.

L’ altro grande interrogativo è: quanto dura l’ immunità dopo il vaccino ?

Per esempio, se l’ immunità durasse un anno, ogni 12 mesi la grande vaccinazione di massa si dovrebbe ripetere … impresa davvero enorme.

L’ altra grande incognita che non viene mai affrontata sui media è:

ma è sufficiente una eventuale immunità di gregge di un solo paese ?

Negli  anni 2.000 ormai gli spostamenti da paese a paese sono frequentissimi, la pandemia nel 2020 ha dato un grosso colpo alla “globalizzazione” ma certo non l'  ha fermata. Nella sola Unione Europea ci sono 27 paesi diversi,

Quindi la vaccinazione sarà un fallimento ?

Penso di no, e qui arriva “ l’ eterogenesi dei fini del vaccino “.

In realtà la vera e propria malattia, la malattia grave, la malattia letale, avviene su insieme di popolazione molto limitato.

Ogni uomo ha gli stessi diritti, e trovo criminale non ricoverare gli anziani malati. Questo è avvenuto nelle RSA lombarde, e denunciato da Amnesty International, e nella seconda ondata nelle RSA e Case di Riposo del Friuli Venezia Giulia, cosa completamente ignorata da tutti e da segnalare immediatamente ad Amnesty.

Però, vaccinando in modo totale l’ insieme della popolazione a rischio si potrebbe ottenere rapidamente un crollo dei ricoveri, dei ricoveri in terapia intensiva, dei decessi.

I contagi saranno sempre numerosi, i malati gravi diventerebbero però pochissimi. Tutto questo secondo me potrebbe verificarsi con una rapidità sorprendente

L’ attenzione allora si focalizzerebbe sulla cura della malattia e non sulla ricerca costosissima e gigantesca di una difficile immunità di gregge.

Credo di non aver spiegato bene quello che volevo dire, ma “ verba volant, scripta manent” e quindi ho voluto mettere per iscritto la mia impressione, convinto che ci sia un fondo di verità importante.

La discussione è aperta, ma soprattutto dobbiamo aprire l’ osservazione sui processi di vaccinazione nei vari paesi del mondo.

 

Marco

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