Oggi il Fattoquotidiano ha scritto “Numeri Istat, nei primi 8 mesi 2021 33.000 morti in più ( nel 2020 i decessi in più furono 45.000), vaccini decisivi ma non ne siamo fuori.”
Ho cercato di capire meglio i dati esposti, anche perché il Fatto non aveva scritto rispetto a quale anno/i si fosse verificato l’ aumento dei decessi.
Ho visto quindi che i primi 8 mesi 2021 e 2020 sono stati confrontati con l’ analogo periodo degli anni 2015-2019.
Ma il dato che mi ha colpito è questo: i decessi Covid nei primi 8 mesi 2020 furono 35 mila, sottostimati perché nei primi mesi molti decessi Covid non sono stati certificati come tali,
mentre i decessi Covid certificati nel gennaio-agosto 2021 sono stati ben 55 mila, dato comprensibile perche l’ epidemia scoppiò a fine febbraio 2020 mentre nel 2021 si verificarono molti decessi Covid anche a gennaio e febbraio.
Quindi nei primi mesi 2021 ci sono stati 33 mila decessi in più rispetto all’ analogo periodo 2015-2019, ma, essendoci stati nel 2021 55 mila decessi Covid, i decessi non Covid sono diminuiti nel 2021 di 18 mila unità.
Insomma il Covid ha decimato gli anziani e nel prossimo futuro, nel breve periodo almeno, in Italia la mortalità complessiva calerà, anche se dobbiamo dire che in questi drammatici mesi sono calati anche gli italiani nel loro insieme.
Quando media e politici scopriranno questo fenomeno statistico, che già oggi è certo per i prossimi mesi,
daranno il merito al premier Draghi e ai vaccini.
Ma il calo di mortalità complessiva in realtà dipenderà dal numero degli anziani che è stato drasticamente ridotto da questa pandemia.
Marco Palombo
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