Una prima pagina di Avvenire con la denuncia delle vendita di bombe italiane ai sauditi. |
Andrea
Colombo,il manifesto del 20 settembre
"Il Vaticano sta esercitando da giorni
pressioni massicce sui centristi di Ap per spingerli se non ad approvare la
legge almeno a non affossarla ma, anche se nessuno nel Pd lo ammetterebbe, è
probabile che anche il primo partito di governo sia stato pungolato a dovere
dalla Santa Sede.
Il
repentino abbassamento di toni sul fronte libico, in realtà, sembra indicare
una vera e propria trattativa, con lo Ius soli come prezzo della fine del
cannonegiamento vaticano sulle scelte di Minniti.
Ma anche palazzo Madama, in
concreto il gruppo dei senatori del Pd, ci ha messo del suo, insistendo per
affrontare sia i rischi dell’aula che quelli di un’opinione pubblica ostile.
La legge sulla cittadinanza dunque arriverà al voto. Non subito però. Il 4 ottobre dovrà essere approvato dall’aula di palazzo Madama il Def ed è uno dei passaggi più delicati perché servono 161 voti, l’effettiva maggioranza assoluta. Quella relativa non basterebbe. "
La legge sulla cittadinanza dunque arriverà al voto. Non subito però. Il 4 ottobre dovrà essere approvato dall’aula di palazzo Madama il Def ed è uno dei passaggi più delicati perché servono 161 voti, l’effettiva maggioranza assoluta. Quella relativa non basterebbe. "
All'
ipotesi di Andrea Colombo, esperto e talvolta anticonformista giornalista, io
aggiungo l' atteggiamento contraddittorio di Mario Marazziti, deputato ed
esponente della comunita' di Sant'Egidio come il sottosegretario agli esteri
Giro,
che
a luglio ha firmato la mozione Marcon sullo Yemen contro le bombe italiane ai
Saud, bocciata ieri alla camera, e invece ieri ha firmato la mozione
governativa approvata con Pd,socialisti,alfaniani, che non chiede al governo italiani l' embargo
sulle armi ai Saud ma unità di azione con gli altri paesi dell’ UE.
A
questa luna di miele tra governo e Santa Sede, ufficializzata da papa Francesco
con la frase "Accoglienza ai migranti ma con prudenza",
Luca Kocci, il manifesto, 12 settembre.
" I governi
devono accogliere i migranti «con prudenza», tenendo conto di «quanti posti
ho», ma resta il fatto che i campi profughi libici sono dei veri e propri
«lager». Papa Francesco, nella consueta conferenza stampa “volante” a bordo
dell’aereo che ieri da Bogotà lo ha riportato a Roma dopo il suo viaggio
apostolico in Colombia, risponde a una domanda sulle politiche dell’Italia
rispetto alla questione Libia-migranti e dà un colpo al cerchio e uno alla
botte del governo Gentiloni e alla linea Minniti (come del resto aveva fatto
anche il nuovo presidente della Cei, cardinal Bassetti, ad agosto): sì
all’accoglienza «prudente», no agli accordi con i Paesi – come appunto la Libia
– i cui centri per i migranti funzionano come «lager»."
puo' aver contribuito l' arrivo di Monsignor
Bassetti alla guida della Cei, dopo le esperienze come vescovo nelle "ex
rosse "Toscana e Umbria".
“Il cardinale
Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, è il nuovo presidente della Cei. Il
suo era il primo nome nella terna proposta al Papa dai vescovi italiani.
Bassetti è nato il 7
aprile 1942 a Popolano di Marradi, in provincia di Firenze ma nella diocesi di
Faenza-Modigliana. Il 29 giugno 1966 viene ordinato presbitero. Il 3 luglio
1994 papa Giovanni Paolo II lo elegge vescovo di Massa Marittima-Piombino. Il
21 novembre 1998 viene eletto vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Nel luglio
2009 è nominato arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.
"E' una bella
notizia" così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha accolto
l'annuncio della nomina del Cardinale Gualtiero Bassetti a presidente della
Cei. La notizia è stata accolta da un caloroso applauso dell’assemblea toscana.
Il presidente Eugenio Giani ha ricordato l’esperienza di Bassetti alla guida
della diocesi di Arezzo, “caratterizzata dal suo modo straordinario di vivere
la comunità”, e alla guida di una diocesi capoluogo di regione, quella di
Perugia “
Da segnalare le decise dichiarazioni di voto della on.
Duranti (ora Mdp,”Bersani” ed ex Sel) contro le armi all’ Arabia saudita e a
favore della ratifica del trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari. Hanno smentito i miei timori di un voto di
compromesso tra le forze del centro sinistra. Peccato che all’ appello contro il mercato delle armi questa
volta siano mancati i cattolici.
Marco Palombo
Marco Palombo
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