Ci sono due argomenti forti dei No Green Pass e la loro importanza spiega anche la fermezza di Salvini e Meloni a sostenere tesi che, seguendo quasi tutti i media, compresi quelli dell' ultrasinistra, dovrebbero essere assolutamente irrazionali e minoritarie.
Il primo punto forte viene dal Regolamento UE che a giugno 2021 ha ufficializzato l' uso del Green Pass-
Il Regolamento UE 2021/953 all' articolo 36 scrive infatti:
"va evitata ogni discriminazione diretta o indiretta delle persone che non sono vaccinate."
Nella prima traduzione italiana questa frase era saltata, ma un ricorso immediato ha obbligato il governo a pubblicare integralmente la direttiva.
In qualsiasi modo si voglia interpretare il testo, queste parole sembrano avere un tono assai diverso da quello usato da Draghi, Mattarella e reggicoda vari nei confronti di chi si oppone all' uso del Green Pass.
Il secondo punto forte è che la sperimentazione dei vaccini è ancora in corso, si lo so illustri medici hanno ripetuto con grande forza che questi non sono vaccini sperimentali,
ma la verità è che l' autorizzazione dell' EMA è "condizionata" all' esito positivo dell' ultima fase di sperimentazione la cui conclusione è fissata a fine 2022 per Moderna e a fine 2023 per Pfizer.
Certo, secondo come andranno le cose, tenteranno di accorciare i tempi, in modo da poter rendere i vaccini obbligatori prima della data possibile oggi, cioè al più presto nel 2023,
ma al punto 10 del consenso che abbiamo firmato prima di ricevere i vaccini troviamo:
"Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza."
E di conseguenza è davvero impossibile obbligare la gente a vaccinarsi.
Se poi questi argomenti sono portati avanti in maniera visibile solo dalla destra di Salvini e Meloni, questo non è un problema di Salvini e Meloni ma della sinistra, moderata o antagonista, che sta spalleggiando Draghi nella campagna pro Green Pass, ed anche dei pochi attivisti di sinistra che si oppongono al Green Pass ma che non riescono a farsi sentire da molta gente.
Marco
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