giovedì 16 settembre 2021

Gli interessi di Draghi oggi divergono da quelli di Salvini, a primavera no, ed ora Salvini ha ragione.

 


Alcune righe scritte di getto, sicuramente poco eleganti e probabilmente anche poco chiare,

in esse sono presenti però alcune notizie vere e assenti dall' informazione mainstream e non solo. Mi serviranno in futuro per sostenere che qualcosa poteva essere previsto e affrontato diversamente.

Grazie comunque dell' eventuale attenzione.

A primavera scorsa Salvini premeva con insistenza sulle riaperture delle attività economiche. Draghi riaprì con molta sollecitudine. Alcune riaperture, che a inizio aprile erano state escluse per decreto fino a maggio, furono anticipate al 26 aprile. Speranza poi fissò velocemente al 28 giugno la fine dell’ obbligo delle mascherine all’ aperto, non appena il CTS aveva indicato una finestra possibile per la fine dell’ obbligo dal 28 giugno al 13 luglio.

I contagi iniziarono a salire di nuovo il 3 luglio, neppure una settimana dopo la fine dell’ obbligo di mascherine all’ aperto, ma di questa correlazione nessuno ha parlato o scritto.

Le due riaperture veloci erano però utilissime al governo Draghi che in quelle settimane spargeva un immotivato ottimismo sul superamento della pandemia.

Infatti il 26 aprile venne presentato in Parlamento il Recovery plan che stanzia una cifra gigantesca per progetti molti discutibili, come il ponte sullo stretto, mentre lesina risorse alla sanità ed altri servizi sociali.. Per il governo era utile che in quei giorni si parlasse più di riaperture che di Recovery.

A fine giugno invece insieme all’ obbligo di mascherine all’ aperto venne tolto anche il blocco dei licenziamenti, con la complicità dei sindacati confederali, ed è ovvio che fosse importante in quei giorni spargere ulteriore immotivato ottimismo sul superamento della pandemia.

Ora invece il governo Draghi ha bisogno di estendere il Green Pass e, per mezzo di questo, le vaccinazioni.

Gli interessi di Draghi oggi divergono da quelli di Salvini, a primavera no, ed ora Salvini ha ragione.

Per prima cosa allo stato attuale delle regole l’ obbligo vaccinale è una bufala. I vaccini infatti stanno in questi mesi completando la fase finale della sperimentazione e al momento sono autorizzati in modo condizionato all’ esito della sperimentazione. Che sarà quasi sicuramente positiva, ma, fino al suo completamento, con le regole attuali non sarà possibile obbligare nessuno al vaccino.

Anche la Meloni ha ragione quando dice che il Green Pass serve a rendere obbligatorio il vaccino in modo implicito, non essendo possibile al momento obbligare direttamente al vaccino stesso.

Comunque in questo momento Salvini e Meloni hanno ragione, perché

1)     - Il regolamento dell’ Unione europea 953/2021 invita a non discriminare in alcun modo chi non si vuole vaccinare. Per inciso questa frase del regolamento era stata omessa nella prima traduzione italiana ufficiale del regolamento e reinserita dopo un ricorso.

2)      -E’ inaccettabile che si obblighi persone adulte a cure che rifiutano, mentre sono tornati a riempirsi gli stadi e il predicatore pseudo moralista Mattarella è andato a Wembley per sfruttare politicamente la finale degli Europei di calcio.

3)      -Si annunciano controlli sui Green pass nei locali della ristorazione quando molti di questi locali in un anno mezzo di pandemia sono stati sprovvisti  spesso del materiale igienizzante prescritto dalle leggi anti Covid,e  i mezzi pubblici sono molto più affollati di un anno fa.

4)      La ragione più forte della loro opposizione è comunque che non è vero che il vaccino sia l’ unica arma contro il Covid, se fosse vero in 10 mesi senza vaccini ci saremmo tutti ammalati,e moltissimi morti,

ma questo è un discorso lungo, intanto questo scritto improvvisato fornisce qualche notizia utile, e  servirà in futuro a me per dire che alcune cose potevano essere previste e affrontate diversamente.

 

Marco

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