La testa di Assad, Mosca e il febbraio-luglio 2012
di Marco Palombo
Appunti volanti e imprecisi ma con notizie assenti dai media italiani di oggi.
Sui media di oggi ha molto la risalto la notizia che Mosca avrebbe offerto la testa di Assad agli USA che invece hanno rifiuto l' offerta in quanto sicuri della caduta del presidente siriano entro poco per mano dell' opposizione.
I titoli dei media di oggi sono a nove colonne, ma le notizie su quei mesi del 2012 sono scarse, probabilmente perchè pochi in questi quattro anni hanno seguito la vicenda siriana con continuità e senza faziosità filo occidentali.
Ricordo quindi qualche notizia rilevante del periodo febbraio-luglio 2012.
4 febbraio 2012---Nel Consiglio di Sicurezza dell' ONU fu votata una risoluzione che ebbe il veto di Russia e Cina, di seguito una cronaca, assai di parte contro il Presidente siriano, dell' episodio, ma è utile per apprendere qualche notizia in più rispetto a quanto hanno scritto i giornali oggi.
"Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, la Russia e la Cina hanno posto il loro veto alla risoluzione dell’ONU, pianificata dalla Lega Araba, contro il regime siriano di Bashar al Assad. Sono stati tredici i voti a favore della risoluzione con nessuna astensione, ma Cina e Russia hanno confermato le attese e hanno posto il loro veto. La risoluzione prevedeva la condanna delle Nazioni Unite alla repressione di Assad contro i civili e un piano di pace della Lega Araba secondo cui, per fermare le violenze, Assad avrebbe dovuto dimettersi e cedere i poteri al suo vice. Alla luce del veto di Russia e Cina posto alla risoluzione, Susan Rice, ambasciatore americano all’ONU, ha attaccato duramente i due paesi e ha detto che gli Stati Uniti «sono disgustati» dal loro comportamento. Stamane il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva criticato aspramente la bozza di risoluzione, sia per la richiesta di dimissioni di Assad, sia perché non conteneva alcun provvedimento contro le forze di opposizione armate in Siria (ossia, l’esercito di disertori della Siria LIbera). La Tunisia oggi ha espulso l’ambasciatore siriano a Tunisi dopo il «sanguinoso massacro di Homs» di cui si parla in basso."
A fine marzo fu poi nominato Kofi Annan nel ruolo di mediatore delle Nazioni Unite
il quale propose un piano in sei punti accettato dal governo di Assad. Ma questo primo tentativo di Annan fallì perchè le milizie anti Assad,che negli anni successivi abbiamo conosciuto meglio, non rispettarono la tregua chiesta dal mediatore ONU, iniziata il 14 aprile 2014.
Kofi Annan dette poi le dimissioni dopo la prima Conferenza di Ginevra del 30 giugno 2012, e sempre perchè le opposizioni sostenute dall' Occidente volevano una sconfitta militare del governo siriano, evento che veniva ritenuto imminente anche dal governo italiano che addirittura mise nel decreto che finanziava le missioni all' estero alcuni fondi destinati alla Siria per "il dopo Assad".
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