martedì 16 gennaio 2018

Missione in Niger, FI, M5S, Sinistra italiana, Artini (misto): sull' iter parlamentare si pronunci la Giunta del regolamento.




Lunedì 15 gennaio è stato avviato nelle commissioni Difesa ed Esteri della Camera dei Deputati l' iter rapidissimo che porterà in tre giorni a confermare le missioni del 2017 anche nel nuovo anno, a definire le coperture finanziarie delle missioni 2017 ed a iniziare nel 2018 alcune nuove missioni militari in Africa. E' stata una riunione lampo di 25 minuti, che dovrebbe continuare oggi pomeriggio e che sicuramente porterà mercoledì a una discussione e a un voto nell' aula di Montecitorio. Secondo Carlo Lania sul manifesto di oggi. potrebbe non essere necessario un analogo passaggio dall' aula del Senato.
Nella brevissima riunione di ieri, dove probabilmente le relazioni sono state depositate e non illustrate, il Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e Forza Italia hanno espresso perplessità sull' iter del provvedimento e dichiarato che sarebbe opportuno che si pronunciasse la Giunta del regolamento. Un analogo giudizio è stato espresso da Massimo Artini, gruppo misto, vicepresidente della commissione Difesa.
Altri gruppi non si sono pronunciati.

Ripeto il tutto in 25 minuti.
Vedremo poi la riunione di oggi delle commissioni della Camera e cosa dirà mercoledì l' aula di Montecitorio, quando anche i media ci racconteranno finalmente qualcosa di quello che si dibatte nel parlamento. 

M.P.

Tatiana BASILIO (M5S)

 ritiene non corretta la decisione di chiamare le Camere appena sciolte a pronunciarsi sulla deliberazione del Governo in merito alla partecipazione alle missioni internazionali per l’anno 2018. Osserva, infatti, che l’autorizzazione da parte delle Camere avviene, in base alle disposizioni della legge n. 145 del 2016, mediante risoluzioni, la cui adozione non dovrebbe essere consentita alle Camere in periodo di prorogatio dei poteri, quando dovrebbe essere consentito solo il disbrigo degli affari correnti. Dichiara, quindi, la propria contrarietà a procedere alla votazione di un atto d’indirizzo che autorizzi l’avvio di nuove missioni e la prosecuzione di vecchie, dicendosi convinta che sulla questione dovrebbe pronunciarsi la Giunta del regolamento.

Erasmo PALAZZOTTO (SI-SEL-POS),

dopo aver premesso che l’esame della deliberazione in oggetto rappresenta un unicum nella prassi parlamentare, evidenzia come la trattazione di un provvedimento di tale natura in regime di prorogatio delle Camere sia del tutto inopportuna sul piano politico e di assai dubbia fattibilità sul piano procedurale. Infatti, non può in nessun modo essere invocata la natura di atto di ordinaria amministrazione in quanto la deliberazione non si limita a prospettare la proroga di missioni già in corso, ma dispone anche l’avvio di due nuove rilevanti missioni internazionali, in Libia e in Niger, con l’impiego di Lunedì 15 gennaio 2018 — 12 — Commissioni riunite III e IV circa 800 uomini e con regole di ingaggio ancora da definire. A suo avviso, spetta alle nuove Camere, legittimate dal voto popolare, deliberare su tale materia, laddove alle Camere in regime di prorogatio dovrebbe essere consentito al massimo di discutere sulla deliberazione del Consiglio dei ministri, senza procedere alla votazione di alcun atto di indirizzo che autorizzi o non autorizzi la partecipazione dell’Italia a missioni internazionali. Una simile impostazione del lavoro parlamentare avrebbe una logica anche nella prospettiva di un prossimo Governo che abbia un differente indirizzo di politica estera e voglia decidere di investire le risorse in modo difforme. Concludendo, giudica particolarmente grave il comportamento della maggioranza, che, ancora una volta, come spesso è accaduto nel corso della legislatura, compie forzature procedurali foriere di gravi ripercussioni sul piano formale e sostanziale.

Massimo ARTINI (Misto-AL-TIpI)

 condivide le considerazioni dei deputati Basilio e Palazzotto, esprimendo l’avviso che la questione della legittimità, per le Camere sciolte, di esaminare la deliberazione del Governo in materia di missioni sia stata affrontata e risolta in modo superficiale. Concorda pertanto con la deputata Basilio quando questa ravvisa la necessità di avviare una discussione nella Giunta del regolamento in merito alla possibilità che le Camere si riuniscano per votare un atto di indirizzo in regime di prorogatio, ricordando che la discussione di atti di indirizzo è stata sempre esclusa in fase di Camere sciolte, come risulta anche dall’intervento della Presidente della Camera del 9 gennaio scorso. Evidenzia come la situazione sia diretta conseguenza del fatto che sarebbe stato imbarazzante per il Governo procedere all’emanazione di un decreto-legge per consentire la prosecuzione delle missioni.


Elio VITO (FI-PdL)

 rileva che la decisione di consentire l’approvazione di risoluzioni di autorizzazione delle missioni alle Camere in regime di prorogatio costituisce un precedente importante e che sarebbe stato pertanto preferibile che la questione fosse stata discussa preliminarmente non solo nella sede della Conferenza dei presidenti di gruppo, ma anche in quella della Giunta del regolamento. Fa presente, tra l’altro, che le modifiche apportate dal Governo alla legge n. 145 del 2016 alla fine dell’anno passato consentono di finanziare le nuove missioni, e quindi di avviarle, anche prima dell’autorizzazione delle Camere. Nel complesso, ritiene che sarebbe stato più rispettoso nei confronti del futuro Parlamento soprassedere alla decisione e attendere le nuove Camere.

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