sabato 29 dicembre 2018

Conte sulle armi ai sauditi. Un lapsus ma anche un po' cazzaro, nell' indifferenza di tutti


Conte risponde sulle armi vendute ai sauditi: "Poichè si parla di Emirati Arabi, ho incontrato al G-20 lo sceicco..."

In occasione della conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio, Reuters e l' Ansa hanno dedicato due brevi news alla risposta di Conte sulle armi vendute ai sauditi. Incuriosito sono andato allora sul sito di Radio Radicale per vedere e ascoltare la risposta integrale del premier alla domanda sulla vendita di armi al Regno della dinastia Saud.

La domanda sullo Yemen è stata posta dopo 1 h e 38 ' dall' inizio della conferenza stampa e insieme alla risposta ha occupato quattro minuti delle 2 h  e 54' del video pubblicato da Radio Radicale.

Il tema delle armi all' Arabia è stato sollevato da Paolo Santalucia dell’ Associated Press, APTN, curiosamente in maglione e non in giacca e cravatta come tutti gli altri giornalisti.

Metto tra virgolette la sua domanda e la risposta di Conte per facilitare la lettura, ma le parole che riporto sono una mia sintesi:

“ L'Italia sostiene con altri paesi la coalizione a guida saudita che sta operando in Yemen. C’è un quadro giuridico internazionale che legittima la posizione dell' Italia ma è ormai datato, risale al 2015, e nel frattempo ci sono state decine di migliaia di morti, una catastrofe umanitaria e in ultimo il caso Khashoggi.

A settembre la ministra Trenta e il vice premier Di Maio, si sono detti contrari alla vendita di armi ad un paese impegnato in una guerra del genere, ma le vendite continuano anche se con un trend decrescente. Nel 2017 sono state vendute armi ai sauditi per un valore di 52 milioni di euro.

Alla luce di tutto questo, qual' è la posizione dell' Italia ?"

Risposta del presidente Conte:

" Confermo che la questione è nell' agenda  delle nostre riflessioni e stiamo valutando  con il ministro degli esteri, con la ministra della difesa e con il vice premier Di Maio sempre attento a tutti i dossier. Tra breve trarremo le nostre conclusioni.

Poichè si parla di Emirati arabi (sic!) al recente G-20 ho incontrato lo sceicco (sic!, sic!). L'incontro era già prefissato ma ho chiesto esplicitamente, anche a nome degli altri paesi europei con i quali avevo avuto un incontro in mattinata, che sia fatta piena luce sulla vicenda Khashoggi e che si svolga un processo secondo gli standard internazionali. Ho chiesto anche l' autorizzazione alla presenza di un esperto italiano tra chi segue la vicenda giudiziaria  e che il nostro ambasciatore sia costantemente informato

Siamo contrari alla vendita di armi  e ora si tratta ormai solo di formalizzare la decisione, a breve le nostre conclusioni."

A fine risposta, avvertito da qualche collaboratore, ha precisato che la citazione degli Emirati Arabi è stato un lapsus ed intendeva dire Arabia saudita. 
La risposta nel suo insieme è comunque approssimativa, e curiosamente è simile all' episodio avvenuto di recente al comune di Roma e raccontatato da una giornalista presente:

"Non so francamente come raggiungere la signora Gemma Guerrini che i romani hanno eletto consigliera a Roma. Se qualcuno sa come fare le recapiti quanto segue.

Signora Guerrini, lei con la fascia tricolore da sindaco e rappresentando degnamente la Raggi, stamattina 17 dicembre ha presentato un incontro al Campidoglio su Simon Bolivar confondendo a più riprese Bolivia e Venezuela, boliviano e bolivariano, arrivando poi al dunque a presentare "'l'ambasciatore della repubblica boliviana del Venezuela" (beh sarebbe bello che i paesi dell'Alba si fondessero! Ma dubito che lei sappia cos'è l'Alba). Io sono quella che alla fine del suo intervento (pieno di fuffa; non si è capito nulla oltretutto) le ha lanciato un "ha confuso Bolivar con boliviano e Bolivia con Venezuela", al che lei ha risposto tranquillissima: "ha ragione, ma credo che mi potrà scusare". 

Ora, non si pretende che lei conosca la geografia latinoamericana (si studia alle elementari, comunque). Però, forse un po' di umiltà non guasterebbe: quando ci si mette la fascia tricolore per introdurre un incontro, si prendono 5 minuti per cercare informazioni sul tema. Magari sui vostri amati social.

saluti da una non cittadina romana (per fortuna)  "

Il presidente Conte è più scusabile della consigliera comunale romana. La sua è una risposta di due minuti in una conferenza stampa di tre ore. Inoltre in giorni  tempestosi per il suo governo.
Ma nel tema trattato da Conte il nostro paese è un attore importante anche se non protagonista e la vicenda yemenita è attuale e tragica.

Ma alla luce di questa, sempre evasiva e non episodica,  superficialità del governo Lega-5S su guerre e relazioni internazionali, i pacifisti non si chiedono se almeno loro, noi, possiamo fare di più e meglio ?

Buon 2019 

Marco Palombo

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