Il 16 dicembre si sono riviste a Roma le realtà che hanno promosso la manifestazione nazionale del 10 novembre contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini.
Di seguito il testo approvato che si rivolge sia a tutte le realtà che hanno deciso di partecipare alla manifestazione e sia a quelle che non c'erano, ma sono interessate a costruire un percorso di impegno solidale e antirazzista unitario, ampio e plurale.
Sintesi approvata nell’assemblea nazionale del 16 dicembre
L'assemblea del 16 dicembre considera la manifestazione del 10 novembre una prima significativa mobilitazione nazionale contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini. Il corteo ha dimostrato che si può reagire e lottare unitariamente per fronteggiare le misure antipopolari, razziste e repressive del governo.
Vogliamo avvalorare la novità del metodo inclusivo, aperto, rispettoso con cui è stato preparato e realizzato il 10 novembre che ha permesso l'adesione di oltre 450 realtà e di tante personalità.
Ci proponiamo di continuare a mantenere vivo uno spazio nazionale inclusivo e accogliente che permetta la più ampia convergenza possibile tra tutti coloro che condividono l’esigenza di far crescere in ogni ambito solidarietà, antirazzismo, lotta all'esclusione sociale.
Intendiamo dare continuità a questo processo perché c'è bisogno di un impegno costante e determinato per fronteggiare tutte le derive reazionarie, razziste e neofasciste che provengono dai governi, dalle istituzioni statali e padronali e si sviluppano anche dal basso nella società.
Ci uniamo perciò integrando i contenuti fondamentali della piattaforma del 10 novembre, pronti a mobilitarci in caso di qualsiasi attacco repressivo del governo gialloverde:
▪ Per il ritiro della legge “immigrazione e sicurezza” varata dal governo e contro tutta la legislazione razzista.
▪ No al disegno di legge Pillon.
▪ Accoglienza e regolarizzazione per tutte le persone migranti;
▪ Contro l'esclusione sociale e la disumanizzazione, costruiamo solidarietà attiva per il cambiamento sociale.
▪ Contro l'apertura dei nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) e per la chiusura immediata di quelli esistenti.
▪ Difendiamo le occupazione abitative e gli spazi liberi autogestiti.
▪ Solidarietà attiva contro sgomberi, discriminazioni e gli effetti della legge Salvini.
▪ No ai respingimenti e alle espulsioni.
▪ Contro ogni forma di razzismo, la minaccia fascista, la violenza sulle donne, l'omofobia e ogni tipo di discriminazione.
A partire da questi principi l'assemblea ha deciso di:
▪ raccogliere e rilanciare l'invito a partecipare all'assemblea di Milano del 19 gennaio “No CPR”
▪ Promuovere dal 2 al 9 febbraio una settimana di iniziative e mobilitazioni territoriali antirazziste contro la legge Salvini(utilizzando l’hashtag #indivisibili).
La settimana si concluderà con un'assemblea nazionale domenica 10 febbraio a Macerata per la costituzione di un forum permanente solidale contro il razzismo e l'esclusione sociale; uno spazio pubblico dove far convergere reti di solidarietà attiva e pratiche di lotta per i diritti e il cambiamento sociale.
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