Assoluto silenzio sulle comunicazioni che domani 28 giugno Giorgia Meloni farà prima al Senato e poi alla Camera sul Consiglio d' Europa del 29 30 giugno, dove la crisi Ucraina sarà il tema più importante trattato.
Alle parole della premier seguirà un dibattito e un voto su mozioni. Probabilmente Meloni farà una breve replica al dibattito sia al Senato che alla Camera, mentre non leggerà le sue comunicazioni alla Camera ma sarà solo depositato il testo del discorso tenuto la mattina al Senato.
Nel 2022 l' occasione del Consiglio d' Europa di fine giugno fu sfruttata per la scissione di DI Maio, che reclutò 60 deputati del M5S ma che poi alle elezioni di settembre non riuscì a entrare in Parlamento nemmeno con un esponente. La scissione di Di Maio iniziò con la denuncia di una presunta mozione del M5S critica sulla gestione guerra in Ucraina, mozione mai presentata nei tono denunciato dall' allora ministro degli esteri Di Maio. Quest' anno nessuna anticipazione sul dibattito in aula e sulle mozioni.
Anche nel 2023 il dibattito sulla guerra attraversa un partito del centro sinistra, quest' anno tocca al Pd.
Ma nessuno vuole mettere in difficoltà Elly Schlein. La Schlein è sotto attacco, e questo è vero, e CGIL e M5S, che sulla guerra hanno posizioni diverse dalla segretaria PD, hanno messo il silenziatore sul conflitto ucraino, nonostante sia più come mai all' ordine del giorno.
Ricordo che nel 2022 il dibattito sul Consiglio d' Europa fu anche una tappa della crisi del governo Draghi che dette le dimissioni il mese dopo.
Silenzio dunque, proprio nelle settimane in cui l' Unione Europea, Parlamento e Commissione, hanno mostrato il loro volto più guerrafondaio, più favorevole alla guerra alla Russia.
Un atteggiamento che non è la sintesi delle posizioni dei 27 paesi membri UE, ma è molto più impegnato per una guerra permanente alla Russia.
Ricordo solo la frasi presente nella risoluzione votata dal Parlamento UE il 15 giugno
" La pace che giungerà dopo la vittoria dell' Ucraina...."
Tutti i deputati italiani condividono questa affermazione ?
E se la vittoria dell' Ucraina non arriva sarà "guerra ad oltranza " ?
"Guerra ad oltranza" anche se tutta l' area viene destabilizzata ? Cosa che per qualche ora nei giorni scorsi è stata ritenuta possibile ?
Tutto tace, silenzio e nessun dissenso.Anche domani ?
Il M5S polemizzerà con il Pd ?
Sottolinearà le sue differenze sulla questione guerra ?
Non si sa, anche perchè fino a lunedì le elezioni regionali in Molise, dove il Pd ha appoggiato un candidato del M5S, consigliavano al Movimento di ignorare la guerra per qualche giorno.
Carne al fuoco in realtà ce n' è molta. L' aumento delle spese militari dovrebbe arrivare per il ministro Crosetto con una modifica del patto di stabilità che dovrebbe sancire la libertà di spendere per armi al di fuori di ogni vincolo.
Il rapporto dell' Ucraina con la NATO non è così scontato nei modi e nei tempi come sembra.
Il giorno dopo Senato e Camera approveranno le missioni del 2023, con il cambio di linea PD sulla guardia costiera libica.
Si, penso che il 28 e il 29 giugno anche i media si accorgeranno che si è svolto un dibattito importante in Parlamento.
Speriamo esca qualche sorpresa positiva e non negativa.
Rimango convinto però che il movimento pacifista avrebbe dovuto preparare questa giornata in tutt' altro modo. Accendendo i riflettori e non ignorandola.
E' andata così, il 29 giugno vedremo se il letargo dell' attenzione è rimasto continuo o ha avuto qualche ora di interruzione.
Marco
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