domenica 11 giugno 2023

“ Ucraina nella NATO ? ” Settimane cruciali per la guerra: l’ offensiva di Kiev tra vertici e riarmo UE e NATO


E’ iniziata la pluri-annunciata offensiva di Kiev e,

mentre i media ci raccontano piccoli presunti successi dell’ esercito ucraino e disastri certi, ambientali ed umani, causati dal conflitto,

si avvicinano due scadenze importantissime per la guerra e per il nostro paese.

 

Il 29 e 30 giugno a Bruxelles si terrà il consueto Consiglio d’ Europa di fine giugno.

L’ 11 e 12 luglio a Vilnius in Lituania si svolgerà il summit NATO,

 che vedrà nell’ ordine del giorno anche il rapporto futuro dell’ Ucraina con l’ Alleanza Atlantica e il riarmo dei paesi membri NATO, con l’ asticella che passerà dal 2% del Pil al 3% DEL Pil.


Per le sorti della guerra e dei futuri rapporti internazionali,  l’ incontro dell’ Alleanza Atlantica avrà una importanza di gran lunga maggiore rispetto al Consiglio d’ Europa.

E’ certo che l’ adesione di Kiev non potrà comunque avvenire a guerra in corso. Quello che sarà discusso è se e quando sarà disegnato un percorso per l’ entrata dell’ Ucraina nell’ Alleanza e la scelta sembra essere solamente tra l’ individuare l’ iter di adesione da subito o dal 2024.

Ma forse le cose non saranno così semplici. La possibile presenza  di Kiev nella NATO è probabilmente  il principale nodo del conflitto in corso Russia-USA-NATO-Ucraina. Anche se l’  importanza dell’ adesione formale di Kiev all’Alleanza  viene sminuita dai paesi occidentali e dai nostri media, mentre  viene completamente nascosto all’ opinione pubblica come il far entrare  l’ Ucraina nella NATO sia un atto ostile verso Mosca.


Un'altra operazione mediatica, forse più sottile e meno evidente, è presentare l’ ingresso ucraino nell’ Alleanza come scontato. Un processo ormai sicuro che va definito a questo punto solo nei dettagli, tempi e modi. Ma che comunque sarà ineluttabile.

Vedremo.

Il Consiglio d’ Europa del 29 30 giugno sarà invece più importante per il nostro paese. Soprattutto perché sarà preceduto il 27 e 28 dalle comunicazioni della premier Meloni alla Camera e al Senato, alle quali seguiranno un dibattito dei deputati e il voto sulle mozioni presentate.

Al Consiglio di Bruxelles  il 29 e 30 non si parlerà solo di Ucraina, ma nel dibattito parlamentare italiano si discuterà sicuramente della guerra  e probabilmente anche dell’ aumento delle spese militari al 2% del Pil, come avvenne l’ anno passato. Ricordate la scissione Di Maio, prima clamorosa per il numero degli scissionisti poi fallimentare al voto politico ? Avvenne proprio in occasione della discussione e del voto in Parlamento sul Consiglio d’ Europa di fine giugno 2022.

I media tenteranno di parlare di tutto questo solo nei giorni del dibattito parlamentare. Sta ai pacifisti riuscire a rendere i temi della guerra, e dell’ atteggiamento italiano,  visibili e chiari nei loro contenuti anche qualche giorno prima della discussione nelle assemblee di Montecitorio e Palazzo Madama.

Un’ occasione utile a questo scopo  è già in calendario, il 24 giugno ci sarà a Roma un corteo contro il governo Meloni dove la guerra in Ucraina sarà uno dei temi principali. Tra le adesioni sono già molte le associazioni e i singoli impegnati per la pace e contro la cobelligeranza italiana

.  Al link trovate il testo di convocazione della manifestazione e le prime firme arrivate

https://www.usb.it/leggi-notizia/il-governo-meloni-ci-ruba-il-futuro-il-24-giugno-manifestazione-nazionale-a-roma-abbassate-le-armi-alzate-i-salari-1324-1.html

Ma sarebbero necessari alcuni altri passi. Per esempio  individuare punti condivisi e irrinunciabili e proporre ad altre realtà pacifiste di sottoscriverli

Questi gli obbiettivi che dovrebbero essere presenti in modo esplicito:

-          No alle armi italiane all’ Ucraina

-          SI a un negoziato subito e al sostegno ai tentativi in corso

-          NO all’ entrata dell’ Ucraina nella NATO

-          NO all’ aumento delle spese militari

E in un eventuale documento dei pacifisti  aderenti al corteo non dovrebbero mancare riferimenti al passaggio parlamentare del 27 e 28 giugno e magari ad una presenza, anche solo simbolica, nei dintorni dei palazzi istituzionali nei giorni del dibattito.

In altre occasioni è stato fatto, unendo ai piccoli presidi nei giorni cruciali anche digiuni. Io ripeterò il mio digiuno anche da solo, ma in questo caso se ne accorgeranno solo le persone che frequento quotidianamente. Intanto però ripropongo l’ idea.

In questo, eventuale,  documento dovrebbe apparire anche un cenno al summit NATO dell’ 11 12 luglio e all’ iniziativa che domenica 9 luglio varie associazioni di donne metteranno in campo a Bruxelles contro la NATO,

https://comune-info.net/donne-globali-contro-la-nato/

Articolo di Bruna Bianchi

Ricapitolando: le prossime settimane vedranno scadenze molto importanti e sarebbe bene far sentire anche la voce pacifista. Il primo passo è sapere che questi rilevanti appuntamenti  arriveranno e discuterne tra noi pacifisti, ma un eventuale discussione al momento sembra impossibile.

 Per non confondere ulteriormente le idee ad eventuali lettori di queste righe ho omesso altri momenti:

come - la raccolta, da terminare entro il 22 luglio, delle firme per i referendum sulle armi italiane all’ Ucraina, - altri passaggi parlamentari possibili in Italia e in Europa sulle munizioni finanziate con il PNRR,-  il voto sul decreto missioni con al suo interno l’ addestramento italiano dei piloti ucraini,- l’ incontro internazionale di reti pacifiste concluso oggi a Vienna, dove Rete Pace e Disarmo e affini … sono stati accusati di filoputinismo, e le sedi promesse sono state negate all’ ultimo momento, per finire  i tentativi di mediazione vaticani, cinesi, e di altri…

Insomma. ci sarebbe molto da fare per la pace, nonostante l’ arrivo dell’ estate. In ogni caso è utile almeno sapere cosa è in programma nel prossimo immediato futuro.

 

Marco

 

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