venerdì 27 novembre 2015

Siria,una "Fabbrica di Cioccolato"per dare energia a chi lotta contro la guerra


Siria: una “Fabbrica di Cioccolato” per dare energia a chi lotta contro la guerra

E’ stato lanciato un progetto per attivare a Kafroun, in Siria, un laboratorio di pasticceria che in tempi brevi darà lavoro a 7-8 persone nel confezionamento di cioccolatini. Nel paese di Damasco questi dolciumi sono molto usati in occasione di matrimoni, battesimi e festeggiamenti vari, nonostante le enormi difficoltà del momento lo smercio dei cioccolatini sarà sicuramente buono.

Il promotore del laboratorio è Joni Ghazzi, un ingegnere che ad Aleppo aveva progettato e costruito una piccola macchina per la produzione dei cioccolatini ma è riuscito a portare a Kafroun dove è sfollato con la famiglia solo un esemplare dei suoi macchinari, salvato dalla distruzione del laboratorio. Ora Joni vuole ricominciare qui la sua attività, in una zona al momento relativamente più sicura. La cifra necessaria all’ avvio del progetto è 7.700 dollari.

L’ ingegnere ha raccontato la sua storia a Fiorenza, animatrice del sito Oraprosiria in visita al paese, che ha lanciato la raccolta di fondi. Oraprosiria dal 2012 è impegnato a diffondere in Italia notizie dalla Siria in guerra, facendo da portavoce soprattutto alle comunità cristiane nel paese e impegnate nel sostegno, senza distinzione di credenza religiosa, ai siriani rimasti, una scelta obbligata per la fasce più povere della popolazione e per molti anziani. In Siria prima della guerra la convivenza tra le diverse confessioni religiose era un modo normale di vivere e chi è rimasto, alawita, cristiano, druso e anche sunnita, vorrebbe che questo fosse normale anche nella Siria futura.

L’ attività di Joni Ghazzi è in grado di partire nonostante le avversità, tra queste hanno un grande peso negativo le sanzioni economiche che l’ Unione Europea infligge ai siriani. Esse impediscono anche che gli aiuti a iniziative di solidarietà come questa arrivino direttamente nel paese e che l’ acquisto del materiale necessario sia  fatto in Europa, cosa che talvolta renderebbe molto più bassi i prezzi.

Nella crisi migranti che negli ultimi mesi ha messo in forte difficoltà l’ Unione Europea i siriani hanno rappresentato quasi la metà dei profughi in arrivo in Europa. Fino ad oggi nel 2015 sono stati circa 400.000 i siriani arrivati su un totale di 850.000 migranti, altri 4.000.000 siriani sono ospitati nei paesi limitrofi, 10 milioni sono sfollati all’ interno della Siria, e il desiderio di costruirsi una nuova vita altrove è presente in moltissimi dei 18 milioni di siriani rimasti nel paese.

Occorre dunque dare subito segnali concreti di speranza e solidarietà a queste persone e impegnarsi per la fine della guerra e la costruzione di una vita diversa da quella attuale piena di sofferenze.

Per concorrere alla realizzazione del progetto è possibile inviare un contributo a:
Aiutiamo la Siria ! – ONLUS
Banca Popolare Etica – Filiale 4, Roma

IBAM IT85 H050 1803 2000 0000 0177 173
BIC CCRTIT2T84A

Attenzione!
Specificare

“PROGETTO FABBRICA CIOCCOLATO”

Tutti i donativi saranno inviati senza trattenute da parte da “AIULAS Aiutiamo la Siria” e con possibile detrazione fiscale. Il conto è usato anche per altri progetti,

Nessun commento:

Posta un commento