"L'accordo con la Libia è disumano". L'Onu contro la Ue
Il commissario per i diritti umani Zeid
Ràad al Hussei: "La sofferenza dei migranti detenuti è un oltraggio alla
coscienza dell'umanità"
14/11/2017 11:59 CET |
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L'Onu giudica "disumana" la cooperazione tra l'Unione europea e
la Libia per la gestione dei flussi dei migranti. "La sofferenza dei
migranti detenuti in Libia è un oltraggio alla coscienza dell'umanità", ha
affermato il capo dell'agenzia Onu per i diritti umani, Zeid Ràad al Hussein.
"La politica dell'Unione Europea di assistere la Guardia costiera libica
nell'intercettare e respingere i migranti nel Mediterraneo è disumana", ha
aggiunto il funzionario dell'Onu.
"La comunità internazionale non può continuare a chiudere gli occhi
davanti agli orrori inimmaginabili sopportati dai migranti in Libia - ha detto
Zeid - e pretendere che la situazione non possa essere regolata che attraverso
un miglioramento delle condizioni detentive".
Gli osservatori dell'Onu in Libia - ha denunciato l'Alto commissario Onu
per i diritti umani - "sono rimasti scioccati da ciò che hanno visto:
migliaia di uomini denutriti e traumatizzati, donne e bambini ammassati gli uni
sugli altri, rinchiusi dentro capannoni senza la possibilità di accedere ai
servizi più basilari".
Di questa vergogna l'Ue e gli stati membri sono complici "per non aver
fatto nulla per ridurre gli abusi perpetrati sui migranti". Ciò nonostante
"le preoccupazioni espresse dai gruppi per i diritti umani" sul
destino dei prigionieri.
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