mercoledì 15 agosto 2018

Ferragosto 2018, lettera a il manifesto: M5S, No TAV e Yemen


M5S: No-Tav e Yemen
Alberto Perino ha criticato in una mailing list la poca concretezza dell’ opposizione del Movimento 5 Stelle, ora al governo, alla TAV in Val di Susa. Le perplessità dell’ esponente No-Tav sono state immediatamente riprese da molti media nazionali.
E’ invece passato quasi completamente inosservato il voltafaccia del M5S sulla vendita all’ Arabia Saudita di armi prodotte in Sardegna e utilizzate nei bombardamenti sullo Yemen.
Nell’ ottobre 2016, l’ attuale vice presidente della Camera Maria Edera Spadoni dichiarò “ Gentiloni le mani sporche di sangue ” perché l’ allora Ministro degli Esteri aveva giustificato nell’ aula di Montecitorio la vendita di armi ai sauditi in quanto non erano in vigore embarghi internazionali verso Ryad e il commercio rispettava le leggi vigenti.
L’ 11 luglio 2018, rispondendo a nome del governo ad una interrogazione PD, il sottosegretario agli esteri, ed esponente del M5S, Di Stefano ha difeso a sua volta la vendita di armi italiane ai paesi impegnati nella guerra in Yemen usando nella sostanza gli stessi argomenti di Gentiloni.
Ho aderito con convinzione a Potere al Popolo, ma, dopo le nuove stragi ad agosto di bambini e civili in Yemen e certo di pensarla su questo allo stesso modo, chiedo ai parlamentari di Possibile e di Sinistra Italiana di tornare a interrogare il governo M5S-Lega sulle bombe della RWM Italia vendute ai sauditi.
E questa volta nelle assemblee di Camera e Senato e in diretta tv, come avviene abitualmente anche su questioni meno tragiche  e meno importanti.
Marco Palombo

2 commenti:

  1. sarebbe interessante conoscere le motivazioni che hanno portato i 5 stelle a questo tradimento
    lo sgomento fra i compagni che li hanno votati è "alle stelle".

    Ma forse siamo noi a sbagliare: la campagna elettorale e il sistema "democratico" sono soltanto una rappresentazione teatrale per noi babbei

    giuseppe zambon

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, io credo che la democrazia rappresentativa sia insufficiente ma necessaria. Dobbiamo tendere ad una vera democrazia. Non è un dramma sbagliare una previsione, nascono i drammi quando non si vogliono correggere e preferiamo continuare a sbagliare invece che ammettere l' errore.

      Elimina