Lunedì 30 luglio sono state ulteriormente inasprite le sanzioni alla
Russia, con il consenso del governo italiano.
Tutto in gran segreto…persino sul sito del parlamento europeo in lingua
italiana, che parla di sanzioni relative all’ Ucraina senza indicare che
colpiscono imprese russe.
M.P.
Ucraina: l'UE aggiunge all'elenco delle sanzioni sei entità coinvolte nella
costruzione del ponte di Kerch, che collega la Crimea annessa illegalmente alla
Russia
Comunicato stampa 489/18
31.7.2018 |
08:50
Consiglio dell'UE
Il Consiglio ha aggiunto sei entità
all'elenco delle persone ed entità oggetto di misure restrittive per azioni che
compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e
l'indipendenza dell'Ucraina. Questo è dovuto alla loro partecipazione
alla costruzione del ponte di Kerch, che collega la Russia alla penisola di
Crimea annessa illegalmente. Mediante le loro azioni esse hanno
sostenuto il consolidamento del controllo della Russia sulla penisola di Crimea
annessa illegalmente, che, a sua volta, compromette ulteriormente
l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina.
Le misure consistono in un
congelamento dei beni, il che significa che tutti i beni nell'UE appartenenti a
tali entità sono congelati e le persone ed entità dell'UE non possono mettere
fondi a loro disposizione.
La decisione porta a 44 il
numero totale di entità inserite dall'UE nell'elenco. Nell'ambito di
tale regime di sanzioni l'UE ha inoltre imposto un divieto di viaggio e un
congelamento dei beni nei confronti di 155 persone.
Gli atti giuridici, compresi i nomi
delle persone interessate, sono consultabili nella Gazzetta ufficiale dell'UE
del 31 luglio 2018. Sono stati adottati dal Consiglio mediante procedura
scritta.
Altre misure dell'UE in vigore in
risposta alla crisi in Ucraina includono:
·
sanzioni
economiche riguardanti settori specifici dell'economia russa, attualmente in
vigore fino al 31 gennaio 2019
·
misure
restrittive in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli,
limitate al territorio della Crimea e a Sebastopoli, attualmente in vigore fino
al 23 giugno 2019
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