In due liste di discussione, in modo confuso, ho criticato il silenzio di alcuni siti sul giudizio di Trump su Castro. "E' stato un brutale dittatore. Ha lasciato in eredità plotoni di esecuzione, ruberie, inimmaginabile sofferenze..".
Ho ricevuto una risposta autorevole in dissenso di quanto ho scritto in modo confuso e impreciso. Allora spiego meglio il mio pensiero, per ricevere eventuali critiche su miei giudizi piu' precisi e espliciti.
I siti Contropiano, Marx21 e Lantidiplomatico oggi hanno articoli che polemizzano giustamente con Saviano per il suo commento alla morte di Fidel Castro.
Non e' scritto, almeno in modo a me evidente, il giudizio su Fidel Castro dato dal neo presidente USA Trump.
Allora indico tre ipotesi.
Non ne parlano perchè è giusto non parlarne. E mi interesserebbe conoscere la motivazione di questo giudizio.
Non ne parlano per un caso, magari perché pubblicano più articoli di analisi che di notizie vere e proprie.Questa spiegazione potrebbe vale più per Contropiano o Marx21 che per Lantidiplomatico.
Non ne parlano volutamente, per un qualsiasi motivo.
Io sono convinto dalla terza ipotesi, non ne parlano per un motivo preciso.
E indico questo motivo nel fatto che Trump è stato presentato, in modo diverso ma da tutti e tre i siti, come candidato anti sistema che avrebbe potuto dare una svolta positiva alla politica estera USA.
Che è difficile smentire subito, dopo nemmeno 20 giorni, questo giudizio.
E che i siti in questione hanno rapporti diversi ma comunque di non ostilità con il M5S o con il comitato No Nato di Giulietto Chiesa, soggetti hanno simpatia o analogie con il populismo nazionalista di Trump, Farange, Le Penn o Salvini.
Sono pentito di essermi infilato in questa polemica, ma ora non mi resta che provare a spiegarla meglio.
So che Contropiano, Lantidiplomatico e Marx21 hanno caratteristiche diverse come orientamento e come "struttura informativa", insomma c'è chi mette più analisi e chi più notizie.
Mi scuso per la scomodità del tema posto, e vi rassicuro. Credo di essere solo io a pensarla così. Credo però di avere ragione...
Marco Palombo
Marco Palombo
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