domenica 11 marzo 2018

La festa privata di Sant'Egidio. Papa Francesco in Piazza Santa Maria in Trastevere, entrata ad invito.

La precedente visita di papa Francesco nel 2014. In questo momento invece sta piovendo.

Oggi pomeriggio, in piazza Santa Maria in Trastevere, Papa Francesco festeggerà con Sant' Egidio. Entrano solo gli invitati.Sta piovendo e per una volta ne sono contento.

Marco

Da Avvenire di sabato 10 marzo.
Il 50° anniversario. Francesco incontra Sant' Egidio: preghiera, poveri pace.

Domenica pomeriggio alle 16.30 in piazza di Santa Maria in Trastevere a Roma, papa Francesco incontra la Comunità di Sant’Egidio, in occasione del 50° anniversario della sua fondazione. Un incontro atteso «con gratitudine e affetto». Il Pontefice rivolgerà un discorso alla Comunità nel suo complesso e celebrerà una liturgia della Parola. Nel corso dell’evento, sottolinea il sito della realtà ecclesiale nata nel 1968, «Francesco avrà l’occasione di un nuovo incontro con il “popolo di Sant’Egidio”, a partire da Andrea Riccardi che 50 anni fa iniziò il cammino della Comunità a Roma, con rappresentanze venute da diverse città d’Italia e dal mondo, con giovani e poveri amici della Comunità, tra cui i profughi arrivati con i corridoi umanitari, anziani, bambini delle “Scuole della Pace”, persone con disabilità dei laboratori d’arte, senza dimora accolti in questi giorni di freddo».
L’evento sarà trasmesso in streaming dalle 16.30 in 9 lingue su www.santegidio.org (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, olandese, portoghese, russo, sulle rispettive homepage di lingua), nonché sulla pagina facebook della Comunità di Sant’Egidio in italiano. Sarà possibile seguirlo anche su Tv2000 dalle 17. «Preghiera, poveri e pace: così Papa Francesco ha riassunto efficacemente» la storia di Sant’Egidio. Lo ha ricordato il cardinale Pietro Parolin quando lo scorso 10 febbraio ha presieduto in San Giovanni in Laterano la Messa per il 50°. Una storia, aggiungeva il porporato, che «è aperta al futuro ed è un dono alle giovani generazioni». Infatti «cinquant’anni sono un talento per la Chiesa da spendere senza paura nel mondo di domani, così diverso da quello di ieri». E «il mondo globale – sottolineava Parolin rivolgendosi ai membri della Comunità – ha bisogno di una realtà come la vostra, radicata nel locale, ma anche capace di abitare la dimensione globale con spirito e fraternità. “

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