domenica 25 novembre 2018

Bombe Yemen, Rete Disarmo incontra la ministra della Difesa Trenta e salta un' iniziativa con altre associazioni ?




Un appello per la cessazione delle vendita di armi italiane all’ Arabia Saudita, pubblicato dal sito di Amnesty International il 12 novembre, annuncia una iniziativa comune per il 22 novembre di varie associazioni:

Amnesty International Italia, Fondazione Finanza Etica, Movimento dei Focolari, Rete della Pace, Rete Italiana Disarmo, Oxfam Italia, Save the Cildren Italia,

Nel pomeriggio del 12 novembre si è poi svolto un incontro con la ministra Trenta di quattro esponenti della Rete Disarmo dove sono stati toccati anche altri temi che stanno a cuore alla Rete, per il coordinamento erano presenti:

Lisa Clark (Beati costruttori di Pace), Martina Pignatti Morano (UN Ponte per), Francesco Vignarca (coordinatore della Rete Disarmo), Mauro Simoncelli   (Archivio Disarmo)

Questo l’inizio dell’ articolo che si può leggere integralmente al link

Rete Disarmo: confronto aperto e positiva interlocuzione istituzionale con la Ministro della Difesa Elisabetta Trenta
Oltre un’ora di scambio di valutazioni e proposte sui temi di competenza della RID, che ritiene positiva l’attenzione dimostrata dal Dicastero di via XX Settembre alle istanze della società civile italiana su disarmo, spese militari e controllo degli armamenti.
12 novembre 2018
Fonte: Rete Italiana per il Disarmo - 12 novembre 2018

Questo pomeriggio una Delegazione della Rete italiana per il Disarmo si è incontrata a Roma con la Ministro della Difesa Elisabetta Trenta. In oltre un’ora di confronto aperto e concreto si sono affrontati e discussi, pur nella diversità dei ruoli e delle prospettive, i diversi temi che sono oggetto delle azioni e delle campagne della Rete e di tutte le sue organizzazioni aderenti.
In particolare gli esponenti di RID hanno sottolineato la necessità di mettere fine alle irresponsabili e problematiche esportazioni italiane di armamenti, prime fra tutte quelle dirette alla Coalizione a guida Saudita che sta intervenendo militarmente nel conflitto sanguinoso in Yemen. Una decisione che sarebbe necessaria non solo da un punto di vista della protezione dei civili yemeniti e per poter avviare un intervento umanitario e di di pacificazione della regione, ma anche per evitare problemi alla nostra stessa sicurezza. Continuare infatti, come nel recente passato, a rilasciare autorizzazioni all’esportazione di armamenti solo sulla base di motivazioni legate al sostegno dei produttori di armi è controproducente per il nostro Paese e non rispondente anche allo stesso mandato del Ministero della Difesa che non può essere considerato un mero “mediatore di affari” armati.


Dell’ iniziativa del 22 novembre non ho invece trovato alcuna traccia sul web.

Che sia saltata dopo l’ incontro con la ministra Trenta ?

Sicuramente no, è un mio dubbio senza alcuna prova e in questo momento c’è anche un’ apertura dell’ Arabia Saudita al negoziato ONU per la guerra yemenita,

ma sarei contento che qualcuno mi spiegasse i motivi per cui è saltata, per ora, l’ iniziativa del 22 novembre.

Marco Palombo

1 commento:


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