martedì 3 ottobre 2017

Non è un derby Barcellona-Madrid, nella capitale la sindaca Carmena è stata eletta da Podemos.



La sindaca di Madrid Manuela Carmena, ex magistrata, iscritta anni fa al Partito Comunista

Nel 2015 nelle elezioni comunali a Madrid il PP fu il primo partito ma non raggiunse una maggioranza in consiglio comunale. Governa quindi la capitale spagnola una alleanza di sinistra, sostenuta da Podemos e con l' appoggio esterno del Partito Socialista.
Anche il governo centrale spagnolo opera grazie all' appoggio esterno socialista.
Lo slogan Barcellona contro Madrid non sintetizza bene la questione catalana e depista anche da una più giusta lettura della crisi. 

Vedremo cosa succederà, la confusione è generale, anche nelle letture che diamo in Italia.
Ma di sicuro la sindaca di Madrid oggi è sostenuta da Podemos, schierato contro il premier Rajoy sulla gestione della crisi catalana.

M.P.

Podemos governerà Madrid puntando su servizi sociali e periferie
Alessandro Gianetti

La giunta di Podemos guidata da Manuela Carmena ha approvato il bilancio per il 2017, che dovrà essere votato il prossimo mese in Consiglio Comunale e ricevere l’appoggio del Partito Socialista di Madrid. Dopo un primo anno di studio, le elezioni furono vinte nel 2015, la ex giudice e attivista per i Diritti Umani sembra aver decisamente indirizzato il tiro in difesa delle periferie e della qualità dei servizi pubblici.
Il bilancio contiene un incremento del 5% in spesa pubblica rispetto al 2016 (4.702 milioni di euro), con un minor contenimento del debito pubblico accumulato. Secondo le stime, il Comune di Madrid dovrebbe chiudere il 2017 con un debito di 3.447 milioni di euro, circa il 38,9% meno dei 5.637 milioni che doveva alla fine del 2015. Il ritmo del ridimensionamento del debito rallenta dunque di 1.793 milioni, attestandosi su una quota complessiva di 3.844 milioni.
Tutte le voci di spesa aumentano, anche se in misura variabile: 2,4% in più per spese di personale dovute a un aumento dei contratti; 10,2% in più in beni e servizi; 14,6% in più in sovvenzioni a carattere sociale; 13,1% in più in investimenti e addirittura 141% in più di trasferimenti nelle aree periferiche.
Secondo la versione fornita dall’assessore all’Economia, Carlos Sánchez Mato, il bilancio contiene “una maggiore attenzione ai servizi sociali, un sistema fiscale più equo e un forte investimento sui territori per compensare gli squilibri economici” tra centro e periferia (un dato influenzato anche dall’inserimento della cosiddetta “prospettiva di genere”, in pratica aiuti al femminile per servizi sociali e ricerca d’impiego).
Mobilità
L’area che gestirà una maggior quantità di denaro pubblico sarà quella di Ambiente e Mobilità, presieduta da Inés Sabanés, con 913 milioni di euro, seguita da quella di Sviluppo Urbanistico Sostenibile di José Manuel Calvo, con 728 milioni di euro………..

E cosa pensa Podemos della questione catalana ?
Da rifondazione.it


Pablo Iglesias: cosa sta succedendo in Catalogna e in Spagna
Pubblicato il 2 ott 2017
12 idee in 12 tweet su quello che sta succedendo in Catalogna e in Spagna.
1) La strategia repressiva del PP e dei suoi alleati ha fallito e ha deteriorato a livelli senza precedenti la democrazia e la convivenza.
2) Quelli che credono che la democrazia si difenda a botte o dalle fogne non capiscono la democrazia né sono democratici.
3) Oggi il mondo intero ha visto le forze dell’ordine agire contro cittadini che volevano solo mettere una scheda elettorale in un’urna.
4) Vogliamo vedere le nostre forze dell’ordine perseguire i corrotti e proteggere i diritti civili della cittadinanza.
5) Obbligandole ad agire contro la popolazione civile, il governo le tradisce, distorce la loro funzione e danneggia la loro immagine.
6) Un governo che naviga nella corruzione e che si rifugia nella repressione e nella forzatura della legge non è un governo degno della Spagna.
7) Il governo deve fermare immediatamente la repressione e permettere che i cittadini della Catalogna si esprimano in libertà.
8) Il PSOE non avrebbe dovuto avallare la strategia del PP sulla Catalogna. Anche se ormai è tardi, devono rettificare e smettere di appoggiare il governo del PP.
9) Per aprire un nuovo scenario di dialogo, accordo e convivenza, è necessario mandare il PP e Ciudadanos all’opposizione.
10) Nella dichiarazione di Saragozza con altri partiti abbiamo proposto un referendum concordato come soluzione più sensata. Oggi la sua necessità è ancora più ovvia.
11) Non vogliamo che la Catalogna se ne vada dalla Spagna spinta dal PP, ma siamo democratici ed è il popolo catalano che deve decidere.
12) Catalane e catalani, non vi attacca la Spagna. Vi attacca un governo di corrotti e antipatriottici. Catalogna vogliamo un paese insieme a te.”


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