COMUNICATO STAMPA DEI DISARMISTI ESIGENTI
NEW
YORK | 7 luglio, L'
era atomica sta per finire.
Oggi
all'ONU si è varato un Trattato per proibire gli ordigni nucleari
Oggi
alle ore 10 i governi, circa 140, che si sono riuniti a New York
in una Conferenza ONU (decisa dall’Assemblea generale il 23
dicembre 2016) hanno deciso un passo storico: varare un Trattato
per proibire gli ordigni nucleari.
Le
armi nucleari, dichiarate ufficialmente fuori legge (da quando
ovviamente sará completato il processo di ratifica con almeno 50
Stati depositanti), questa la sostanza del testo adottato, ora
dovranno essere effettivamente eliminate.
E’
– passare dalla nuova legge internazionale al conseguente disarmo -
il compito solenne che si sono assunti i circa 100 rappresentanti
della societá civile internazionale, organizzati in ICAN, che hanno
partecipato direttamente ai lavori della Conferenza. Si è riusciti a
migliorare la bozza iniziale del testo di Trattato, presentato dalla
presidente Elayne Whyte Gómez, rappresentante del Costa Rica. Ma
ancora parecchio resta da fare e si vedrá di rimediare con gli
appuntamenti futuri, in cui sará possibile emendarlo, ad esempio
sulle questioni del nucleare civile e della possibilitá di recesso.
Il
Trattato di Non Proliferazione, che legittima gli arsenali delle
potenze nucleari, dovrá ora essere assorbito da questa nuova cornice
giuridica “proibizionista”: verrá attuato quanto previsto dal
suo – del TNP - art. 6 che prevede “trattative in buona fede per
arrivare ad un effettivo disarmo totale”.
Il
prossimo appuntamento è fissato sempre a New York nel 2018 con una
Conferenza ONU di alto livello (risoluzione71/71 del 15 dicembre2016)
: potrá essere l’occasione di un primo compromesso tra Stati non
nucleari e Stati nucleari: USA, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia,
India, Pakistan, Israele non hanno partecipato a questa Conferenza e
per il momento non riconoscono il nuovo strumento
giuridico. (Paradossalmente la Corea del Nord appoggia invece il
proibizionismo nucleare).
Anche
l’Italia, ligia alla “condivisione nucleare NATO”, non si è
fatta viva: il nostro impegno è, premendo dal basso, di fare
cambiare atteggiamento al governo italiano, a partire dalla
discussione prevista al Senato il prossimo 18 luglio.
E’
nell’interesse di tutti che il mondo sia liberato dalla
minaccia nucleare: la guerra atómica puó scoppiare persino per
caso, per incidente o per errore e che un piccolo scambio di missili,
provocando l’inverno nucleare, puó in ogni caso provocare una
catástrofe di immani proporzioni con centinaia di milioni di morti
nel corso degli anni.
Alfonso
Navarra, portavoce dei Disarmisti Esigenti, presente alla
Conferenza di New York dichiara:
“Abbiamo
un sogno che con New York, dopo Parigi, dove si è varato l’accordo
globale sul clima, puó da oggi diventare realtá . Vedere l’Umanitá
unita contro le minacce che attentano alla sua sopravvivenza:
apparati nucleari ed effetto serra. Si tratta di camminare, con la
nonviolenza, per realizzare una socitá intrínsecamente pacifica; di
cooperare nella lotta contro le diseguaglianze economiche e nel
programa costruttivo della conversione energetica rinnovabile. Con
questo spirito e con questi obiettivi diamo appuntamento alla COP 23
di Bon, che proseguirá il lavoro di Parigi. Noi ci adoperemo a Bonn
per la sintonía con quanto deciso a New York”.
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