Vi prego di accettare i miei ringraziamenti per la vostra
lettera raccomandata relativa alla lettera a un indù e ai problemi di cui
parlavo nella mia lettera a voi.
Avendo saputo che non eravate in buona salute, non vi avevo
scritto per evitare di affaticarvi. Così,
non vi avevo informato di aver ricevuto la vostra lettera, sapendo che
l' espressione scritta dei miei ringraziamenti era una formalità superflua. Ma
il signor Aylmer Maude, che ho ora potuto incontrare, mi ha detto che vi siete
ristabilito e che tutte le mattine vi occupate regolarmente e scrupolosamente
della vostra corrispondenza. Questo mi ha fatto molto piacere e mi incoraggia a
scrivervi di nuovo su problemi che, secondo il vostro insegnamento, hanno la
massima importanza.
Mi permetto di accludere una copia di un libro scritto da un
mio amico inglese che si trova attualmente in Sudafrica. Vi si parla della mia
vita, nella misura in cui è in rapporto con le lotte in cui sono così impegnato
e a cui ho dedicato la mia esistenza. Dato che sono molto desideroso di
suscitare il vostro interesse attivo e la vostra simpatia, ho pensato che il
fatto io vi mandassi questo libro non vi sarebbe apparso indelicato.
Secondo me questa lotta degli Indiani nel Transvaal è la più
grande dei tempi moderni, per gli ideali che ha espresso sia riguardo al suo
fine che ai mezzi adottati per raggiungerlo. Io non conosco altri esempi di una
lotta i cui partecipanti non si ripromettano alla fine alcun vantaggio
personale, e in cui il 50% della persone coinvolte abbia subito tante
sofferenze e prove in nome di un principio. Non ho potuto far conoscere questa
lotta quanto avrei voluto. Voi potete, oggi, raggiungere il pubblico più vasto
possibile. Se i fatti narrati nell’ opera di Doke vi convincono, e se ritenete
che questi fatti giustifichino le mie conclusioni, posso pregarvi di usare la
vostra influenza, nel modo che riterrete più adatto, per far conoscere di più
questo movimento? Se esso vince, non sarà solo soltanto il trionfo della
religione, dell’ amore e della verità sull’ irreligione, sull’ odio e sulla
menzogna, ma sarà anche molto probabilmente un esempio per milioni di uomini in
India e per i popoli oppressi di altre parti del mondo. Certamente sarà un
grande contributo alla sconfitta del partito della violenza, almeno in India.
Se noi resistiamo fino alla fine, come credo faremo, non ho il minimo dubbio
sul successo finale; il vostro incoraggiamento, nei modi che voi proporrete,
non può che rinforzarci nella nostra risoluzione.
I negoziati in corso per la soluzione della questione sono
praticamente falliti, e questa settimana io ritornerò in Sudafrica con i miei
colleghi, e mi farò imprigionare. Vorrei aggiungere che mio figlio si è unito a
me con gioia in questa battaglia e sta attualmente subendo una pena di sei mesi
di lavoro forzati. E’ la quarta volta che viene imprigionato, da quando è
cominciata la lotta.
Se voi aveste la bontà di rispondere a questa lettera, vorrei
chiedervi di scrivermi a Johannesburg, S.A. Casella postale 6522.
Sperando che questa lettera vi trovi in buona salute,
rimango, vostro servo ubbidiente.
M.K. Gandhi
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