domenica 25 maggio 2014

Il paradosso del Consiglio di Sicurezza e della CPI


L' incredibile paradosso del Consiglio di Sicurezza ONU e della Corte Penale Internazionale

Il 22 maggio 2014 Francia e Lituania hanno presantato una risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dove si proponeva, tra le altre cose, il deferimento della Siria alla Corte Penale Internazionale. Ma la Siria non ha ratificato il trattato di Roma che ha istituito la Corte quindi la CPI non può indagare su vicende accadute nel paese di Damasco. Può intervenire solo se lo chiede ufficialmente il Consiglio di Sicurezza.

E qui arriva il paradosso. Tra i cinque membri permanenti del CdS ben tre, USA, Russia e Cina, non hanno ratificato il trattato e quindi non accettano che la CPI indaghi sul loro territorio. Ma solo loro possono dare l' assenso ad indagare su molti paesi del mondo.

Questo caso si è verificato il 26 febbraio 2011 con la risoluzione n. 1970 quando il CdS ha denunciato la Libia al CPI e nel mese di giugno è stato emesso un ordine di arresto internazionale nei confronti del presidente libico Gheddafi.

La proposta francese è stata bloccata poi dal veto della Russia e della Cina.

L' Italia attualmente non fa parte del Consiglio di Sicurezza che ha 5 membri permanenti e 10 paesi membri a rotazione, ma con il gruppo degli undici paesi Amici della Siria ha appoggiato preventivamente questa richiesta.

Ed anche qui c'e' una contraddizione non formale ma gravissima nella sostanza. In questo gruppo di paesi, oltre agli Stati Uniti, sono presenti altri cinque stati che non hanno ratificato il trattato istitutivo della CPI: Arabia saudita, Qatar, Emirati arabi uniti, Turchia ed Egitto. E lo hanno fatto non a caso ma perchè i diritti umani non sono la loro massima preoccupazione, basta pensare ai 500 Fratelli musulmani condannati recentemente a morte in Egitto (per quasi tutti poi la pena è stata commutata in ergastolo), la chiusura di Youtube e Twitter in Turchia, la presenza di tribunali islamici per reati comuni negli Emirati Arabi e la Sharia (legge islamica) come legge dello stato anche in Arabia saudita e Qatar.

Marco Palombo

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