17 maggio 2014
Appunti sul presidio per l’Ucraina
“No, non potete andare a portare i fiori per i morti nel rogo di Odessa fin davanti all’ambasciata dell’Ucraina. Potrebbe sembrare una provocazione…” Ieri 17 maggio a Roma le forze di pubblica sicurezza non hanno permesso ai manifestanti italiani, russi, crimeani di andare a portare fiori fin sotto l’ambasciata dell’Ucraina. Garofani rossi e fiori bianchi sono stati sparsi a terra a poca distanza, e al minuto di silenzio hanno fatto seguito canti (Bella ciao per gli italiani, Katiuscia per i russi).
Il sit-in a piazza Verdi promosso da Giulietto Chiesa e sottoscritto da varie forze, contro l’orrore del nazifascismo collaterale al governo golpista di Kiev, e in protesta contro le complicità europee e statunitensi, è stato affollato e commovente.
C’erano bambini italo-russi e le loro mamme a reggere cartelli in caratteri latini e cirillici: contro il fascismo in Ucraina, e in segno di lutto per i morti assassinati; Helena reggeva un fotomontaggio della oligarca Julia Timoschenko con trecciona e baffi hitleriani.
Noi di No War e Sibialiria (presenti in forze…a differenza di altri che hanno firmato l’appello ma poi in piazza non c’erano…come spesso succede) avevamo cartelli contro il sostegno Usa, Ue e Nato al nazifascismo in Ucraina, senza dimenticare Siria e Libia e Venezuela. Incredibile come alla fine Ue, Usa e la loro escrescenza cancerosa, la Nato, si alleino con il peggio: Nazikiller in Ucraina, fascio-golpisti in Venezuela, Terroristi jihadisti in Siria, razzisti in Libia (ricordiamo sempre la deportazione – anzh’essa di stampo nazista – dei neri libici di Tawergha…a opera dei “ribelli di Misurata”).
Marinella Correggia
Il sit-in a piazza Verdi promosso da Giulietto Chiesa e sottoscritto da varie forze, contro l’orrore del nazifascismo collaterale al governo golpista di Kiev, e in protesta contro le complicità europee e statunitensi, è stato affollato e commovente.
C’erano bambini italo-russi e le loro mamme a reggere cartelli in caratteri latini e cirillici: contro il fascismo in Ucraina, e in segno di lutto per i morti assassinati; Helena reggeva un fotomontaggio della oligarca Julia Timoschenko con trecciona e baffi hitleriani.
Noi di No War e Sibialiria (presenti in forze…a differenza di altri che hanno firmato l’appello ma poi in piazza non c’erano…come spesso succede) avevamo cartelli contro il sostegno Usa, Ue e Nato al nazifascismo in Ucraina, senza dimenticare Siria e Libia e Venezuela. Incredibile come alla fine Ue, Usa e la loro escrescenza cancerosa, la Nato, si alleino con il peggio: Nazikiller in Ucraina, fascio-golpisti in Venezuela, Terroristi jihadisti in Siria, razzisti in Libia (ricordiamo sempre la deportazione – anzh’essa di stampo nazista – dei neri libici di Tawergha…a opera dei “ribelli di Misurata”).
Marinella Correggia
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