giovedì 26 giugno 2014

Semestre Ue e contro/semestre. Report n. 1. 26 giugno 2014.


In questo post descrivo la situazione, così come viene presentata dai media, delle trattative per le nomine alle nuove cariche  Ue, delle eventuali modifiche alle politiche economiche e segnalo l’ inizio del contro/semestre popolare e di lotta che vede un coordinamento di partiti, sindacati e movimenti iniziare le contestazioni con un corteo a Roma il 28 giugno.
Alla fine del 2014 vedremo come si è sviluppato il semestre che vede l’ Ue guidata dall’ Italia. La mia speranza è che il governo Renzi, nella sua duplice azione in Italia ed Europa, apra spazi per una nuova sinistra alternativa al vecchio centrosinistra e al Pd. Vedremo, il processo di nascita di una alternativa a sinistra  è reso però ancora più difficile dalle elezioni  che nella primavera 2015 interesseranno 14 regioni e quindi favoriranno la tenuta dei vecchi schieramenti di centro sinistra, soprattutto, e di centrodestra.

UNIONE EUROPEA. 26 GIUGNO, Enrico Mentana in apertura del Tg di La7 alle 20.00 dà per scontato l’ accordo sul nome di Junker come commissario europeo, sulla Mogherini come commissaria per la politica estera e una impostazione dei programmi dell’ Ue dove sono presenti, almeno a parole, la crescita, la flessibilità dei trattati, l’ occupazione.
Il resto dei media dà un quadro meno ottimistico e viene fornita la data del 17 luglio come scadenza nella quale saranno nominati, in un nuovo vertice straordinario, tutti i commissari e il presidente del Consiglio Europeo. Il vertice avverrebbe una volta che il Parlamento europeo ha votato il nome del commissario indicato dal Consiglio europeo, cioè dai 28 paesi membri, indicazione che non necessita dell’ unanimità ma può essere votata anche con la sola maggioranza semplice.
Nel Parlamento il nome dovrebbe contare sui voti sicuri dei socialisti europei e dei popolari, su quelli possibili dei liberali, su altri che potrebbero aggiungersi. Nelle previsioni la maggioranza non sarebbe però molto superiore al 50% e probabilmente inferiore al 60%.

IL CONTROSEMESTTRE POPOLARE E DI LOTTA. A due giorni dalla manifestazione del 28 giugno il controsemestre di lotta sembra sempre una iniziativa limitata ad una parte della sinistra diffusa italiana. Un impegno che smuove solo alcuni ambienti, e parti rilevanti dei movimenti, sindacati e sinistra politica non hanno dato il loro sostegno esplicito alla programmazione del semestre di lotta. Per esempio: Cobas, Lista Tsipras (anche se c’è il Prc nel coordinamento del controsemestre), SeL, No Tav, movimento per la casa, studenti e precari in genere.
Ambienti che invece avevano già lanciato la loro mobilitazione per l’ 11 luglio, quando si sarebbe dovuta tenere una Conferenza Ue sulla disoccupazione giovanile poi saltata per il timore di contestazioni.
Ma difficilmente questi ambienti, se volevano contestare in massa l’ 11 luglio, potranno esimersi dal contestare l’ Ue nei prossimi sei mesi, anche se probabilmente non daranno l’ adesione esplicita al contro/semestre popolare indetto da un coordinamento che vedono forse come loro concorrente nell’ organizzare la protesta sociale.

RIFORME POLITICHE E ISTITUZIONALI. Legge elettorale e Senato, il governo sembra deciso sulle proprie scelte ma molte sono le perplessità nelle assemblee su entrambi i temi e la maggioranza al Senato non è poi tanto sicura.

Questa è la situazione al 26 giugno, ed è il primo report su semestre e controsemestre.


Marco Palombo

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