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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

1° Marcia antimilitarista Milano-Vicenza, 1967

Nel campo dell' attività pacifista la 1° marcia da Milano a Vicenza effettuata dal 25 luglio al 3 agosto 1967, con tappe intermedie a Vaprio d'Adda, Bergamo, Sarnico, Brescia, Desenzano, Peschiera, Verona, San Bonifacio, Arzignano – venne a costruire una delle esperienze più stimolanti , più dinamiche e fertili, ponendosi per molti aspetti – per qualità di partecipazione, di modalità di svolgimento, di temi dibattuti – come una iniziativa di grande originalità rispetto alle tradizionali manifestazioni per la pace. I motti fondamentali della marcia erano :”Contro tutti gli eserciti”,”Per il riconoscimento dell' obiezione di coscienza”,”Per il disarmo universale”,”No alla Nato e al Patto di Varsavia”. Una prima considerazione di rilevo emerse in relazione alle varie forze pacifiste invitate a parteciparvi, tra cui le federazioni dei partiti di sinistra e le corrispondenti federazioni giovanili: non una rispose, nemmeno in forma di adesione. Il fatto servì a lumeggi...

Curdi siriani e piano di pace

In occasione della Conferenza di pace per la Siria, Ginevra2, che si tenne in Svizzera nel gennaio 2014, la delegazione dei curdi siriani non fu ammessa ai colloqui ufficiali. Era comunque presente nella località dove si teneva il negoziato per seguire i lavori da vicino e per colloqui informali. I curdi controllavano già territori fino ad allora governati da Damasco e li difendevano sia dall' Isis, AlNusra e "ribelli moderati", allora alleati, sia dall' esercito siriano. Dopo lo scontro con l' Isis per il controllo di Kobane la sua resistenza è conosciuta e sostenuta da molti attivisti europei che nel 2014 erano meno attenti ed  ora si parla di nuovo di negoziati di pace, anche se al momento poco chiari, con Russia, Iran e ONU che stanno lavorando in questa direzione. Allora va chiesto con forza che i curdi siriani siano presenti ufficialmente ai colloqui preparatori e agli appuntamenti istituzionali. Questo sarebbe un passo simbolico rilevante, al momento sg...

Dissenso del Venezuela al CdS ONU sulla Siria

Il 17 agosto il Consiglio di Sicurezza dell' ONU ha parlato della crisi siriana. E' stato poi pubblicato un comunicato presidenziale del CdS, non una risoluzione, che affida nuovamente al suo incaricato De Mistura il compito di eseguire colloqui con le parti interessate e riferire tra 90 giorni al CdS sull' esito delle consultazioni. Il comunicato presidenziale riprende le conclusioni di Ginevra2, la Conferenza di pace del gennaio 2014, compresa l' ambigua richiesta di un governo di transizione. A questa richiesta si è opposto il rappresentante del Venezuela. Di seguito le frasi che spiegano il dissenso venezuelano rintracciate nel articolo delle Nazioni Unite che presenta il comunicato presidenziale. Al link è possibile leggere anche il comunicato presidenziale nella versione integrale. http://www.un.org/press/fr/ 2015/cs12008.doc.htm Le représentant du Venezuela, M. Rafael Dario Ramirez Carreno, s’est dissocié des paragraphes de la Déclaration présidentiel...

Libia e Siria:Ferragosto rilancia ipotesi di interventi militari Nato

Nel fine settimana di Ferragosto sono aumentate le possibilità di interventi militari occidentali, quindi Nato probabilmente, in Siria e Libia nell' immediato futuro. In Siria non mi convince affatto la notizia degli 80 civili uccisi in un bombardamento dell' aviazione siriana. Prima del 15 agosto avevo spiegato ad una persona che segue la guerra siriana come in occasione delle maggiori festività ( Natale, Capodanno, 1 maggio, Ferragosto) siano abituali notizie "chok" relative a Damasco. "La strage del pane a Natale" del dicembre 2012, un comunicato ONU sui crimini di guerra del Ferragosto 2012, come la denuncia sulle torture nelle carceri di Damasco uscita il giorno dell' inizio dei negoziati di pace di Ginevra nel gennaio 2014, fanno pensare che rivelazioni ad orologeria siano una costante della tragedia siriana. Un' altra costante è l' annuncio di stragi del governo siriano tutte le volte che si parla di negoziati di pace. Ed ora è ...

Siria,l'emergenza umanitaria arriva sui media.E' il momento di dire "No all' embargo Ue alla Siria"

La spaventosa emergenza umanitaria siriana è arrivata in modo massiccio sui media italiani. I numeri della crisi erano noti da tempo. 11 milioni di sfollati, quattro milioni di loro sono ospitati nei paesi vicini. Un terzo degli arrivi via mare in Europa nel 2015 è partito dalla Siria. Ieri il Manifesto dedicava quasi interamente la sua terza pagina alla situazione umanitaria in Siria e all' arrivo in Grecia di migliaia di profughi siriani. Oggi su La Stampa c'è un lunghissimo articolo del direttore Mario Calabresi, che, in vacanza in Grecia, racconta nella seconda e terza pagina del quotidiano l' arrivo sull' isola di Symi di intere famiglie della borghesia siriana dirette in Nord Europa per ricostruirsi una vita. I telegiornali ogni giorno ci fanno vedere servizi dall' isola greca di Kos, con i profughi siriani che vivono una situazione di estremo disagio che sfocia spesso in risse ed anche in incidenti con la polizia greca. Lucia Goracci sui Tg Rai quotid...

Lavrov:lavoriamo insieme a Ue, Usa e stati arabi a unificare l'opposizione siriana moderata

L’obiettivo è far sì che questo passaggio avvenga quanto prima. Mosca e i suoi partner arabi, insieme a Unione europea e Stati Uniti, cercano di promuovere l'unificazione di tutte le forze di opposizione moderate siriane. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. "In questi giorni siamo in stretto contatto con i partner tra i paesi del Golfo Arabico, con altre nazioni della regione e con i colleghi statunitensi per cercare — con il supporto dei partner dell'Unione europea — di far sì che le forze di opposizione in Siria si uniscano nel più breve tempo possibile", ha detto il capo della diplomazia russa durante un incontro con l'ex coordinatore del Comitato di coordinamento nazionale siriano per i cambiamenti democratici, Haytham Manna.     Leggi tutto:  http://it.sputniknews.com/mondo/20150814/959450.html#ixzz3indQxXXg

L'Iran illustra ad Assad il suo piano di pace per la guerra in Siria

Giovedì 12 agosto il ministro degli esteri iraniano Mohammad Jovad Zarif ha incontrato a Damasco il presidente siriano Assad. Nell' incontro, secondo Rainews24, avrebbero parlato di un piano di pace in quattro punti che l' Iran proporrà alle fazioni siriane in conflitto, questi i passaggi del percorso proposto: -Cessate il fuoco -Governo di unità nazionale -Revisione della Costituzione -Elezioni con osservatori internazionali Il ministro iraniano ha definito positivo il colloquio. Ha poi spiegato che il piano vuole aiutare "il legittimo diritto del popolo siriano alle riforme e a decidere il proprio futuro" e che tutte le forze regionali devono unirsi per sconfiggere il terrorismo e il settarismo. Il giorno precedente Zarif aveva incontrato a Beirut (Libano) il leader degli Hezbollah Hassan Nashrallah. Intanto le forze siriane che gli Stati Uniti hanno armato ed addestrato, dichiarando che avrebbero dovuto combattere l' Isis, si sarebbero rifiutate...

No all' embargo alla Siria

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Nel 2015 il 33% dei richiedenti asilo che arrivano in Europa proviene dalla Siria; la metà dei 22 milioni di siriani sono sfollati; di questi, 4 milioni sono ospitati nei paesi vicini: Giordania, Libano, Iraq, Turchia ed Egitto; più di 9 milioni di siriani hanno bisogno di assistenza e nel 2015 alcune centinaia di loro hanno perso la vita attraversando il Mediterraneo. Nel frattempo l’ Unione Europea non riesce a trovare un accordo sull’ accoglienza di 40.000 profughi ma, senza alcun avvallo dalle Nazioni Unite, impone un ferreo blocco economico alla Siria, impedendo anche gli scambi più piccoli ed innocui, come l’ invio di offerte ai progetti di aiuto organizzati dai religiosi cristiani. Tutto questo aumenta enormemente le sofferenze del popolo siriano già provato da quattro anni di guerra e con Damasco che nello stesso momento si deve difendere anche dalla ferocia dell’ Isis e dalla aggressività della Turchia. Per tutte queste ragioni  le monache trappiste nel paese ha...