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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Il petrolio che finanzia le milizie armate nelle guerre civili

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Sulle preziose risorse naturali che finanziano le milizie armate nelle guerre civili “ E' più probabile lo scoppio di guerre civili nei paesi meno industrializzati che dispongono di risorse abbondanti, preziose ed accessibili come petrolio, gas naturale e diamanti, che in quelli poveri di risorse. Questa conclusione si basa su uno studio comparativo di Indra de Soysa, dell' università di Boon, sul valore delle risorse in 139 paesi e la frequenza delle guerre civili dal 1990 in poi. La scoperta va contro l' ipotesi inveterata secondo cui la guerra intestina è più probabile nei paesi poveri di risorse. Spesso gruppi rivali di paesi non industrializzati usano la ricchezza ricavata dalla vendita di risorse – o da concessioni a società straniere per sfruttare le risorse – per finanziare la lotta armata. Pietà per i paesi a cui restano molte risorse....” Richard Heinberg La festa è finita, la scomparsa del petrolio, le nuove guerre, il futuro dell' energia- 2...

Proposta:inviare email a Gentiloni su bombe saudite in Yemen

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Una proposta di Marinella Correggia: inviare email al ministero degli esteri agli indirizzi segrmin.gentiloni@esteri.it gabinetto@esteri.it dgap9@esteri.it Oggetto: Ministro: a un anno dall'inizio dei bombardamenti sauditi sullo Yemen, perfino "Io Donna" parla della vostra complicità con i sauditi Ministro Gentiloni, ovviamente non immaginiamo che lei risponderà. Forse nessuno le passerà nemmeno un cenno verbale su questo messaggio. Pazienza. Malgrado un anno di bombardamenti sui civili yemeniti da parte dei vostri alleati Saud e compagnia sunnita, malgrado le esecuzioni stile Daesh eseguite dal sistema giudiziario saudita, malgrado i Saud siano i padrini di gruppi estremisti che il giorno dopo sfociano in Daesh, le vendite di armi italiane ai Saud continuano, violando anche la legge 185/90.  Turpis pecunia non olet ? Lei ministro ai deputati che le chiedevano spiegazioni in Parlamento ha saputo solo rispondere che altri paesi esportano di...

Campagna NoTriv-Marco Villa di Terracina propone di.........

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Vi scrivo per fornire qualche spunto utile per la campagna referendaria. Il tempo disponibile per le attività di sensibilizzazione purtroppo è poco ed i mezzi d’informazione mainstream daranno scarsa visibilità alla campagna. Bisogna quindi intercettare coloro che s’informano tramite la tv, in particolare anziani e casalinghe. Categorie che, in genere, non sono il nostro target abituale. Non ci dimentichiamo, tra l’altro, che le trasmissioni pomeridiane delle tv generaliste non parleranno mai del referendum. Le fotocopie affisse ai portoni dei palazzi sono l’ideale per raggiungere quelle tipologie di persone, esattamente come fa la Caritas quando coinvolge la cittadinanza nella raccolta porta a porta di abiti e scarpe usate. Inoltre, dobbiamo tenere ben presente che l’obiettivo è uno ed uno solo: il quorum. Non bisogna pertanto cadere nell’ errore di pensare a pubblicizzare il proprio logo, dando visibilità al proprio gruppo, comitato, associazione, ma si devono ...

Lettera al Manifesto sullo sciopero per la pace del 18 marzo

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Sciopero per la pace Venerdì 18 marzo diverse sigle del sindacalismo di base hanno indetto uno sciopero generale nazionale di 24 ore “contro le guerre e per i diritti vitali “. E' passato come uno sciopero dei trasporti mentre in realtà sono state molte e diversificate le realtà che hanno aderito e partecipato. Fa male vedere che sul Manifesto non sia apparso nemmeno un commento in proposito. E dire che non deve essere stata così piccola l' adesione se Renzi da Bruxelles si è sentito in dovere di commentarlo; e lo ha fatto con la sua solita arroganza. Nel suo discorso ha dichiarato che i partecipanti allo sciopero hanno preso in giro i cittadini perché in Libia non c'è nessuna guerra, tuonando che “i cittadini si meritano altro dal vedere delle piccole sigle sindacali che fanno uno sciopero contro la guerra che non c'è; e questo pone ancora una volta il grande tema della rappresentatività e rappresentanza sindacale che io auspico che i sindacati e Confindus...

Proposta per il 17 aprile.Comitati e una giornata"Votiamo Si contro la guerra"

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I legami tra guerre e questione energetica sono strettissimi, se vediamo quali sono state le ultime guerre (Libia,Iraq,Siria,Afghanistan, Yemen), se vediamo quali sono i paesi maggiori produttori e con maggiori risorse (Arabia s: Venezuela Russia, USA, Qatar, Iran, Iraq, Nigeria), capiamo al volo il nesso tra energia e guerre. Nei primi anni 2000 su questo sono stati fatti in Italia anche alcuni convegni. Allora, in occasione del referendum del 17 aprile, sarebbe utile partecipare alla campagna come gruppi impegnati contro le guerre, approfondire il tema, magari dedicare ad esso una giornata con iniziative diffuse in tutta Italia. Ognuno potrebbe affrontare il nesso alla maniera che preferisce, es. No guerra No Nato No Trivv----o dal punto di vista della nonviolenza. Io cercherò di fare tutto questo, ma voglio mandare subito questa idea in giro anche senza aver formulato ancora proposte e aver individuato temi specifici, perché il tempo a disposizione non è molt...

Il 17 aprile voto SI perchè il mare sono io

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