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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

L'embargo dell'U.E. alla Siria viola la Convenzione di Ginevra ?

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Il popolo siriano è indiscutibilmente in un territorio dove si svolge da anni una sanguinosa guerra. In Siria quindi vale il diritto internazionale per le situazioni di conflitto armato. Oltre che immorale dovrebbe essere quindi anche illegale, secondo questo articolo della Convenzione di Ginevra riportato di seguito, l'azione dell' Unione europea che impedisce (e probabilmente punisce) l' invio di medicine, viveri, macchinari utili alla sopravvivenza per ospedali o strutture civili, Il tema è da approfondire, io lo posso fare fino ad un certo punto, per limiti di competenze e di mezzi. Ricordo che le sanzioni dell' Unione europea scadono a fine mese e probabilmente saranno rinnovate in questi giorni, un lunedì, giorno dedicato agli incontri dell' Unione sui temi internazionali. Marco Dal I°protoccollo aggiuntivo del 1977 alla Convenzione di Ginevra del 1949 Art. 54 Protezione dei beni indispensabili alla sopravvivenza della pop...

Quanto manca al picco della domanda di petrolio ?

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Domanda debole, quotazioni del greggio basse e prezzi di estrazione alti rappresentano uno scenario da incubo per l'industria del petrolio, con colossali investimenti inutilizzabili. Non è un caso che gli analisti consiglino di disinvestire e puntare su altri comparti, come le rinnovabili. Un articolo dalla nuova edizione del libro di Gianni Silvestrini, “2 °C". Gianni Silvestrini 06 aprile 2016 Quando si parla di prezzi del petrolio ci si concentra spesso sul lato produzione, ma ad influenzare in modo decisivo le quotazioni future del greggio sarà l’andamento della domanda . I consumi attuali sono inferiori di 5 milioni di barili/giorno (mbg) rispetto alle previsioni della IEA del 2007. La BP prevede un rallentamento della crescita del consumo di combustibili liquidi al 2035, con un incremento del 20% rispetto al 2013. Cina, India e Medio Oriente sarebbero responsabili di quasi tutto l’incremento della domanda. Nei paesi industrializzati,...

Petrolio: cala la produzione non opec, cresceranno le guerre in M.O.

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Secondo Fatih Bhiro, capo economista dell’ Iea, agenzia per l’Energia dell’Ocse, nel 2016 i paesi non Opec produrranno 700.000 b/g (barili al giorno) in meno rispetto al 2015. La produzione di questi paesi è circa il 60% della produzione mondiale, mentre le loro riserve accertate sono attorno al 40% del totale. Alcuni osservatori attribuiscono il calo in corso alla congiuntura dei prezzi, ora non più di 45-50 $/b, meno della metà del giugno 2014, che non permettono di finanziare in modo adeguato la ricerca e l'avvio all' attività di nuovi giacimenti. I paesi non Opec hanno però sfruttato le loro riserve più di quanto abbiano fatto i paesi Opec, sempre attenti questi ultimi a limitare la produzione delle loro risorse per tenere i prezzi alti e costanti. Allora il calo del greggio estratto dai paesi non Opec potrebbe essere un segnale più grave, la conseguenza del raggiungimento del loro picco massimo della produzione, che da ora in poi calerebbe progressivamente e co...