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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

Chi ha sostenuto (sostiene ancora ?)la guerra in Siria puo' ' chiedere pace senza ammettere l'errore?

In Siria c'e' una guerra perche' si e' cercato, e si cerca, di sconfiggere il governo attuale del paese. 11 paesi Italia USA Arabia Saudita, Turchia, Egitto, Qatar,  Emirati Arabi Uniti, Francia, Gran Bretagnan hanno sostenuto con la loro alleanza chiamata Amici della Siria l' opposizione armata al governo siriano. l' Unione europea e gli USA stanno facendo da 5 anni un embargo economico alla Siria contestato dalle Chiese cristiane siriane. Si puo' essere per la pace in Siria se non ci si schiera contro l' attivita' bellica degli Amici della Siria ? Si puo' essere per l' assistenza umanitaaria ai siriani senza essere anche contro l' embargo economico ? Mi piacerebbe chiedere questo agli esponenti religiosi cristiani siriani. IO CONOSCO LA RISPOSTA DI M

Novembre 2015-Carceri siriane, 65 mila scomparsi. Il primo, goffo, tentativo di Amnesty International

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Siria, Amnesty: «Sequestrate e torturate 65mila persone» di Federica Macagnone http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/siria_amnesty_denuncia_tortura-1339182.html Scomparsi nel nulla. Sottratti alle loro famiglie senza un apparente motivo e detenuti in condizioni disumane nelle carceri siriane: è quanto denuncia Amnesty International nel suo ultimo rapporto sui rapimenti messi in atto dal regime di Assad che, dall'inizio della guerra civile nel 2011, ha fatto scomparire oltre 65mila persone «in un'attacco mirato contro la popolazione civile, una campagna che costituisce un crimine contro l’umanità». Un buco nero dove si finisce senza avere la certezza di uscirne vivi, un calvario per i parenti che non hanno più informazioni dei loro cari se non dietro pagamento di “tangenti”: secondo Amnesty, infatti, il governo siriano sarebbe il regista di un “mercato nero” dove operano diversi intermediari che si farebbero pagare, sfruttando il dolore delle famiglie dei “de...

No alla Guerra in Libia -Lista NoNato e Rete NoWar

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Gli aderenti alla lista   ComitatoNoNato@googlegroups.com  e la Rete No War Roma  condannano nel modo più deciso la nuova avventura militare scatenata dagli USA in Libia con l'appoggio diretto o indiretto del governo italiano e di altri governi occidentali aderenti alla NATO. La ministra della Difesa italiana Pinotti ha assicurato che “l’ITALIA FARA’ LA SUA PARTE” e ha preannunciato la probabile concessione delle basi italiane per le operazioni militari. Questa operazione guerresca viola quindi nuovamente l'articolo 11 della costituzione italiana, già violato pesantemente con la precedente aggressione alla Libia del 2011 che ha distrutto il paese più ricco e sviluppato dell'Africa. La nuova avventura bellica, scatenata con la motivazione ufficiale della lotta all'ISIS, è in realtà una nuova operazione neocoloniale che si propone tre obiettivi concreti: 1)Una nuova spartizione delle ingenti risorse libiche: gas, petrolio, acqua sotterranea, e la definiti...