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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

In M.O. oltre il 50% delle riserve petrolifere, gli USA di Trump non lo lasceranno.

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In M.O.oltre il 50% delle riserve petrolifere, gli USA di Trump non lo lasceranno. Questo scritto contiene pochi sintetici accenni a temi da sviluppare nelle prossime settimane. Ma la cantonata presa da molti, che considerano Trump un antisistema che interromperà la politica imperialista USA, rende necessario segnalare subito alcuni dati e connessioni. Gli undici paesi che hanno maggiori riserve petrolifere accertate, le cifre che riporto sono relative al 2013 ma la graduatoria nel 2016 è la stessa, sono: Medio Oriente e Nord Africa ( Arabia saudita-268miliardi di barili; Iran,157; Iraq,144; Kuwait,104; Libia,48; Emirati Arabi Uniti,97) Russia,103; Venezuela, 298; Nigeria, 37; Canada,171; USA, 36. Complessivamente le riserve accertate del Medio oriente e del Nord Africa sono più del 50% del totale, inoltre sono costituite da giacimenti molto più accessibili rispetto agli altri. I paesi non Opec nel 2015 hanno diminuito la loro produzione di petrolio e il 201...

Morte Castro, il presidente boliviano Morales critica le parole di Trump

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Il presidente Usa ha definito il lìder maximo un dittatore brutale. Cuba ha ricevuto messaggi di cordoglio da parte dei leader di tutto il mondo, anche dal presidente russo Vladimir Putin e dal presidente uscente degli Stati Uniti, Barack Obama di  Velino International   09. 56   5 ore fa   fonte  il Velino/AGV NEWS/Sputnik    Mosca Mosca, 09:56 - 5 ore fa  Il presidente boliviano Evo Morales ha criticato il presidente americano eletto Donald Trump, che ha definito il leader cubano Fidel Castro un dittatore. Lo riportano i media locali. Sabato, Trump ha definito Castro un dittatore brutale e ha promesso di garantire la libertà e la prosperità dell'isola negli anni a venire. “Quasi l’intero mondo è in lutto e sta pagando un tributo di rispetto a Fidel, ma il presidente degli Stati Uniti e un gruppo di persone sta al contrario celebrando", ha detto Morales. Cuba ha ricevuto messaggi di cordoglio da parte dei leader di tutto il mondo...

Omettere le parole di Trump su Castro è giusto, casuale o strumentale ?

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In due liste di discussione, in modo confuso, ho criticato il silenzio di alcuni siti sul giudizio di Trump su Castro. "E' stato un brutale dittatore. Ha lasciato in eredità plotoni di esecuzione, ruberie, inimmaginabile sofferenze..". Ho ricevuto una risposta autorevole in dissenso di quanto ho scritto in modo confuso e impreciso. Allora spiego meglio il mio pensiero, per ricevere eventuali critiche su miei giudizi piu' precisi e espliciti. I siti Contropiano, Marx21 e Lantidiplomatico oggi hanno articoli che polemizzano giustamente con Saviano per il suo commento alla morte di Fidel Castro. Non e' scritto, almeno in modo a me evidente, il giudizio su Fidel Castro dato dal neo presidente USA Trump. Allora indico tre ipotesi. Non ne parlano perchè è giusto non parlarne. E mi interesserebbe conoscere la motivazione di questo giudizio. Non ne parlano per un caso, magari perché pubblicano più articoli di analisi che di notizie vere e ...

Per il Parlamento europeo Russia Today come la propaganda Isis. I giornalisti non dicono niente ?

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Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione, una mozione non vincolante che ha solo un valore politico, nella quale media russi come Russia Today che pubblicano in varie lingue sono messi sullo stesso piano della propaganda dell' Isis e di altri gruppi terroristi. Nell' intervista che segue, tratta dal sito dell' Unione europea, la relatrice della mozione cita esplicitamente Russia Today mentre nel documento i riferimenti sono più generici. I giornalisti dovrebbero dire qualcosa, a meno che la libertà di espressione interessi loro solo quando è filo occidentale. Marco La nuova propaganda, che si avvale principalmente del web, nasce da organizzazioni terroristiche e da paesi come la Russia con lo scopo di fomentare le paure e dividere l’Europa. I parlamentari discuteranno questo pomeriggio in merito a contromisure più stringenti e maggiore collaborazione tra gli stati. Abbiamo parlato con l’autrice del rapporto Anna Fotyga (ECR, PL) sull’impatto della disinform...

Mattis, candidato di Trump al Pentagono, prese Falluja usando bombe al fosforo bianco

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Il generale in pensione Mattis ha incontrato Trump ed è considerato, oggi, il favorito per la carica di segretario alla Difesa. Ha un curriculum abbastanza inquietante nel quale spicca la presa di Falluja nel 2004 quando l' esercito USA utilizzò bombe al fosforo bianco. Di seguito un articolo del blog Sollevazione del 2010, in occasione della nomina effettuata dal Presidente USA Obama di Mattis a capo del Comando Centrale delle Forze Armate americane. Marco «L'uomo che il presidente americano ha scelto al posto di Petraeus per guidare il  CentCom , il Comando Centrale delle Forze armate americane a Tampa, in Florida piace a tutti, a sinistra e a destra, ai politici e ai militari, ad analisti e commentatori. Si chiama James Mattis.» [Il Sole24Ore, 10 luglio] Nell'aprile del 2004, ad un anno dall'invasione, in Iraq la Resistenza infliggeva colpi pesanti agli eserciti occupanti. Interi quartieri di Baghdad, come molte zone della provincia di al-Anb...

La fuga della ministra Pinotti a domande su Libia, Siria e bombe italiane che uccidono in Yemen

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La ministra della Difesa Pinotti fugge davanti a domande della giornalista Marinella Correggia sulla Libia, la Siria e le bombe italiane vendute all' Arabia s. che in Yemen fanno stragi di civili Un video ha ripreso la scena https://www.youtube.com/watch?v=zykCuXDD2fU

Clinton-Obama guerrafondai, Trump razzista. Ripartire da qui.

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Un’ ampia fascia di opinione pubblica italiana contro la guerra durante la campagna elettorale USA ha fatto il tifo per Trump ed ha salutato in modo euforico l’ elezione a presidente del miliardario. Questo atteggiamento è stato motivato con il fatto che il candidato repubblicano avrebbe corretto la politica estera USA instaurando un rapporto migliore con la Russia e cambiando l’ atteggiamento interventista in Siria. Al contrario la Clinton, se eletta presidente, avrebbe  incrementato l’ aggressività della politica estera USA. Condivido il giudizio sulla Clinton e Obama, e indubbiamente Trump ha espresso su Russia e Siria opinioni che comunque già da sole cambiano l’ approccio ai rapporti con la Russia e alla guerra in Siria. Ma la differenza di impostazione su Russia e Siria dei due candidati alla presidenza USA ha fatto chiudere gli occhi su tutti gli aspetti negativi delle idee di Trump che finora hanno prodotto solo dichiarazioni di propaganda a idee reazionarie e r...

Trump presidente.Chi vuol essere lieto sia...ma non smettete di pensare, vedere, avere dei valori.

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L' entusiasmo che vedo per Trump in alcuni siti non mi convince assolutamente, Festeggiate pure, ma state svegli, anch' io spero che l' imperialismo USA si sia convertito ad altro, ma non ne sono sicuro, l' uomo poi non mi sembra avere grossi principi solidali, un mitra per tutti, muri per migranti, meno tasse ai ricchi, le nostre strade si dividono per un po',  spero definitivamente, se accade che Trump conferma i vostri sogni ed io rifiuto ugualmente questa persona che vuole neoliberismo, muri e un mitra per tutti. Ci ritroveremo solo se cambierete idea, forzati dall' evidenza,  ma spero che non accada, che viviate felici e trumpisti. Marco Palombo   Marc

La Siria e i cristiani - La presenza francescana in Siria

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La presenza francescana in Siria Siria,  il paese dove infuria la guerra ormai da oltre cinque anni: i conventi francescani in questo paese, in situazione di guerra, che funzione hanno oggi?   Pare che tanta gente in Occidente non abbia idea che ci siano dei cristiani in Siria e nemmeno dell'esistenza dei Frati Minori in quel paese islamico. Durante il tempo dei crociati tra 1099 -1291 D.C. , religiosi combattenti arrivarono in Siria per proteggere i castelli sorti in quel tempo, gli “Ospedalieri” a differenza di quelli Templari che assunsero il tempio di Salomone in Gerusalemme come base della loro sede, un altro ordine di religiosi - i frati minori fondati da Francesco di Assisi (1182 – 1226 D.c) - arrivò a Dumiat in Egitto a incontrare il governatore il Re el-Kamel figlio del Re el.Adel ayubida fratello di Saladino. Gli storici arabi proclamarono questi religiosi 'frati della corda', in considerazione della corda che si mettono intorno al bacino che contiene i ...

Presidenziali USA, la cesura. 8 novembre 2016 come l' 11 settembre 2001?

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Le elezioni presidenziali USA dell' 8 novembre 2016 potrebbero rappresentare una cesura storica nella storia degli USA e di conseguenza del mondo intero.   Qualsiasi sara' il risultato, la fine del mandato di Obama produrrà effetti che cambieranno il rapporto degli Stati Uniti con il resto del mondo ed anche i rapporti interni tra le diverse aree sociali del paese. Faro' un elementare e sintetico schema  delle conseguenze che mi aspetto da questo passaggio elettorale. Un quadro che mi propongo di verificare periodicamente nelle settimane, mesi ed anni futuri, anche se quanto scritto da me dovesse essere completamente smentito dai fatti. Il giorno prima delle elezioni la Clinton viene data in leggero vantaggio su Trump. Inizierò quindi prendendo in considerazione una presidenza Hillary Clinton. Rapporti internazionali La Clinton viene considerata molto piu' interventista di Obama in politica estera. Durante la presidenza Obama le sono state sempre  ...

Armi italiane all' Arabia s., indaga anche procura di Cagliari

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La Procura di Cagliari indaga sugli armamenti della Rwm Italia  che da Domusnovas partono alla volta dell’Arabia Saudita. La notizia riservata è stata appresa da  Sardinia Post  da fonti attendibili. Il fascicolo aperto in Piazza Repubblica si aggiunge all’ inchiesta  del pm bresciano  Fabio Salomone  – al momento contro ignoti – sulla presunta violazione della  legge italiana sull’export di armamenti , che  vieta la vendita di armi ai paesi in stato di conflitto  qual è oggi l’Arabia Saudita. Dall’aprile 2015, infatti, i sauditi guidano una coalizione di stati arabi nella feroce guerra dello Yemen. A pagare le conseguenze dei bombardamenti è soprattutto la popolazione civile: secondo le ultime stime, sarebbero oltre 4000 i civili morti in un anno e mezzo di combattimenti. Eppure, nonostante la denuncia da parte dell’Onu di  numerose violazioni del diritto internazionale  commesse dalla coalizione a guida saudita, che no...

20 milioni di euro,il 50% del totale,le armi dalla Sardegna all'Arabia s.

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Ammonta ad oltre  40 milioni di euro il giro d’affari dell’export di armi e munizioni , bombe comprese,  dalla Sardegna verso il resto del mondo. A rivelarlo è l’Istat, che ha divulgato i dati relativi al commercio di armi dell’ultimo trimestre del 2015, rendendo così possibile ricostruire con precisione il valore dei movimenti di materiale bellico in uscita dall’Isola,  cresciuti di 1o milioni di euro rispetto al 2014,  quando – sempre secondo l’Istat-  le esportazioni si erano attestate sui 30 milioni di euro. Circa il 50%  (19,5 milioni di euro)  delle armi prodotte in Sardegna raggiunge l’Arabia Saudita , paese alla guida della coalizione che dalla scorsa primavera bombarda lo Yemen. A distanza di poco meno di un anno dall’inizio della guerra, i civili uccisi dalle bombe della coalizione a guida saudita sono oltre tremila, i feriti oltre 21.000. Ecco perché i dati dell’Istat non hanno un semplice valore statistico. Nel 2014, invece, la Sarde...

Dalla Siria ai canadesi - Padre Jacques Mourad: Fermare la vendita di armi!

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Durante il recente viaggio attraverso il Canada, padre Jacques Mourad,  monaco della comunità di Mar Mousa in Siria, ha parlato con Aiuto alla Chiesa che Soffre. Il sacerdote - già rapito e detenuto da Daesh (ISIS) da maggio a ottobre 2015 - chiede ai canadesi di riflettere sull'impatto della vendita di armi, in particolare quelle agli stati della regione del Golfo , che a suo dire, finiscono poi nelle mani dei combattenti in Siria. 31 ottobre 2016,    Aiuto alla Chiesa che Soffre Canada. ACS: Cosa vorrebbe dire alla gente del Canada riguardo alla guerra in Siria? Padre Jacques Mourad: Come primo punto, desidero ringraziare e trasmettere i miei ringraziamenti da parte dei cittadini della Siria, in particolare dei cristiani in Siria, alle persone canadesi che hanno aperto i loro cuori e il loro paese. In secondo luogo, ciò che speriamo dai paesi democratici come il Canada, che pur non essendo in grado di fermare...