Bruno Segre: la resistenza della nonviolenza. Da Il manifesto
Foto di Pietro Pinna, primo obiettore di coscienza italiano non per motivi religiosi. Fu difeso al processo da Bruno Segre Da Il manifesto del 26 aprile 2017 di Maurizio Pagliassotti, Marco Vittone Nel suo studio settecentesco è stratificato il secolo breve. Qui lavora Bruno Segre, partigiano e avvocato. Novantotto anni di vita spesi come in un romanzo, tra pallottole bloccate da un portasigarette in metallo, alla Torino di Natalia Ginzburg e di Cesare Pavese, alle primissime cause in difesa degli obiettori di coscienza fino alla battaglia civile per il divorzio. Bruno Segre nella sua lunga vita ha vissuto tutto. Partiamo da Torino, e dal suo cambiamento nel corso dei decenni. Un immenso cambiamento. Ricordo una città piccola e gentile, con le lampade a gas nelle vie del centro, poi diventata grande e caotica, che ora torna ad essere più attraente, simile a quella che ho vissuto da ragazzo. Cambiano la cultura, nelle città come nella morale: per baciare una ragazza qui a T...