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Visualizzazione dei post da 2018

Conte sulle armi ai sauditi. Un lapsus ma anche un po' cazzaro, nell' indifferenza di tutti

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Conte risponde sulle armi vendute ai sauditi: "Poichè si parla di Emirati Arabi, ho incontrato al G-20 lo sceicco..." In occasione della conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio, Reuters e l' Ansa hanno dedicato due brevi news alla risposta di Conte sulle armi vendute ai sauditi. Incuriosito sono andato allora sul sito di Radio Radicale per vedere e ascoltare la risposta integrale del premier alla domanda sulla vendita di armi al Regno della dinastia Saud. La domanda sullo Yemen è stata posta dopo 1 h e 38 ' dall' inizio della conferenza stampa e insieme alla risposta ha occupato quattro minuti delle 2 h  e 54' del video pubblicato da Radio Radicale. Il tema delle armi all' Arabia è stato sollevato da Paolo Santalucia dell’ Associated Press, APTN, curiosamente in maglione e non in giacca e cravatta come tutti gli altri giornalisti. Metto tra virgolette la sua domanda e la risposta di Conte per facilitare la lettura, ma l...

M5S: a Natale gli F-35 sono diventati buoni. Vignetta di Mauro Biani

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Documento dell' assemblea nazionale antirazzista "Indivisibili"

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Il 16 dicembre si sono riviste a Roma le realtà che hanno promosso la manifestazione nazionale del 10 novembre contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini.   Di seguito il testo approvato che si rivolge sia a tutte le realtà che hanno deciso di partecipare alla manifestazione e sia a quelle che non c'erano, ma sono interessate a costruire un percorso di impegno solidale e antirazzista unitario, ampio e plurale. Sintesi approvata nell’assemblea nazionale del 16 dicembre L'assemblea del 16 dicembre considera la manifestazione del 10 novembre una prima significativa mobilitazione nazionale contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini. Il corteo ha dimostrato che si può reagire e lottare unitariamente per fronteggiare le misure antipopolari, razziste e repressive del governo. Vogliamo avvalorare la novità del metodo inclusivo, aperto, rispettoso con cui è stato preparato e realizzato il 10 novembre che ha permesso l'adesione di oltre 450 realtà e di...

La Lega voterà No a una mozione M5S per blocco vendita armi all'Arabia saudita ?

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In questo documento di Amnesty,ReteDisarmo ed altri viene dato per sicuro in commissione esteri della camera il voto "nei prossimi giorni" di una mozione sullo Yemen. Il M5S dovrebbe essere a favore di un blocco immediato alla vendita di armi ai sauditi, vedi  https://www.pressenza.com/it/ 2018/12/commissioni-esteri- camera-e-senato-il-m5s- sospendere-subito-la-vendita- di-armi-a-ryad/ Io ho messo il punto interrogativo al voto ravvicinato sulla mozione anche perché le stesse associazioni non portano mai avanti con convinzione le loro rivendicazioni. vedi anche F-35,  e una mozione presentata alla stampa a fine giugno 2017 e con inizio di discussione in assemblea di Montecitorio a metà luglio, venne poi votata a metà settembre senza una nota stampa di sollecito e protesta delle associazioni che tra l' altro lavorano spesso con Art.21 e il sindacato giornalisti Rai Resto dell' idea che pure i pacifisti non di professione e più coerenti, anch...

Oggi a Roma la prima manifestazione visibile dei Gilet gialli in Italia ? Tra poco sapremo

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  Sabato 15 dicembre ore 13.20 Oggi a Roma la prima manifestazione visibile dei "Gilet gialli" in Italia ? Tra due o tre ore sapremo. Marco Palombo 15 Dicembre. “Get up Stand Up, in piazza per i diritti di tutti di Redazione Contropiano E’ urgente una risposta di massa unitaria, di lavoratori italiani e migranti, bianchi neri e di qualsiasi altro colore di pelle. Non solo perché il “decreto sicurezza” è un’infamia che grida vendetta, moltiplicherà i migranti senza fissa dimora e dunque “l’insicurezza percepita”, che si trascina dietro risposte ancora più autoritarie e idiote. Non solo perché quel decreto mira a rendere impossibile qualsiasi mobilitazione – con quelle regole i Gilets Jaune francesi sarebbe stati affrontati a colpi di cannone, come ai tempi del generale criminale Bava Beccaris – e a criminalizzare la resistenza sociale. Urge una risposta in quanto lavoratori, di ogni settore e mansione. Perché se in un paese è ...

Commissioni esteri M5S:"Ministero esteri sospenda subito invio di bombe italiane all' Arabia saudita"

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Da Il Velino 10 dicembre 2018 "Basta parole e annunci, è ora di agire concretamente per interrompere la vendita di armi italiani a Paesi in guerra che macchia la reputazione internazionale del nostro Paese. Il Ministero degli Esteri deve intervenire subito per sospendere il trasferimento di bombe italiane all’Arabia Saudita impiegate nel conflitto in Yemen”. Così in nota congiunta senatori e deputati M5S delle Commissioni Affari Esteri di Palazzo Madama e Montecitorio commentano la denuncia di Amnesty International nei confronti dell’Italia nel suo rapporto annuale sullo stato dei diritti umani nel mondo.  “E’ intollerabile che la Germania abbia deciso di interrompere le sue forniture militari dirette a Riad, ma continui a venderle bombe attraverso la succursale italiana di una fabbrica tedesca, la RWM Italia di Domusnovas, con una plateale triangolazione. E’ evidente che la legge italiana che vieta queste vendite, la 185/90, abbia dei ‘buchi’ che consentono di aggirarne l’...

Roma,Parco Archeologico Centocelle: persi 5 milioni di euro senza novità entro fine anno.

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Mobilitazione per il Parco Archeologico di Centocelle Pinuccia basta falsità, la bonifica dove sta? Mercoledì 12 dicembre ore 16,00- Piazzale Porta Metronia Assessorato Sostenibilità Ambientale A quasi due anni dall'Ordinanza della Sindaca la promessa bonifica del Parco non ha fatto passi avanti. Anzi il Parco è a rischio chiusura e questa prolungata inerzia lo sta trasformando in una potenziale minaccia per la salute dei cittadini. Questa amministrazione nonostante le tante promesse lascia 125 ettari destinata a verde pubblico in balia di roghi tossici, autodemolitori, falde inquinate, rifiuti interrati e suoli contaminati. Allo stato attuale è emerso che non è neanche stato regolarizzato il passaggio di proprietà dal Demanio militare, nonostante le sollecitazioni. E quasi 5.000.000 (5 milioni!) di € stanziati dalle precedenti amministrazioni per la realizzazione del Parco e la musealizzazione delle ville romane stanno per andare persi con l'approva...

MBS, Cop24, sanzioni all' Iran: verso la fine dell' era del petrolio

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Il cordiale saluto al G 20 tra Putin e il principe saudita Bin Salman Arabia saudita, Cop24, sanzioni all' Iran Tre grandi temi, che in queste settimane occupano molto spazio sui media, hanno in comune tra loro un elemento: la presenza centrale dei combustibili fossili, soprattutto del petrolio. Non è una scoperta di oggi l' importanza del petrolio nelle relazioni internazionali, ma la novità cruciale è che i prossimi due o tre decenni vedranno molto probabilmente l' inizio del calo del suo utilizzo. La previsione più attendibile viene dall' Iea, l' agenzia energetica dei paesi OCSE, che nell' ultimo rapporto 2018 ipotizza il 2040 come anno in cui il nostro pianeta toccherà il massimo della domanda petrolifera. I paesi OCSE sono già vicinissimi al loro picco di domanda e gli USA, primi consumatori mondiali, e la nostra Italia, hanno già iniziato a diminuire sensibilmente la quantità di petrolio utilizzata. Attorno al 2025 dovrebbe arrivare il picco ...

Bombe Yemen, Rete Disarmo incontra la ministra della Difesa Trenta e salta un' iniziativa con altre associazioni ?

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Un appello per la cessazione delle vendita di armi italiane all’ Arabia Saudita, pubblicato dal sito di Amnesty International il 12 novembre, annuncia una iniziativa comune per il 22 novembre di varie associazioni: Amnesty International Italia, Fondazione Finanza Etica, Movimento dei Focolari, Rete della Pace, Rete Italiana Disarmo, Oxfam Italia, Save the Cildren Italia, https://www.amnesty.it/rete-disarmo-basta-guerra-distruzione-yemen/ Nel pomeriggio del 12 novembre si è poi svolto un incontro con la ministra Trenta di quattro esponenti della Rete Disarmo dove sono stati toccati anche altri temi che stanno a cuore alla Rete, per il coordinamento erano presenti: Lisa Clark (Beati costruttori di Pace), Martina Pignatti Morano (UN Ponte per), Francesco Vignarca (coordinatore della Rete Disarmo), Mauro Simoncelli    (Archivio Disarmo) Questo l’inizio dell’ articolo che si può leggere integralmente al link https://www.disarmo.org/rete/a/45874.html ...

Il prezzo del greggio perde il 9% in 5 giorni solo per una mossa dell' amministrazione Trump

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La scelta dell' amministrazione Trump di tornare alle sanzioni all' Iran e di esentare da queste 8 paesi, comunicando questa seconda mossa in modo quasi improvviso dopo che erano molto salite le quotazioni del greggio, ha provocato una rapida discesa del prezzo del petrolio, e questa settimana il calo è stato del 9%, sostanzialmente identico per il Brent del Mare del Nord e per il WTI statunitense. L' oscillazione di prezzo ha portato lo spostamento di enormi risorse finanziarie in tutto il mondo. Qualcuno avrà guadagnato molto, altri avranno perso, a seconda dei tempi erano stati effettuati i loro investimenti sul petrolio o le loro dismissioni. Tutto questo sta succedendo solo per la mossa del governo di un paese che rappresenta circa il 5% della popolazione mondiale. Non azzardo davvero ipotesi di nessun tipo, segnalo però la vicenda, che comunque dimostra che negli ultimi anni si è rotto l' equilibrio nel mercato del greggio che sta oscillando moltissimo....

Nella Ginatempo: Disarmo e smilitarizzazione. Che fare ?

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http://contropiano.org/interventi/2018/11/22/disarmo-e-smilitarizzazione-che-fare-0109754 Ciò che non si vede più nelle piazze e sulla scena della politica è un movimento nazionale di massa contro la guerra. Ma in modo puntiforme, a volte sommerso, a volte visibile, nei punti caldi della militarizzazione, resistono gruppi di lotta, di mobilitazione, di controinformazione. Penso alle aree invase e devastate dalla militarizzazione, ai poligoni di tiro in Sardegna, alle basi militari come Sigonella e il Muos, come Camp Darby in Toscana, le basi atomiche di Aviano e Ghedi, le fabbriche di esplosivi, i gruppi di testimonianza come le DonneinNero, i compagni di Genova con l’ora in sienzio per la pace, e tanti piccoli gruppi sparsi che resistono nell’indifferenza generale o quasi. La maggior parte di questi comitati di lotta sul territorio si sviluppano e durano nel tempo perché sentono la guerra vicina in quanto i processi di militarizzazione sono per loro concreti, visibili, pericolosi...

Nella Ginatempo: una riflessione sul perchè il movimento contro le guerre è sparito

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di Nella Ginatempo , articolo uscito su Contropiano il 17/11/2018 Ero tra le persone maggiormente impegnate a organizzare un grande movimento nazionale contro la guerra. Era l’inizio di questo secolo, subito dopo il crollo delle Torri gemelle (11 settembre 2001), i social forum si costituivano in tutte le città d’Italia, dentro la generale tematica “No alla globalizzazione, un altro mondo è possibile”. Dopo i fatti di Genova e l’uccisione di Carlo Giuliani, un grande movimento di massa era nato in tutta Italia. Le piazze erano piene di lotte per tutte le tematiche economiche sociali e ambientali. In questo clima organizzavo insieme ad un gruppo di compagni in varie città d’ Italia il social forum Bastaguerra che affrontava la tematica generale del sistema di guerra e contribuì a numerose mobilitazioni locali e nazionali tra cui soprattutto la gigantesca manifestazione contro la guerra in Iraq che ebbe luogo a Roma e in tutte le capitali del mondo il 15 febbraio 2003 con milioni ...

Eni e Russia: cosa manca nei commenti sulla Libia e piano di pace ONU

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La Conferenza di pace sulla Libia, che si è svolta a Palermo il 12 e 13 novembre, è stata ormai commentata da tutti i pochi osservatori interessati. Mancano però dalle analisi due elementi fondamentali sul ruolo russo e dell' Eni nella complessa vicenda libica. Il summit palermitano voluto dal governo italiano ha avuto come filo conduttore il piano di pace che l' incaricato delle Nazioni Unite Ghassan Salamè ha presentato al Consiglio di Sicurezza ONU qualche giorno prima della Conferenza di Palermo Il piano prevede un percorso politico istituzionale in tempi molto stretti, non più di 12 mesi, e mette a fuoco i due principali ostacoli che questo percorso dovrà superare. Il ruolo delle milizie armate, soprattutto a Tripoli e nella sua regione, e la divisione e l' utilizzo dei proventi petroliferi che sono tornati enormi. Il piano stima 13 miliardi di dollari di entrate nei primi sei mesi del 2018, in un paese di sei milioni di abitanti. A Palermo lunedì 12 si...