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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

2/2 - A Roma i protagonisti della III guerra mondiale a pezzetti

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Le agenzie di stampa cominciano a diffondere la notizia, ufficiale ormai da martedì 26 gennaio, del vertice anti Daesh che si terrà il 2 Febbraio alla Farnesina. Sono assenti Russia e Iran, saranno presenti solamente gli " antiDaesh " filooccidentali. E' un evento dalla enorme portata simbolica, ed è stato finora ignorato da tutti, citato solo da un articolo di Marinella Correggia su Lantidiplomatico.it e Sibialiria.org . I motivi per contestare questo summit sono numerosi, e nei prossimi giorni proverò a spiegarne qualcuno. Rimane il fatto che gli attivisti contro la guerra non devono aspettare che arrivi il grande eco mediatico per capire l' importanza, a volte forse solo simbolica, di alcuni appuntamenti. Il silenzio che fino ad oggi, venerdì 29, è stato osservato dai media sull' appuntamento alla Farnesina, la stessa AdnKronos aveva già dato martedì la notizia in lingua inglese, è stato in modo evidente strumentale a non pubblicizzare ...

L'Emiro del Qatar in Italia, in giacca e cravatta

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              Oggi, 28 gennaio 2016, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato al Quirinale l'Emiro del Qatar,  Scheick Tamin Bin Hamad Al Thani, in Italia in visita ufficiale. Alle 19.00 l'Emiro incontrerà Matteo Renzi a Villa Madama. Il sovrano di Doha è in Italia soprattutto per affari,  il Fondo Sovrano del suo paese ha investimenti in Italia per 150 miliardi di euro, una cifra ascoltata a Rai news24 che mi sembra assai inverosimile.   Particolare curioso, l' Emiro del Qatar era in giacca e cravatta, nella precedente visita ufficiale in Italia nel 2012 suo padre era invece nella veste tradizionale del suo paese.

Kerry a Roma il 2 febbraio, summit coalizione anti Daesh

LOTTA AL TERRORISMO Alla Farnesina il 2 febbraio , presieduta dal ministro degli Esteri Gentiloni e dal segretario di Stato Usa Kerry ROMA – Martedì 2 febbraio alle ore 9 avrà luogo alla Farnesina la Riunione ministeriale della Coalizione Globale anti-Daesh/Isil in formato “Small Group” composto da 23 Paesi + Unione Europea (Arabia Saudita, Australia, Bahrain, Belgio, Canada, Danimarca, Egitto, Emirati Arabi Uniti , Francia, Germania, Giordania, Iraq, Italia, Kuwait, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Qatar, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Turchia). La riunione sarà co-presieduta dal ministro Paolo Gentiloni e dal segretario di Stato degli Stati Uniti John Kerry. Parteciperà inoltre l’inviato speciale del presidente Usa per la Coalizione, Brett Mc Gurk. Al termine della riunione è prevista  una conferenza stampa congiunta del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni e del segretario di Stato John Kerry. (Inform)

Roma 2 febbraio, coalizione anti Isis

Gentiloni, a Roma il 2 febbraio summit coalizione antiDaesh   Gentiloni il 18 gennaio 2016 ha annunciato, durante una conferenza stampa a Bruxelles, che il 2 febbraio a Roma si terrà una riunione dei paesi che aderiscono alla Coalizione anti Daesh, la quarta ha detto, dopo Bruxelles, fine 2014, Londra, gennaio 2015 e Parigi, 2 giugno 2015.   La dichiarazione di Gentiloni è stata poco diffusa dai media anche perché pronunciata lo stesso giorno della polemica Junker-Renzi che ha occupato i titoli di apertura di tutti gli organi di informazione. Nelle precedenti riuniioni ministeriali della Coalizione sono sempre stati presenti Kerry o il suo vice, il ministro degli esteri del paese ospitante e gli esponenti degli altri paesi in una formazione e rappresentanza di volta in volta diversa. Per il 2 febbraio sono stati annunciati più di venti paesi, saranno quindi sicuramente presenti alcuni paesi europei, gli USA, i paesi del Golfo e la Turchia. A meno di novità cla...

2 febbraio, Roma, riunione ministeriale della Coalizione anti Daesh

(ANSAmed) - BRUXELLES, 18 GEN - La situazione in Libia, Siria e Iraq sarà al centro, il 2 febbraio, della riunione ministeriale "della coalizione anti-Daesh", cioè anti-Isis, a Roma: lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Il ministro ha spiegato che "sarà l'occasione per fare il punto non solo sull'aspetto militare ma sull'andamento dei diversi teatri, da Siria a Iraq in particolare, all'interno dello 'small group' dei 22 Paesi maggiormente impegnati". E' la quarta riunione dopo quella di Londra, Parigi e Bruxelles. La ministra tedesca della Difesa che oggi in un'intervista non ha escluso l'intervento militare in Libia ha usato "il linguaggio che usiamo da settimane tra Paesi alleati della Libia, cioè se ci sarà richiesto siamo pronti a dare un contributo", ma prima serve "un passo avanti ulteriore", cioè "un Governo che possa rivolgersi alla comunità internazionale avanzando delle richi...

Firenze e Bergamo, incontri sui cristiani perseguitati nella guerra siriana

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“La condizione dei cristiani perseguitati  all'interno del conflitto siriano” Convento della SS. Annunziata di Firenze,  Via Cesare Battisti, 6 giovedì 21 gennaio, alle ore 21 Testimonianza di Claude Zerez  ora rifugiato in Francia: dal dramma dell’uccisione della figlia Pascale ad Aleppo alla forza della fede. Casa del Giovane - Sala Nembrini Via Gavazzeni 13  BERGAMO venerdì 22  gennaio ore 21 ---------------

Sergio Romano: 'Putin ha ragione, la Nato non ha più senso

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L'ex ambasciatore, oggi editorialista: 'L'industria delle armi USA controlla la politica estera dell'Occidente. Schäuble dice bene, serve un esercito europeo, ma..." Redazione Megachip  domenica 10 gennaio 2016 00:04 linkiesta.it Commenta di Francesco Cancellato . Botti d'inizio anno. A dare fuoco alle polveri per primo è stato il presidente russo  Vladimir Putin , che poche ore dopo la mezzanotte del primo gennaio ha dichiarato, aggiornando la lista delle principali minacce alla Russia, che «la Nato è il nemico». Poche giorni prima era stato il turno del ministro delle finanze tedesco  Wolfgang Schäuble , che in un'intervista alla  Bild am Sontag  aveva detto che «Il nostro scopo finale dovrebbe essere un esercito dell'Unione Europea», poiché «le risorse che spendiamo per i nostri ventotto eserciti nazionali potrebbero essere usate molto meglio, se le spendessimo assieme». Così,  nel giro di meno di una set...

16 gennaio,se 25 anni di guerre vi sembrano pochi....

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Raccontiamo i nostri 25 anni di opposizione alle guerre

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Il 16 gennaio 2016 saranno 25  anni  dall' inizio della prima  guerra  contro l' Iraq, una data dal forte valore simbolico. Per quel giorno sono proposte e previste alcune mobilitazioni, però non è ancora iniziato un ricordo e un dibattito adeguato relativo a tutte le  guerre  che l' occidente ha condotto in questi  anni , sui loro tragici effetti e neanche sul fallimento evidente, e impossibile da smentire, degli obiettivi che questi conflitti armati avrebbero dovuto raggiungere. Sarebbe utilissima oltre che interessante una discussione che coinvolgesse tutti coloro che in questi 25  anni  hanno svolto attività in opposizione alle  guerre , dalla periferia alle iniziative internazionali.  Cercherò  di  proporla alle persone con le quali sono in contatto e sarebbe un ottimo modo  di  iniziare l'opera raccontare come ognuno  di  noi ha vissuto queste  guerre .  Probabilmente ...