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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Sabato 29 ottobre 2016,pacifisti davanti alla RWM Italia SpA:"Basta fabbricare bombe, riconvertiamo la fabbrica"

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La Nuova Sardegna Tamara Peddis DOMUSNOVAS. «Basta con la guerra che distrugge, con la fabbricazione di bombe anche se produce lavoro. Un lavoro di questo tipo non può essere utile a nessuno, chiediamo di riconvertire lo stabilimento per usi civili». Le associazioni della Tavola Sarda della Pace dicono no alla fabbrica tedesca di armamenti alla periferia di Domusnovas, la Rwm, specializzata nella produzione di bombe che sarebbero dirette nell'Arabia Saudita e poi utilizzate nello Yemen dove è in corso una terribile guerra. Le associazioni hanno organizzato la manifestazione davanti allo stabilimento chiuso, ma circondato da un rilevante spiegamento di forze dell'ordine schierate e pronte a intervenire per evitare disordini che fortunatamente non si sono verificati. Una manifestazione pacifica nel piazzale antistante la fabbrica circondata da decine di bandiere, manifesti e striscioni "no guerra, no basi", "liberi dalle armi", "blocchiamo la ...

Lettera ai giornali. Vendita armi, la legge 185/90 è un vincolo italiano.

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Il 26 ottobre il ministro degli Esteri Gentiloni ha risposto ad una interrogazione del M5S sulla vendita di armi all' Arabia saudita sostenendo che tale commercio è legale, in quanto "l' Arabia saudita non è oggetto di alcun embargo, sanzione o restrizione nel settore internazionale delle vendite di armamenti ". Ma in Italia il commercio di armi è regolato anche dalla legge 185/90 che pone ulteriori vincoli oltre alle eventuali restrizioni di ONU o UE. La Magistratura italiana sta valutando le forniture di armi all'Arabia s. degli ultimi mesi e giudicherà se sono compatibili con la legge 185/90. Questa infatti prevede il divieto di vendere armamenti a paesi in guerra, ma con alcune eccezioni. Il ministro non può però essere reticente sul fatto che la legge 185/90 è un vincolo al commercio di armi indipendente dalle istituzioni internazionali, ed eventualmente può vietare operazioni permesse in altri paesi. L'omissione del ministro merita di ess...

Yemen,14 agosto 2016,11 morti in un ospedale di Msf bombardato dai Saud. La legge n.185/1990 fu votata per evitare all'Italia di essere complice di stragi simili. O no ?

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Il 14 agosto 2016 in Yemen il bombardamento di questo ospedale di MSF costò la vita a 11 persone. Le bombe vendute dall' Italia all' Arabia saudita, autrice della strage nell' ospedale, servono a capolavori di questo genere. Gli articoli della legge n. 185 furono votati per evitare al nostro paese di essere complice di tali imprese. Spiegate al ministro degli Esteri Gentiloni che la legge n. 185/1990 della Repubblica italiana non ha bisogno del permesso dell' Unione Europea per essere attuata e la Magistratura italiana deve punire chi non la applica. Di seguito l' articolo 1 della legge n.185/1990 che regola il commercio di armi dall' Italia. Legge n. 185 del 9 luglio 1990 Art. 1 Controllo dello Stato Comma 5. L'esportazione ed il transito di materiali di armamento, nonché la cessione delle relative licenze di produzione, sono vietati quando siano in contrasto con la Costituzione, con gli impegni internazionali dell'Italia e con i fond...

Armi ad Arabia-L'interrogazione a Gentiloni e sua risposta.Ma l'Italia deve rispettare la 185 anche se ONU e UE non prendono alcun provvedimento.

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Camera, 26 ottobre - L' interrogazione a Gentiloni e risposta al link https://www.youtube.com/watch? v=tz3gfE3R9kY Al link che precede la risposta di Gentiloni all' interrogazione di Luca Frusone del M5S Gentiloni dice giustamente che l' esportazione di armi è regolata dalla legge (italiana) n. 185 ma non dice che vendere le armi all' Arabia saudita in guerra non viola la legge n. 185 dice invece che l' Italia si adeguerà a eventuali restrizioni di UE e ONU. Ma se UE e ONU non intervengono  e esportare all' Arabia s. fosse in contrasto con la legge 185,  l' Italia non potrebbe ugualmente esportare in Arabia s. Di seguito l'articolo della 185 che vieta la vendita a paesi in guerra 6. L'esportazione ((, il transito, il trasferimento intracomunitario e l'intermediazione)) di materiali di armamento sono altresi' vietati: a) verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i principi dell'articolo 5...

Pinotti e Gentiloni,terzi alle primarie di Genova e Roma,adatti a nascondere politiche di guerra?

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La ministra della Difesa Pinotti fu sconfitta nel 2012 a Genova alle primarie del centrosinistra arrivando terza, con il 23% dei voti, dopo l' attuale sindaco Doria di Sel e la sindaca uscente Vincenzi. Il ministro degli Esteri Gentiloni nel 2013 arrivò terzo nelle primarie di Roma del centrosinistra dopo Ignazio Marino e Sassoli, e prese attorno al 10% Perdere le primarie non è una colpa, ma se ricordiamo anche che la Pinotti nel 2015 ipotizzò l' invio 5.000 militari italiani in Libia, fu smentita da Renzi e il M5S chiese le dimissioni, che nel maggio 2016 fu accusata dal sito Dagospia, querelato, di aver ricevuto ricchi regali in Kuwait in occasione della firma di un accordo commerciale per vendita di cacciabombardieri, che in occasione della vicenda delle armi italiane vendute in Arabia saudita ha dichiarato a Repubblica tv tre cose false, - "armi non italiane" - "risoluzione ONU autorizza intervento militare dell' Arabia saudita" ...

"Non mi sento italiano"davanti al Vittoriano.

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Due belle foto che un fotografo di passaggio, che credevo presente per la manifestazione No Renzi Day, mi ha gentilmente fatto il 22 ottobre in piazza Venezia ed inviato poi per email. Ricordo che dal 21 ottobre a fine mese sono state lanciate, in Italia dalla Rete No War, le dieci Giornate di azione per lo Yemen. Lo Yemen è uno dei più poveri paesi del mondo dove l'Arabia saudita bombarda pesantemente utilizzando anche armi italiane. Tutti sono invitati a dare il loro contributo, in un post su questo blog sono indicati i dettagli delle Giornate di azione per lo Yemen. Marco

Armi italiane, morti yemenite:"Io non mi sento italiano". Giorgio Gaber, 2003

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Il mio cartello al No Renzi Day Roma, 22 ottobre Armi italiane Morti yemenite “ Io non mi sento italiano” Giorgio Gaber, 2003 Rete No War – Circolo Pietro Gori Qui potete ascoltare la canzone di Giorgio Gaber, che ha dato il nome al suo ultimo album, uscito postumo nel 2003. https://www.youtube.com/watch?v=aidnX13K8mk Qui potete trovare anche la traduzione francese del testo, oltre alla versione italiana  https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=39805 Io G. G. sono nato e vivo a Milano. Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono. Mi scusi Presidente non è per colpa mia ma questa nostra Patria non so che cosa sia. Può darsi che mi sbagli che sia una bella idea ma temo che diventi una brutta poesia. Mi scusi Presidente non sento un gran bisogno dell'inno nazionale di cui un po' mi vergogno. In quanto ai calciatori non voglio giudicare i nostri non lo sanno o hanno più pudore. Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtro...

Fermare la guerra in Yemen - La rete No War in piazza dal 21 ottobre

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da  www.altreconomia.it Da domani a fine mese le “Giornate internazionali di azione sullo Yemen”. Sono oltre 2,4 milioni gli sfollati interni nel Paese bombardato da 19 mesi dalla coalizione a guida saudita. Che utilizza anche “bombe” fabbricate in Italia. Dopo diciannove mesi di bombardamenti, il 10 per cento della popolazione yemenita, cioè oltre 2,4 milioni di persone, viva la condizione di “sfollato interno”. Ha perso la propria abitazione, la propria sicurezza: ogni speranza verso il futuro dipende dalle scelte di un gruppo di Stati a guida saudita, quelli che portano avanti contro questa unica repubblica della Penisola araba “una guerra di aggressione dai risultati apocalittici”, che ha portato il movimento contro la guerra ad indire -dal 21 ottobre a fine mese- le “Giornate internazionali di azione sullo Yemen”. Sono oltre seimila le vittime dei bombardamenti aerei, con aerei e armi occidentali, centinaia di migliaia di bambini malnutriti a causa del blocco navale, e...

Dal 21 ottobre giornate di azione per lo Yemen: per organizzarne o comunque partecipare

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DAL 21 OTTOBRE GIORNATE DI AZIONE PER LO YEMEN: per organizzarne una o comunque partecipare Dovrebbe essere nota a tutti l'immensità della tragedia in Yemen. Da diciannove mesi un gruppo di Stati a guida saudita porta avanti contro questa unica repubblica della Penisola araba una guerra di aggressione dai risultati apocalittici: oltre seimila vittime dei bombardamenti aerei, con aerei e armi occidentali, centinaia di migliaia di bambini malnutriti a causa del blocco navale imposto dai petromonarchi, la grande maggioranza della popolazione ormai incapace di far fronte alle proprie necessità, oltre due milioni di sfollati, le infrastrutture di base distrutte come il patrimonio storico. In seguito a incontri sullo Yemen a Londra (agosto) e Ginevra (settembre), alcuni gruppi attivi sul tema hanno  deciso di indire dal 21 ottobre alla fine di ottobre le "Giornate internazionali di azione sullo Yemen",  per chiedere la fine dell'export di armi ai Saud come form...

Consiglio esteri UE,documento (in inglese) sulla Siria del 17 ottobre 2016 - Mogherini mediatrice

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17.10.2016  | 17:20  Da La Stampa - 18 ottobre 2016 Mogherini mediatrice sulla Siria Da un lato la forte condanna dei raid di Damasco e Mosca su Aleppo, considerati possibili "crimini di guerra", dall' altro la volontà di guardare avanti per costruire il futuro del Paese. La questione siriana ieri ha quasi monopolizzato il vertice dei ministri degli Esteri europeo. Il Consiglio ha incaricato Federica Mogherini, Alto Rappresentante per la politica estera UE, di avviare una serie di contatti con i Paesi dell' area - Iran, Turchia, e Arabia Saudita - per pensare al domani della Siria. Decisione che viene vista come ulteriore passo in avanti verso una sempre più forte politica estera comune. Marco Bresolin The EU is appalled by the deteriorating situation in Syria. The escalating violence in Aleppo is causing untold and unacceptable suffering for thousands of its inhabitants. Since the beginning of the offensive by the regime and its allies, ...

Armi ai Saud-La mozione del Parlamento Europeo che chiede l'embargo UE alla vendita di armi all' Arabia Saudita

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Il Parlamento Europeo nel febbraio 2016 approvò questa risoluzione, dove, tra le altre cose, si chiedeva una iniziativa finalizzata ad un embargo dell' UE sulla vendita di armi alla Arabia saudita, che già da mesi aveva iniziato i suoi bombardamenti in Yemen.  Vedere subito di seguito il punto 7 della mozione. Come c'e' stato un voto, di gruppi politici diversi, nel Parlamento Europeo che ha chiesto l' embargo alla vendita di armi all' Arabia saudita, perché non costruire in Italia una alleanza di forze diverse per chiedere l' embargo italiano alla vendita di armi ad Arabia saudita e agli altri paesi impegnati nei bombardamenti in Yemen ? So che questo schieramento per ora non nascerà e so il perché: per le rivalità e le incompatibilità tra i diversi ambienti. Una alleanza per sostenere questa richiesta sarebbe però auspicabile, ed io comincio a far girare l' idea. Marco P. 7.  invita il VP/AR ad avviare un'iniziativa finalizzata all'imposizione d...

Sit-in al Ministero della Difesa: Stop armi ai Saud

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RETE NO WAR E CITTADINI YEMENITI: STOP ARMI AI SAUD Cittadini yemeniti e italiani della Rete No War (v.foto ) hanno manifestato oggi mercoledi' 12 ottobre a Roma davanti al ministero della Difesa per la fine dell'export di armi italiane all'Arabia saudita, regno che con i suoi alleati bombarda lo Yemen da 19 mesi con uno spaventoso bilancio di morti e feriti, oltre a imporre al poverissimo paese arabo un blocco navale che ha moltiplicato il numero di bambini denutriti.  Il governo italiano continua a mantenere i rapporti militari e la vendita di armi a Riad e complici, in spregio alla legge 185/90 che vieta il commercio di armi con paesi in conflitto o che violano i diritti umani.   Nel febbraio 2016 anche il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che chiede agli Stati membri di imporre un embargo sulle armi destinate a Riad.  "L'Arabia saudita non puo' essere intoccabile", ha...

Nominato cardinale Mons.Zenari, nunzio di Damasco

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Papa Francesco ha nominato cardinale Monsignor Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria. Monsignor Zenari, 70 anni e 36 di servizio diplomatico è nunzio a Damasco dal 2008. Francesco ha precisato (Corriere della Sera di lunedì 10 ottobre) "che rimane nunzio apostolico nell' amata e martoriata Siria". Mai nell' ultimo secolo un nunzio è stato cardinale. Mons. Zenari ha dichiarato al Corriere che: "Ma ho capito che il Papa, attraverso di me, ha dato la porpora alla Siria: un segno di predilezione e un sostegno alla sua gente, ai bambini....Sangue innocente, dolore. Di tutti, cristiani e non" La sua descrizione della guerra siriana è molto più prudente rispetto a quella fornita da altri esponenti religiosi operanti in Siria: "Una guerra per procura di alcune potenze regionali, dall' Arabia saudita all'Iran, cui si sono aggiunte le surpepotenze, USA, Russia, e altri. Ciascuno secondo i suoi interessi e strategie geopolitiche. Il denomina...

La frode delle foto di “Caesar” che ha minato i negoziati di pace siriani

da Vietatoparlare.it Attualità    6 ottobre 2016 13:18    266    0 Deduzioni sulle foto di Caesar Un rapporto di d’inchiesta di 30 pagine sulle ” foto tortura di Cesare ” è stato rilasciato da  Counterpunch  ed è disponibile a fondo pagina . Quella che segue è una versione condensata della relazione tradotta in italiano. I lettori che sono particolarmente interessati sono invitati leggere il rapporto completo che include dettagli aggiuntivi, fotografie,  fonti e  commenti. Introduzione C’è un modello di rapporti sensazionali, ma falsi che portano alla pubblica accettazione negli Stati Uniti  all’intervento militare occidentale nei paesi di tutto il mondo: Nella guerra prima del Golfo, ci sono state segnalazioni di  truppe irachene che rubavano incubatrici in Kuwait , lasciando i  bambini morire sul freddo pavimento . Ci si era basati sulla testimonianza di un medico della Mezzalu...